SECOLO XIX: “NIENTE MANIFESTI NEGLI SPAZI PER IL MOVIMENTO DI FINI”
Pubblichiamo l’articolo del Secolo XIX. il maggiore quotidiano ligure, che riprende la denuncia di Liguria Futurista pubblicata sul ns. sito
“Rimangono desolatamente vuoti molti spazi dove dovrebbero essere esposti i manifesti del movimento di Gianfranco Fini, Futuro e Libertà . La crisi degli attacchini ha colpito duramente: non si sono trovati volontari pronti ad adempiere al compito. Così in molti punti della città , accanto ai colori degli altri partiti, sotto quell’insegna non c’è nulla.”
(da “il Secolo XIX”)
Il commento del ns. direttore
Da quasi due anni ormai denunciamo la disastrosa gestione di Futuro e Libertà in Liguria e i loro protettori romani: abbiamo assistito, per dirla stile Rai, a “di tutto di più”, non ci è stato risparmiato in due anni proprio nulla.
In qualsiasi altro partito, a seguito di quanto è accaduto in Liguria, ci sarebbero state espulsioni, commissariamenti, pubbliche scuse verso gli iscritti e la base elettorale.
E si sarebbe affidata la gestione del partito a persone competenti e disinteressate, in sintonia ideologica e comportamentale con le tesi del manifesto di Bastia Umbra.
I vertici nazionali di Fli hanno invece fatto prevalere la loro arroganza e incompetenza, sommando errori ad errori, fino a scendere nel ridicolo.
Come si potrebbe definire una gestione che non riesce neanche a far affiggere 100 manifesti nei 100 cartelloni elettorali ubicati a Genova?
I manifesti a Genova non ci sono?
Andate a prenderli a pochi chilometri da chi ne ha 2000 in cassaforte e non li affigge neppure.
Se volete vi do’ l’indirizzo.
Oppure i manifesti ci sono ma, a causa dello sfascio che avete creato, mancano i volontari per attaccarli? Ci siamo informati: con soli 120 euro per 100 spazi sarebbero coperti tutti i cartelloni in città .
Neanche quelli volete spendere?
E per coprire almeno tutta la Riviera, essendo uno che ha passato nottate ad attaccarli, assicuro che bastano due/tre militanti che vi dedichino una giornata.
Tuto il resto sono balle.
Vergognatevi.
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