SULLO STADIO GUAI PER LA RAGGI: CRESCE LA PATTUGLIA DI CONSIGLIERI M5S CONTRARI, SONO ALMENO DIECI
E NON SI TROVA IL NUOVO ASSESSORE ALL’URBANISTICA… PER LO STADIO LA BASE GRILLINA VUOLE LA CONSULTAZIONE SUL BLOG
Ancora stallo in Campidoglio nella ricerca del nuovo assessore all’Urbanistica dopo le dimissioni irrevocabili di Paolo Berdini.
Il sindaco Virginia Raggi cerca un sostituto che per il momento non si trova e il rischio è che si ripeta ciò che è successo con il posto del titolare del Bilancio rimasto vacante per diverso tempo.
In più, a pesare sulla scelta, c’è il dossier Stadio della Roma, su cui i consiglieri capitolini del Movimento 5 Stelle sono riuniti in una sorta di assemblea permanente per decidere la linea da seguire. Ma un punto di caduta appare essere ancora lontano.
Dopo le dimissioni di Berdini, che ha sbattuto la porta puntando il dito proprio contro l’impianto a Tor di Valle, ora la maggioranza si trova a dover prendere una decisione sul da farsi e in pochi giorni. Un indirizzo condiviso non c’è.
Da un lato ci sono i consiglieri cosiddetti “ambientalisti”, che non sarebbero soddisfatti dalla revisione del progetto presentata martedì dai proponenti al tavolo delle trattative, in quanto il taglio delle cubature sarebbe troppo lieve.
Sono almeno dieci i consiglieri contrari, ma la pattuglia appare destinata a crescere. Tra questi, secondo quanto si apprende, ci sarebbero Pietro Calabresi, Daniele Diaco e Roberto Di Palma.
Il punto però è che con loro c’è buona parte della base M5S vicina alle questioni che riguardano la salvaguardia del verde.
Dunque, se è vero che la maggior parte dei consiglieri è con Virginia Raggi a favore della chiusura dell’accordo con la società , seppur con diverse sfumature, è anche vero che i 5Stelle si trovano a dover fare i conti con gli iscritti che chiedono tra l’altro una consultazione sul blog.
Non è escluso che molti di loro partecipino al sit-in organizzato per martedì sotto il Campidoglio da Italia Nostra contro lo Stadio e per la salvaguardia del paesaggio.
Per il momento le ipotesi in campo restano due.
La prima, è portare avanti la trattativa raggiungendo un punto di caduta sulla riduzione di cemento e poi valutare la necessità di una variante urbanistica.
Questo atto secondo un’idea che circola tra alcuni consiglieri comunali M5S non sarebbe per forza necessario, in quanto la delibera (approvata nell’era Marino) che sancisce l’utilità pubblica del progetto potrebbe essere interpretata anche come variante al Piano regolatore.
La seconda ipotesi è approvare una delibera che annulli l’utilità pubblica, come richiesto dalla base in fibrillazione in questi giorni.
Sui possibili risvolti delle diverse mosse sono stati chiesti e si attendono pareri legali dall’avvocatura capitolina.
Tutto il percorso appare più complicato in mancanza dell’assessore all’Urbanistica, che ancora per qualche giorno non ci sarà .
(da “Huffingtonpost”)
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