Gennaio 21st, 2009 Riccardo Fucile
IL GIUDIZIO SUL GOVERNO PASSA DA UN 50% A UN 46% DI FAVOREVOLI E DA UN 46% A UN 49% DI CONTRARI, DIVENUTI QUINDI MAGGIORANZA… IL GRADIMENTO DEL PREMIER E’ AL 56% (- 2%)… IL PD IN CADUTA LIBERA… SONO LE MISURE DEL GOVERNO CHE CREANO DELUSIONE, SI ABBIA IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITA’
“Le liti fanno perdere all’esecutivo 4 punti e 2 al premier”, questo il
commento di ampi settori del centrodestra di fronte al sondaggio IPR marketing, peraltro confermato anche dalla anticipazione dello stesso Berlusconi che si lamentava di un calo del 5-6% dei consensi nei confronti del suo governo.
Anche per il premier stessa causa: i recenti distinguo di Fini e le prese di distanza polemiche di Bossi. Da buoni maggiordomi in livrea, altri media e esponenti del centrodestra, si sono incanali verso questa “giustificazione”: l’elettore di destra non ama assistere a liti e quando assiste a discussioni interne si disamora.
Teoria di comodo, ribattiamo noi, perchè l’alternativa al dibattito interno è dare carta bianca al premier e ai ministri, diventare signorsì senza occhi, orecchie e spirito critico.
La verità è l’opposto: proprio per questa impostazione dirigista, dove non è ammesso il dissenso nel merito delle iniziative proposte, si sono inanellati errori su errori evitabili, taluni grossolani.
Ma invece che ricercare le cause del calo dei favori dell’elettorato proprio nelle misure del governo, si preferisce continuare nel balletto delle “liti interne” come origine di tutti i mali.
In realtà il popolo italiano non è stupido e ha compreso perfettamente alcune cose: che il salvataggio tanto decantato di Alitalia è stato un buco enorme per le casse dello Stato e solo un favore a qualche imprenditore, che la social card è stata controproducente, avendone usufruito solo un avente diritto su tre, e gestita tecnicamente come peggio non si sarebbe potuto, che la presunta riforma della scuola era solo un tentativo di tagliare le spese, che il bonus per le famiglie con figli si è rivelato un bluff mostruoso, visto che ne usufruiranno per l’82% pensionati e famiglie senza figli, avendo sbagliato i conteggi dei redditi di riferimento. Continua »
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Gennaio 21st, 2009 Riccardo Fucile
IL FONDATORE DELLE BRIGATE ROSSE SI LAMENTA DI ESSERSI VISTA RESPINTA LA RICHIESTA DI PENSIONE… NELLE CARCERI NON HANNO VERSATO I CONTRIBUTI… QUELLA SOCIALE NON GLI SPETTA PERCHE’ LA MOGLIE HA UN REDDITO SUPERIORE AL NECESSARIO… VOLEVA PORTARE LA LOTTA AL CUORE DELLO STATO, HA FINITO PER PORTARE I MODULI ALL’INPS
Di lui aveva scritto Indro Montanelli nel lontano 1984, definendolo “un terrorista che aveva mantenuto la testa alta, la dignità e il coraggio. E’ a questa diversità che ci inchiniamo”.
Parlava di Renato Curcio, fondatore dell’organizzazione terroristica “Brigate Rosse”, di cui fu l’ispiratore, più che un attivista, la mente più che il braccio armato.
Le Br iniziano ad operare nel 1970, Curcio viene arrestato nel 1974. Famoso il suo documento di rivendicazione dell’omicidio di Aldo Moro, definito “un criminale”.
Sarà scarcerato nel 1998, quattro anni prima della scadenza della pena prevista: mai pentito, mai dissociato, colui per il quale “l’omicidio era un principio accettato nella logica della pratica rivoluzionaria”, l’inventore della stella a cinque punte, Renato Curcio ora ha 67 anni e collabora da tempo a una cooperativa “di produzione e di lavoro”, scrive qualche libro e gira l’Italia a tenere conferenze come un “vecchio saggio”.
Nulla da obiettare da parte nostra, sono le leggi dello Stato e preferiamo la coerenza a chi si è pentito, godendone i privilegi, un attimo dopo essere stato catturato ( chissà perchè nessuno si pente mai prima di essere arrestato…) e diventando delatore dei suoi ex compagni. Continua »
argomento: criminalità, denuncia, Politica | Commenta »
Gennaio 21st, 2009 Riccardo Fucile
UN GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI
Grazie a voi che ci seguite con assidua frequenza, il nostro/vostro sito ieri ha
raggiunto, in un solo giorno, quota 1.060 visite. Per un blog “politico” è un successo enorme: per darvi un’idea è superiore alle visite dei siti giornaliere della maggior parte dei partiti politici presenti in Parlamento e di tanti istituti, fondazioni, organizzazioni giovanili di area centrodestra che godono di solidi finanziamenti, staff a libro paga, grafica elaborata e protettori partitici. Ma che non hanno alle spalle persone come voi, menti libere e critiche, schierate, ma mai cloroformizzate.
Noi in fondo scriviamo quello che molti di voi pensate, siamo spiriti liberi che cercano di analizzare le cose senza paraocchi, siamo aggressivi, ma sempre onesti e documentati. Come voi riteniamo che la politica non debba essere calata dall’alto, ma debba rappresentare e tutelare l’Italia degli onesti, l’unità nazionale e la comunità sociale.
Ci sono già in parlamento troppi che rappresentano gli interessi di pochi, noi cerchiamo di essere la cassa di risonanza dei senza voce, dei ceti deboli, di tanti italiani che vedono nella destra sociale l’occasione del proprio riscatto.
Abbiamo un difetto: non guardiamo in faccia nessuno e non abbiamo pietà dei disonesti. E scriviamo sempre quello che pensiamo. Per questo abbiamo la stima di tanti che la pensano diversamente; un sito così sarebbe bello esistesse anche a sinistra, fuori dagli schemi e dagli steccati. Non si cresce senza libertà , non si rende un servizio alle idee in cui crede senza anticonformismo.
Grazie di pensarla come noi, grazie di aiutarci in questa impresa che un anno fa sembrava impossibile. Perchè la vita ha senso se si lascia una traccia di sè nelle coscienze, nelle menti e nei cuori. A destra con orgoglio, ma anche con tanto amore per il nostro popolo.
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Gennaio 21st, 2009 Riccardo Fucile
GLI ONOREVOLI LIGURI IGNORANO CHI LI HA ELETTI: RISPONDONO SOLO IN 5, GLI ALTRI SE NE FOTTONO… CLAMOROSO RISULTATO DI UNA REDATTRICE GENOVESE DE IL GIORNALE… SI SALVANO SOLO CASSINELLI, MINASSO E GRILLO ( PDL) E CASINI (UDC) …GLI ALTRI IN 14 GIORNI NON HANNO AVUTO TEMPO
L’argomento ci sta a cuore, tanto è vero che siamo stati i primi a segnalare le presenze dei deputati liguri in Parlamento, appena erano stati messi a disposizione i dati ufficiali.
E già avevamo segnalato che troppi parlamentari in Aula si facevano vedere ben poco, presi evidentemente da altri interessi. Molti, anche quando non erano in missione ( e già ci sarebbe da discutere…) partecipavano a una votazione in Aula su tre, il resto del tempo lo passavano a fare shopping o evidentemente a casa propria.
Adesso aggiungiamo un altro tassello, grazie a un’inchiesta di Stefania Antonetti, brillante collaboratrice della redazione genovese de “il Giornale”, che ha pensato bene di mettere alla prova i parlamentari liguri .
Spacciandosi per una comune cittadina, l’otto gennaio ha inviato una prima serie di 20 e-mail ad altrettanti deputati liguri ( tutti gli eletti), chiedendo loro chiarimenti su temi locali, quali il turismo, la sicurezza, le infrastrutture e il mercato del lavoro.
Nulla di complicato, semplici richieste di informazione su argomenti di interesse pubblico, che dovrebbe evidenziare semmai l’attività che il deputato sta svolgendo in favore della comunità ligure. Continua »
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