VERGOGNA MONDIALE: SUL CASO INSULTI RAZZISTI A BAKAYOKO INTERVIENE LA FIFA
“VERIFICARE SE IN ITALIA VENGA O MENO COMBATTUTO IL FENOMENO DEL RAZZISMO NEGLI STADI”… IL MINISTRO, INCAPACE DI FAR RISPETTARE LA LEGGE, INVITA A INTERVENIRE GLI ALTRI TIFOSI: SALVINI HA RAGGIUNTO IL FONDO DEL RIDICOLO
Mentre i video e gli audio degli inequivocabili cori razzisti contro i giocatori del Milan Bakayoko e Kessiè a San Siro sono arrivati alla Figc e alla Lega di serie A, come allegati inviati dal Milan a corredo del documento di protesta per la mancata interruzione della semifinale di Coppa Italia con la Lazio, il caso è ormai esploso a livello internazionale. Uefa e Fifa, gli enti di governo del calcio europeo e mondiale, hanno ricevuto informazione dettagliata dell’accaduto, sia pure informalmente, perchè la giurisdizione sulla partita è della Figc.
Ma soprattutto la Fifa, riferiscono Times e Guardian, è stata ufficialmente sollecitata a verificare “se e come in Italia venga contrastato e combattuto il fenomeno del razzismo nel calcio, dentro e fuori dagli stadi”.
Lo ha fatto Piara Powar, il direttore esecutivo di Fare network (acronimo dell’originario ente Football against racism in Europe), riconosciuto e sostenuto da Fifa, Uefa e Commissione Europea nella sua battaglia contro tutte le discriminazioni razziali nel calcio europeo.
Il caso di San Siro
La norma parla chiaro: in caso di cori razzisti, dopo due richiami dallo speaker dello stadio, l’arbitro deve sospendere la partita, cosa che il direttore di gara si è ben guardato dal fare o forse qualcuno (il dipendente del ministero degli Interni) gli ha sconsigliato di fare.
Oggi Salvini invece che chiedere l’applicazione della norma sostiene che “gli altri tifosi dovrebbero impedire ai razzisti di violare la legge”: di fatto una rinuncia all’esercizio del suo dovere, una omissione di atti d’uffico.
Nei Paesi civili si sarebbe fatto defluire il pubblico dagli altri settori, bloccati all’interno della curva gli autori dei cori e poi si sarebbe proceduto alla loro identificazione e denuncia. In caso di disordini, intervento sugli spalti degli agenti dopo aver convocato decine di ambulanze per il trasporto della feccia nei locali ospedali equamente divisi tra ospedalizzati e ospiti delle patrie galere.
La domenica successiva sugli spalti si sarebbero sentiti solo cori liturgici.
(da agenzie)
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