UN MASSONE IN CORSA PER LE REGIONALI CON I GRILLINI: E SCOPPIA UN ALTRO CASO
E’ VINCENZO FRENI, FONDATORE DELLA LOGGIA LYTHOS
C’è anche un massone tra i 25 grillini bresciani che corrono per le primarie in vista delle elezioni Regionali.
Si chiama Vincenzo Freni, ha 50 anni, origini siciliane, è medico al Pronto Soccorso della clinica San Rocco di Ome (Bs), un ospedale del gruppo Rotelli.
Dopo essersi dimesso un anno fa dalla Gran loggia regolare d’Italia (Glri) è tra i fondatori della neonata loggia massonica Lythos, con sede in Valcamonica.
La sua appartenenza alla loggia massonica non figura nella biografia del candidato del movimento consultabile su www.brescia5stelle.it.
E il nome di Freni rischia di trasformarsi in una bomba mediatica controproducente per il movimento di Grillo, che fa della lotta ai poteri forti (e tra questi il leader massimo più volte ha citato la massoneria) un baluardo di eticità .
Una «svista» che potrebbe costare in termini di popolarità al movimento, che ribadisce in una nota stampa: «Il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che offre la possibilità di candidarsi a tutti i cittadini che abbiano i requisiti base richiesti: essere residenti nel territorio di riferimento, incensurati, non aver svolto due mandati in carica pubblica, di non possedere tessere di partito».
Quindi nessuna incompatibilità con l’appartenenza alla massoneria?
Come coniugare Movimento 5 stelle e massoneria?
«Non tutta la massoneria è un male – taglia corto Freni -. Il problema è che nell’immaginario collettivo la si associa subito alla Loggia P2, ad un sistema delinquenziale. Ma ci sono logge che perseguono fini solidaristici, ad esempio la raccolta fondi per i terremotati. Come fa la Lythos. E’ lo stesso meccanismo che succede in politica: per colpa dei cattivi politici adesso la gente pensa che tutta la politica sia una porcheria».
I 5 stelle bresciani sapevano della sua appartenenza alla massoneria?
«Grillo e i suoi sostenitori hanno una grande dimestichezza con la rete, con internet. Io su Facebook ho un profilo pubblico, dove riporto la mia appartenenza alla loggia Lythos. Non ho nulla da nascondere, amo la trasparenza, perchè non ho mai fatto nulla di male».
Freni ribadisce che dalla massoneria non ha mai ricevuto favori: «Non facciamo di tutta un’erba un fascio; io non ho avuto il posto da primario, nè raccomandazioni nè benefit economici».
E difende la sua storia, le sue umili origini, la sua gavetta. Figlio di un bidello di Messina, «mi sono mantenuto agli studi facendo il portiere di notte, ho studiato all’estero, a Madrid e Cambridge» per poi tornare in Italia dove ha fatto anni di guardie mediche, notti, sostituzioni».
Perchè ha deciso di candidarsi per il movimento di Grillo?
«Quando vedi che il tuo Paese va in fiamme, anzichè chiacchierare dovremmo impegnarci a spegnere l’incendio. Grillo propone ricette efficaci e subito applicabili, a partire da un miglior utilizzo delle risorse pubbliche e dal taglio dei costi della politica. Sono molto d’accordo anche sulle tematiche ambientali».
E’ presumibile che Grillo la chiami….
«Non vedo quale sia il problema; gli spiegherò le ragioni per cui mi sono candidato. Non facciamo dietrologie: non è una mossa della Massoneria per tentare di creare caos nel movimento».
Pietro Gorlani
(da “il Corriere della Sera“)
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