STORIE DI ORDINARIA FOLLIA
GLI SPRECHI DELLA CASTA: IL SENATO PAGA A NOLEGGIO 2.100 NUOVI COMPUTER, QUANDO SENATORI E DIPENDENTI SONO 1.351
Non c’e’ mai limite al peggio, si diceva una volta. In effetti, quando si tratta di parlare degli sprechi della Pubblica Amministrazione non si può che concordare su questo antico, ma sempre attuale detto. L’occasione più recente ce la fornisce l’aggiudicazione della gara di appalto pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea. Una gara indetta a novembre 2007, ma che ha visto un vincitore solo il 23 aprile di quest’anno, per la fornitura di computer destinata ai Senatori e ai dipendenti di Palazzo Madama. Inizialmente nessuna delle tre ditte aveva dimostrato di avere i requisiti richiesti, così si era dovuto prorogare il contratto precedente. Alla fine, dopo una nuova gara ristretta, vince la fornitura la società romana Cosmic Blue Team e la Fujitsu Siemens. L’appalto comprende il noleggio quadriennale del materiale informatico, non l’acquisto, perchè si tratta di beni “ad alta obsolescenza”, vale a dire che tra 48 mesi, nonostante il Senato abbia la facoltà di riscatto, i computer in questione saranno superati. La cifra della fornitura ammonta a 4,1 milioni di euro per 2.100 computer fissi ( Intel Core Duo e monitor da 20″), 1.600 stampanti bianco-nero e 500 stampanti multifunzione ( dotate di scanner, ma non proprio il massimo). Nel contratto è compreso il servizio di manutenzione, la formazione del personale, il ritiro dei vecchi PC e il materiale di ricambio. Tutto bene direte? Eh no, qualcosa non quadra. Facciamo due conti. I dipendenti dislocati nei vari palazzi del Senato sono ufficialmente 1.029 tra consiglieri, stenografi, segretari, coadiutori, assistenti e personale a contratto. Si aggiungano i 315 senatori appena eletti e i 7 senatori a vita: si arriva a un totale di 1.351 persone che gravitano intorno a Palazzo Madama. Domanda: e i 750 computer in esubero a che servono? L’ufficio appalti se ne lava le mani e rimanda ad altri uffici, loro hanno eseguito un ordine. Cerca che ti cerca, alla fine arriva la nota dell’Ufficio Stampa del Senato che precisa ” i PC di troppo sono destinati a portaborse e collaboratori dei senatori”, in pratica la truppa al seguito dei vari gruppi parlamentari. Ma i portaborse non percepiscono lo stipendio dai gruppi? Perchè non se li pagano i gruppi, coi loro fondi, i 750 PC, invece che farli pagare in più al contribuente? Non solo: ogni parlamentare ha diritto a percepire 4.000 euro di rimborso per acquisto di “apparati fissi e mobili di comunicazione e telefonia”, in pratica ciascun senatore potrebbe comprarsi 3 computer e presentare ricevuta per il rimborso integrale. Perchè, ai suoi portaborse, non li compra con quei fondi un PC? A che devono servire quei 4.000 euro? Siamo l’unico Paese che è riuscito a comprare alla fine 750 PC in più della somma dei destinatari… e poi qualcuno ha ancora dei dubbi sugli indegni sprechi dei Palazzi del potere. Si sono buttati 1,4 milioni di euro più Iva… un terzo della fornitura…grazie Casta, il cittadino che stringe la cinghia ringrazia.
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