LA MORTE SUL LAVORO DEI SEI OPERAI DI MINEO
Giugno 13th, 2008 Riccardo FucileL’ITALIA DEGLI EGOISMI E QUELLA DELLA SOLIDARIETA’… 474 MORTI BIANCHE DA GENNAIO 2008 …TRA STRAGI REALI E MONDO DELLE CHIACCHIERE
Non si smette mai di perdere la vita guadagnandosi da vivere: in Italia, dal 1 gennaio 2008 ad oggi, sono 468 le “morti bianche” sul lavoro, cui ora vanno aggiunti i sei operai di Mineo, uccisi mentre stavano pulendo una delle vasche del depuratore consortile del paesino etneo, probabilmente a causa delle esalazioni di acido solfidrico. Mineo è un paesino di 5.700 abitanti, a 53 km da Catania, tra Caltagirone e Palagonia. Un paese di tradizioni agricole, di produzione di olive, con un bel centro storico medievale: qui nacque lo scrittore Luigi Capuana, uno dei padri del “verismo”. Le vittime era tutti sposati con figli. Il parroco del paese, don Minè Valdini ha assistito al recupero dei corpi: ” Sono morti abbracciati uno con l’altro, certamente nel tentativo di aiutarsi e salvarsi a vicenda”. E’ questa l’immagine che è rimasta nella mente e nei cuori di molti giornalisti e commentatori.
Mentre giungevano le condoglianze delle Istituzioni, la solidarietà del Governo e dei sindacati, un’Italia semplice che si guadagna da vivere onestamente era rappresentata da quei sei uomini del profondo Sud, ognuno dei quali ha rischiato, perdendola, la propria vita, per salvare quella di un amico. Continua »