Maggio 16th, 2008 Riccardo Fucile
PERQUISITO L’UFFICO DEL PORTAVOCE DEL SINDACO, COINVOLTI DUE ASSESSORI: L’ ACCUSA E’ ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, CORRUZIONE E CONCUSSIONE… SI PARLA DI MAZZETTE PAGATE PER AGGIUDICARSI LE MENSE SCOLASTICHE
Mentre scriviamo queste note, la Guardia di Finanza sta operando diverse
perquisizioni a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova. Su mandato del Pm Francesco Pinto, sono stati perquisiti gli uffici del portavoce e segretario personale del Sindaco, Stefano Francesca e di un paio di assessori, Massimiliano Morettini e Paolo Striano (entrambi Pd): sono stati portati via diversi computer e altro materiale. Una bufera giudiziaria si sta abbattendo sulla Giunta di sinistra del Comune di Genova, come anticipato stamane dal Secolo XIX, nell’ambito di una inchiesta su un presunto giro di mazzette pagate dal titolare di una ditta piemontese di catering, per aggiudicarsi i servizi delle mense scolastiche genovesi. Le indagini, condotte dal pm Francesco Pinto, coinvolgerebbero i due attuali assessori della Giunta di Sinistra, due ex consiglieri comunali di sinistra della Giunta precedente, lo stretto collaboratore dell’attuale Sindaco. Indagato anche Giuseppe Profiti, ex direttore generale in Regione, ex vicepresidente dell’ospedale Galliera a attualmente presidente del Bambin Gesù, uomo molto vicino alla Curia genovese. Le accuse sono pesantissime: associazione a delinquere, corruzione, concussione e turbativa d’asta. In città si parla anche della possibilità di imminenti arresti… Esistono migliaia di pagine di intercettazioni telefoniche, estese anche ad altre città . Alla base dell’accusa ci sarebbero appalti e consulenze relative alle mense scolastiche, la manutenzione degli impianti e la pulizia, cifre nell’ordine di qualche decina, massimo qualche centinaia di migliaia di euro. Gli indagati sarebbero stati pagati attraverso consulenze. Il materiale raccolto è enorme e chiama in causa altri personaggi del mondo politico e imprenditoriale genovese. Una bomba devastante per il centrosinistra genovese che vede indagati diversi suoi esponenti.
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Maggio 16th, 2008 Riccardo Fucile
AI CONFINI DELL’IMPERO … CONSIGLI UTILI PER NON VIVERE UNA POLITICA DA GUARDONI
C’e’ una pericolosa tendenza che sta aleggiando nel Centrodestra, dopo la vittoria elettorale e l’insediamento del nuovo Governo: quella di “sedersi” sullo strapuntino della “vittoria elettorale”, della spartizione delle cariche e incarichi, di quanto ” si sta per fare”. Premesso che quanto indicato nel programma si dovrà tramutarlo in fatti concreti e risolutivi, è indubbio che il centrodestra vive un periodo di “luna di miele” e di “grande aspettativa” da parte degli Italiani. Quanto e se durerà questa fase dipenderà da come il Governo riuscirà a risolvere i problemi degli Italiani. Può contare su un premier dalle grandi capacità organizzative e “fascinatorie”, unico vero leader senza il quale il treno PdL si sarebbe fermato in aperta campagna già da tempo in attesa di riparazioni urgenti.
Ci sono stati nella scelta degli uomini di Governo e nei discorsi al Parlamento aspetti positivi: niente trionfalismi, appelli realistici a sacrifici, apertura al confronto con l’opposizione, volontà di mettere a punto interventi su criminalità , sicurezza, aiuti alle famiglie, emergenza rifiuti, a stretto giro di posta.
E’ un governo composto da qualche uomo di livello elevato ( Tremonti in primis) e da molti mediocri, ma con un leader che riesce a motivare anche l’alunno più svogliato, contagiandolo con il proprio entusiasmo. Continua »
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Maggio 16th, 2008 Riccardo Fucile
LA CASTA SBANCA ANCHE LA CORTE DEI CONTI… COLPO DI SPUGNA IN ARRIVO PER I 90 MILIARDI CHE LO STATO SI ERA “DIMENTICATO” DI RISCUOTERE DAI CONCESSIONARI…
Si tratta di una cifra pari a tre finanziarie, tra crediti non riscossi e penali calcolate, la
somma derivante dallo scandalo a cui il quotidiano genovese, “il Secolo XIX”, ha dedicato mesi di approfondita indagine, arrivando ai piani alti della politica e alle connivenze mafiose collegate alla gestione delle slot. Ne hanno parlato anche Beppe Grillo e “Striscia la Notizia”, ma tutto sta per essere messo a tacere, attraverso una intesa trasversale in Parlamento.
La vicenda traeva origine dal fatto che, per legge, come una slot machine veniva installata in un esercizio commerciale, essa avrebbe dovuto essere collegata ai Monopoli di Stato, in modo da monitorarne le giocate e prelevare il 12% di tasse sull’incasso della slot. Accadde invece che per svariati mesi migliaia di macchinette, gestite da dieci concessionarie, non fossero affatto collegate e pertanto lo Stato non abbia incassato un euro. Ovviamente ciò ha determinato un illecito introito da parte delle concessionarie stesse e un danno erariale allo Stato. Continua »
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