S’ODE A DESTRA “UNA SQUILLO” DI TROMBA
LA PROCURA DI BARI APRE UN’INCHIESTA SULLE RAGAZZE DI PALAZZO GRAZIOLI: “SPAZZATURA” O “SOSTEGNO AL DIVERTIMENTO DELL’IMPERATORE” ? …. FANCIULLE CANDIDATE CON REGISTRATORE INCORPORATO E “UTILIZZATORI FINALI”, PROCACCIATORI DI MERCE, VENDITRICI PENTITE E GOLE PROFONDE…. MA LA MORALITA’ POLITICA E’ ANCORA UN VALORE?
A Bari è in corso un’inchiesta per induzione alla prostituzione: c’è un indagato, l’imprenditore Gianpaolo Tarantini, ci sono intercettazioni telefoniche esplicite e testimonianze chiare.
Un piccolo scandalo di provincia se non fosse emerso che molte ragazze venivano lautamente retribuite per partecipare a feste e serate sia a Palazzo Grazioli a Roma che a Villa Certosa in Sardegna, entrambe residenze del premier, Silvio Berlusconi.
Ci sono intercettazioni esplicite e la testimonianza di alcune ragazze, in particolare di tale Patrizia D’Addario, che oltre a prebende in denaro, avrebbe ricevuto la promessa, poi non mantenuta, di essere candidata alle Europee e alla fine dirottata a semplice comparsa alle comunali di Bari.
La ragazza in questione ha prove registrate e visive di aver partecipato a due serate a palazzo Grazioli, insieme ad altre coetanee e di avervi trascorso una notte su invito del premier.
Questi sono i fatti accertati e non smentiti, salvo la dichiarazione di “spazzatura” nei confronti delle notizie di stampa, confermate però dalla Procura di Bari.
Lo staff del premier per ora non querela nessuno, resta in attesa di sviluppi, anche se l’avv. Ghedini commenta: “Se anche queste ricostruzioni fantasiose fossero vere, in ogni caso Berlusconi sarebbe solo l’utilizzatore finale non punibile”.
Il fatto trova una strana coincidenza con quanto affermato da Veronica Lario circa “ragazze a sostegno del divertimento dell’Imperatore”, con ciò che ne consegue.
Nel centrodestra si è gridato al complotto, è stato ricordato l’avvertimento di Massimo D’Alema su quanto sarebbe potuto accadere in Italia a breve, ritenendolo pertanto a conoscenza dell’inchiesta in corso a Bari. Un complotto per screditare il premier e causare una crisi .
Ora, che l’opposizione possa anche sfruttare queste miserie umane può essere, ma se non gli si fornissero gli spunti, ne converrete, avrebbero poco gioco.
In tutto il mondo, la stampa ha martellato certe frequentazioni discutibili dei politici, basti pensare al caso Clinton, quindi è inutile gridare alla scandalo.
Ma è anche vero che non tutti gli uomini di Stato trasformano le loro residenze ufficiali o private in passerelle di “blocchi” di fanciulle in cerca di guai ( e quattrini).
Il concetto “ognuno nel privato può fare quello che vuole” vale per tutti, anche per l’imprenditore di successo certo, ma non per un premier che rappresenta l’Italia nel mondo.
Ci vuole sobrietà , classe, stile, essere inattaccabili e non ricattabili.
Se uno deve farsi le tacche delle conquiste non diciamo dove, faccia il cantante apicelliano, nessuno lo obbliga a fare politica a un certo livello.
E chi gli sta intorno, intendo anche la coalizione politica che lo sostiene, dovrebbe ammonirlo a un rispetto delle regole.
Un elettore di centrodestra avrebbe diritto a dibattere se e come questo governo ha risposto alle aspettative degli italiani, magari al bar con un avversario politico, senza dover essere schernito per le frequentazioni di chi dovrebbe essere invece il “moralizzatore” della vita pubblica.
A certi livelli istituzionali si cammina sempre sulla lama del rasoio, troppo postulanti intorno, troppi interessi, troppa invidia: ricevere 20 ragazze a cena sarà anche gradevole alla vista, ma pericoloso, invitarne tre a trattenersi la notte, quando poi una registra e filma con il cellulare pure la camera, giudicate voi come si potrebbe definire.
E ora tutto è in mano alla Magistratura di Bari, audio e foto comprese.
Non apparteniamo a quella fauna in auge a destra che giustifica sempre tutto e accusa sempre l’opposizione di ogni nefandezza, senza prima fare pulizia a casa propria.
Questi soggetti sedicenti “centrodestri” capisco che siano stati miracolati da Silvio, altrimenti molti sarebbero finiti a fare le pulizie in archivio, ma proprio per la dimestichezza che hanno con le anticamere dei potenti, dovrebbero almeno accorgersi, a proposito dell’arte del rassettare, delle dita di polvere che crescono nella casa del Centrodestra.
O sono miopi, o sono servi o sono coglioni, non vediamo alternativa.
E dato che l’elettore di centrodestra vorrebbe vedere “fare politica” e non assistere quotidianamente a un reality, vorrebbe assistere a fatti e non a promesse enunciate dai “velini” portavoci vari, vorrebbe avere lavoro e sicurezza e non sentire parlare sempre di cosce e complotti, vorrebbe trovare un lavoro onesto per la propria figlia senza doverla imbarcare per 2.000 euro a una cena con un potente, capirete che occorra essere d’esempio: più hai la fiducia degli italiani più devi sentire l’onere di meritarla.
E avere comportamenti adeguati: non sarà facile, ma nessuno obbliga a farlo, ci sono tanti altri mestieri al mondo.
Salvo che la politica non diventi battuta da bar, allora va bene il commento di Bossi: “Non credo che riesca ad andare con tutte quelle donne che gli attribuiscono, se fosse iscritto alla Lega ce l’avrebbe duro, ma non glielo dobbiamo dire altrimenti ci chiede la tessera”.
Probabilmente Bossi si riferiva al cervello dei leghisti, tranquilli.
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