Giugno 24th, 2008 Riccardo Fucile
SU 45.000 ROMENI A TORINO SI PRESENTANO SOLO IN VENTI : I ROMENI PREFERISCONO STARE IN ITALIA, DA LORO STIPENDI BASSI E TROPPA DELINQUENZA…
Ci sono ogni tanto notizie che, a leggerle ed approfondirle, non si sa se ridere o piangere, scegliete voi . Dopo un primo incontro del genere, svoltosi a Roma il 23 febbraio, si è tenuto due giorni fa a Torino un incontro tra i rappresentanti delle aziende di Bucarest e i romeni che vivono in Italia. I primi chiedono ai loro connazionali di tornare in Romania per occupare uno dei 20.000 posti di lavoro a tempo indeterminato per cui cercano, senza trovare, manodopera. I secondi snobbano l’invito e a Torino, città che vede la presenza di 45.000 residenti romeni, si presentano ad ascoltare la proposta imprenditoriale appena in venti. Va così a buca l’appuntamento in cui si sperava di far incontrare la domanda e l’offerta, con un boom di richieste provenienti da Bucarest nei settori dell’edilizia, del commercio, delle telecomunicazioni e del terziario. Continua »
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Giugno 24th, 2008 Riccardo Fucile
NO AL COLPO DI SPUGNA SULL’ALTO COMMISSARIATO PER LA LOTTA ALLA CORRUZIONE…VOLUTO DA BERLUSCONI NEL 2003, SNOBBATO DA PRODI, VA MESSO NELLE CONDIZIONI DI OPERARE AL MEGLIO, NON SCIOLTO.
Ad istituirlo era stato proprio il Governo Berlusconi con una legge del 2003,
accogliendo l’indicazione della Convenzione Onu che prevedeva la creazione di una Autority contro la corruzione in ogni Stato che la ratificasse ( l’Italia l’ha firmata, ma non ratificata): si tratta dell’Alto Commissario per la lotta contro la corruzione, che ora rischia di sparire sulla base dei tagli del ministro Tremonti, in vista della nuova Finanziaria, che prevede la cancellazione dei piccoli Enti con un organico inferiore ai 50 addetti. L’Alto Commissario aveva cominciato a lavorare nel 2005 e, in questi tre anni, non aveva avuto vita facile con ben quattro cambi di vertice, due regolamenti di organizzazione e tre tentativi di soppressione per via legislativa (chissà come mai, eh?). Il Governo Prodi, in particolare, all’interno dei processi di liberalizzazione proposti dal ministro Visco, aveva ipotizzato un accorpamento con l’Ispettorato della funzione pubblica, distinguendosi per la costante diminuizione di finanziamenti al Commissariato stesso.
In realtà , dopo un periodo di rodaggio, la struttura inizia a funzionare, a giudicare dagli esposti ricevuti: 46 nel 2005, 57 nel 2006, 160 nel 2007, 140 nel primo semestre 2008, il tutto con un contributo statale del 40% in meno rispetto a quando fu avviata la procedura, ovvero 2,5 milioni di euro, rispetto ai 6,5 del 2006.
Con quei soldi pubblici, oltre a seguire i casi segnalati dai cittadini, si pagano anche bollette, luce, funzionari. Ultimo commissario fu Achille Serra, l’ex prefetto di Roma, divenuto nel frattempo deputato del PD. Continua »
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