LA CINA NON E’ PIU’ VICINA: DIECI MILIONI DI LICENZIATI
Gennaio 10th, 2009 Riccardo FucilePERSI GIA’ 10 MILIONI DI POSTI DI LAVORO, MENTRE PER 7 MILIONI DI NUOVI DIPLOMATI LE PROSPETTIVE DI TROVARE OCCUPAZIONE SONO PARI A ZERO… IL PIL SCENDERA’ DALL’11,4% A CIRCA IL 5%…ALL’ ORDINE DEL GIORNO ORMAI MANIFESTAZIONI E DISORDINI DI PIAZZA ( 23.000 GIA’ NEL 2006) … IL GOVERNO TEME IL VENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA REPRESSIONE DI PIAZZA TIENANMEN
Nel ventesimo anniversario di piazza Tienanmen, il governo cinese teme un’ondata di rivolte. Disordini alimentati dai gravi effetti della crisi economica sull’occupazione che faranno del 2009 “un anno di incidenti di massa”.
Lo scrive la rivista “Outlook Magazine”, pubblicata dall’agenzia di stampa Nuova Cina e dunque controllata dallo Stato. Un’ammissione senza precedenti da parte delle autorità di Pechino.
Secondo la rivista, tra i lavoratori emigrati dalle zone rurali alle città , vera forza motrice della locomotiva cinese, sono andati già persi 10 milioni di posti di lavoro.
Non solo: i 7 milioni di nuovi diplomati che si affacciano al mercato del lavoro in Cina troveranno difficilmente il loro primo impiego. Il pericolo di una destabilizzazione arriverà dunque principalmente da queste due categorie, stima la rivista della Nuova Cina ( Xinhua), il cui gruppo editoriale riferisce direttamente ai dirigenti del Partito comunista: “Nel 2009 la società cinese si troverà ad affrontare nuovi conflitti e scontri che metteranno a dura prova la capacità del partito e del governo”. Continua »