Destra di Popolo.net

LA POLITICA DELL’ASSURDO: LA CRISI SIA DI CHI HA VINTO CHE DI CHI HA PERSO LE AMMINISTRATIVE

Maggio 31st, 2013 Riccardo Fucile

NEL PD IL PROBLEMA RENZI, NEL PDL LA POSIZIONE DI ALFANO, NEI CINQUESTELLE L’APOTEOSI DEL TEATRO DELL’ASSURDO

L’ultima tornata amministrativa ha fornito dei risultati piuttosto chiari: la rivincita del Pd, la stasi del Pdl e la netta sconfitta del Movimento 5Stelle.
Eppure quegli stessi dati stanno provocando un vero e proprio sconquasso non solo in chi ha perso, ma anche in chi ha vinto.
Lo scontro che prima si consumava sotto traccia tra Matteo Renzi ed Enrico Letta, si sta infatti ormai disvelando in pubblico.
Le loro prospettive già  distinte alla nascita del nuovo governo, stanno mostrando tutti i segni di una inevitabile divaricazione. «Io non voglio fare niente contro Enrico, mi tengo lontano dallo schema che mi dovrebbe portare a far cadere l’esecutivo», ripete da giorni il sindaco di Firenze. Ma gli obiettivi dei due “soci di maggioranza” del centrosinistra non possono che essere opposti.
Il presidente del Consiglio sta edificando il suo programma sui mattoni del “lungo-periodo”. Deve durare e produrre risultati per dimostrare che l’investimento sulle larghe intese non è stato un semplice cedimento ad un’alleanza contro natura.
Deve durare per provare a giocarsi una ricandidatura. «Io penso a lavorare e mi tengo lontano dalle polemiche », è il suo mantra.
Renzi, appunto, si muove sui binari opposti.
Ha bisogno di stringere i tempi per far maturare subito la sua leadership e andare rapidamente al voto. Sa che gli esiti elettorali di domenica scorsa sono stati da tutti letti come un avallo alla politica delle larghe intese.
Esattamente quello che il capo dei rottamatori non può permettersi.
Esigenze dunque troppo contrapposte per non far esplodere il conflitto. E infatti la deflagrazione è già  avvenuta.
Il duello di mercoledì sulla riforma del Porcellum ne è stata una scheggia. L’accelerazione dei renziani contro la solidarietà  di maggioranza dei lettiani. In un certo senso si conferma la storia del centrosinistra degli ultimi venti anni: come Crono divorava i suoi figli, così è stata impossibile la “coabitazione” tra i leader del partito principale e i premier provenienti dalle stesse file. Con ogni probabilità , però, la sfida decisiva ci sarà  al congresso del prossimo autunno (a meno di uno slittamento).
Lì si definiranno i ruoli dei due veri plenipotenziari del campo progressista.
Ma se il voto amministrativo ha acceso la disputa nel Pd, dentro il Movimento 5Stelle ha provocato una baraonda.
Trasformando il confronto politico in una sorta di teatro dell’assurdo. Con un attore, Beppe Grillo, capace di impersonare i migliori protagonisti di Ionesco.
Nel giro di pochi giorni i grillini sono riusciti a cestinare due dei loro candidati alla presidenza della Repubblica. Prima se la sono presa con Milena Gabanelli, rea di aver fatto un servizio giornalistico sulle risorse finanziarie dei grillini. Poi con Stefano Rodotà , accusato addirittura di aver criticato le parole del “lider maximo”.
Un testacoda incredibile. Che mette in evidenza tutti i limiti di una formazione verticista, senza democrazia interna, opaca nei meccanismi decisionali rimessi completamente nelle mani di Grillo e Casaleggio.
E ora anche con un consenso popolare dimezzato rispetto alle politiche di febbraio scorso.
L’ex comico ha quindi certificato ieri la sua allergia verso chiunque esprima un grado di autonomia politica o intellettuale.
Una deriva integralista che però sta causando per la prima volta una rivolta nei suoi gruppi parlamentari e sul web.
Se nel giro di tre mesi, prende forma nel corpaccione grillino il fantasma della scissione, allora forse il populismo demagogico del capo grillino inizia a perdere i suoi effetti. Soprattutto si mette il timbro sullo stato confusionale che vive il terzo partito italiano attraverso contorsionismi impressionanti.
Con una capogruppo, la Roberta Lombardi, che dopo aver bacchettato durante le consultazioni Pierluigi Bersani per un deficit di trasparenza nelle riunioni politiche, ora definisce «merda» chi riferisce i contenuti del confronto all’interno del Movimento.
Ma anche il Pdl non è esente dal tumulto post-amministrative.
Ha perso ovunque, ha dovuto rinunciare a molte delle sue roccheforti. Il nervosismo è salito ai massimi livelli. E poichè Silvio Berlusconi è il leader indiscusso e indiscutibile, l’obiettivo dello scontro interno è soprattutto Angelino Alfano.
I cosiddetti “falchi” — quelli che vorrebbero far cadere Palazzo Chigi il più rapidamente possibile in nome del Cavaliere — lo rimproverano di aver accumulato troppe cariche: segretario del partito, vicepresidente del consiglio e ministro dell’Interno.
Con il risultato, appunto, di aver perso — dopo le politiche di febbraio — anche la tornata delle comunali. Ma l’illogicità  scatenata dall’ultimo voto avvolge anche il centrodestra.
Perchè il Berlusconi non ne vuole sapere di mettere in crisi il governo Letta. Troppe al momento le convenienze che ne sta traendo. A meno che non arrivi la bufera dei suoi processi.
E in questo gioco di incastri, un ruolo di primo piano è stato affidato alla Corte Costituzionale. La prossima settimana dovrà  pronunciarsi sul legittimo impedimento nel processo Mediaset.
E in seguito sull’ammissibilità  del ricorso contro la legge elettorale, il Porcellum. Due passaggi che potranno segnare il destino di questa legislatura.

Claudio Tito

argomento: Grillo, Parlamento, PD, PdL | Commenta »

GRILLO HA ABBATTUTO LA STATUA DI RODOTA’ PERCHE’ QUEL SIMBOLO STAVA DIVENTANDO SCOMODO

Maggio 31st, 2013 Riccardo Fucile

LO LEGAVA ALLA SINISTRA ANTI-BERLUSCONI E NON PUO’ PERMETTERSELO… I RIBELLI PRONTI ALLA SVOLTA ANTI-BEPPE: “ORA INTERGRUPPO CON PD E SEL”

È una manovra a tenaglia. Vito Crimi e Roberta Lombardi, insieme ai talebani di Camera e Senato, hanno il compito di intimidire le “spie”, parola che risuona sempre più spesso nelle riunioni a 5 stelle (Quelle che dovevano essere mandate in streaming, quelle che i cittadini avrebbero potuto seguire comodamente dal loro computer).
Beppe Grillo fa di più. Abbatte i ponti, cerca di allontanare la sua pattuglia parlamentare dalle sirene di una parte del centrosinistra: quella che non si riconosce nel governo di larghe intese, quella che cerca mondi da cui ripartire.
La demolizione di Stefano Rodotà  attraverso il blog è l’abbattimento di un simbolo che stava diventando scomodo.
L’attacco a Pippo Civati va nella stessa direzione.
Perchè Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e lo staff sanno bene che qualcosa si sta muovendo, tra i parlamentari scontenti del dirigismo e dalla scarsa democrazia del Movimento. Sanno che l’inevitabile approdo di tutta questa agitazione è una scissione.
Per questo puntano a screditare chi andrà  via e chi offre intese.
I “dissidenti” parlano con Civati, con Sonia Alfano, con Luigi De Magistris, con Corradino Mineo.
Guardano con interesse alle iniziative della rivista Left.
Stanno pensando a un “intergruppo” con cui lavorare su determinati temi.
Tavoli tematici insieme a Pd e Sel su anticorruzione, incandidabilità  di Berlusconi, costi della politica, Europa.
Un pretesto per guardarsi in faccia, sondare le possibilità , cominciare un percorso.
«I tempi non sono maturi per andare oltre », dicono alcuni, ma c’è chi come Adriano Zaccagnini — corre più veloce.
Perchè va bene aspettare il momento giusto, va bene non farsi cacciare per una questione di soldi (tre giorni fa è arrivato il secondo lauto stipendio e il fondo dove versare l’eccedente ancora non c’è), ma l’approdo va costruito. Strutturato.
Altrimenti sarebbe come buttarsi senza paracadute.
«Qui non ci sono spie e non ci sono sabotatori — dice Civati — se qualcuno cerca un’interlocuzione io ci sono. Tutto qui».
A cercarlo sono in molti. Quelli della cena dei “congiurati” della settimana scorsa, ma non solo. Perchè tanto più il pugno degli ortodossi si fa duro, tanto più gli scontenti aumentano.
Girolamo Pisano, in un Transatlantico deserto, commenta l’uscita di Grillo con un desolato: «Ormai si capisce solo lui».
E ammette: «Tutto questo mi sta cominciando a nauseare. Un’intervista non la faccio perchè mi sono stancato di appiccicarmi (litigare, ndr) con le persone. A che serve? Pensare che da noi a Salerno il gruppo funziona così bene, stiamo facendo cose fantastiche. Qui invece… ».
Lì invece si convoca una riunione congiunta Camera e Senato per parlare dei risultati delle elezioni, e poi la si annulla perchè a Palazzo Madama dicono di avere altri impegni.
Si fa un ordine del giorno che comprende l’ennesima discussione sul “trattamento economico”, e poi lo si straccia perchè gli altri «non sono venuti».
Si litiga sulla comunicazione, chi ha scelto quelli che oggi saranno con Grillo e Casaleggio a farsi insegnare cosa dire in tv?
Chi ha tirato fuori i nomi di Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Vito Crimi, Laura Castelli, Luigi Di Maio, Riccardo Nuti, Nicola Morra, Paola Taverna? ».
Soprattutto: «Perchè dobbiamo scoprirlo dalla stampa?».
È giovedì, i trolley sono pronti, alcuni sono già  andati via.
Di risposte non ne arrivano, a parte le rassicurazioni: «Ci hanno detto che non si tratta solo di andare in tv. Alcuni di noi saranno addestrati per parlare sui palchi», dice uscendo a prendere aria Daniele Del Grosso.
Che di Grillo pensa: «Lui è così, si arrabbia, ma sono sicuro che domani chiederà  scusa a Rodotà ».
Non la pensano allo stesso modo l’avvocato veneto Tancredi Turco («Ha un tantino esagerato, non mi riconosco in quelle parole. Io Beppe non lo vedo come capo»), nè il senatore Francesco Campanella: «Le rispondo con una frase soltanto: non mi piace».
Tommaso Currò, che ai giornalisti in cortile ha detto solo un no comment a denti stretti, in riunione lo ha chiesto: «Parliamo di Rodotà ».
Bocciato. Non c’è tempo.
Un’altra volta.
La museruola non basterà . Adriano Zaccagnini non parla a caso di «macchina del fango». Nel pomeriggio era al teatro Eliseo all’incontro di Left con Salvatore Settis.
Ha preso la parola, ha lanciato semi di dialogo. Non era l’unico 5 stelle presente. Lui ci crede. Per altri, come Giulia Sarti, è tutto inutile: «Sono nel Movimento da 5 anni — dice mentre mangia al volo un muffin alla buvette — sapevo cosa sarebbe successo, ma ho deciso di non curarmene. Chi vuole andare via, vada. Io penso solo a lavorare. E non mi importa dei post di Grillo. Non c’è solo Beppe».

Annalisa Cuzzocrea
(da “La Repubblica”)

argomento: Grillo | Commenta »

ORGOGLIOSO DISASTRO, ARRIVEDERCI LOMBARDI

Maggio 31st, 2013 Riccardo Fucile

DOPO TRE MESI DI GAFFES LA CAPOGRUPPO CINQUESTELLE PASSA LA MANO… E PENSARE CHE NEL 2009 SCRIVEVA: “IL MODO IN CUI SI STA MUOVENDO GRILLO MI FA DECISAMENTE SCHIFO”

Una pasionaria che sembrava un fake. Un troll forse inoculato nel sistema M5S dai detrattori. Roberta Lombardi, la Biancofiore di se stessa, abdica.
Come previsto, dopo novanta giorni orgogliosamente disastrosi.
Instancabile costruttrice di gaffes.
Refrattaria alla simpatia come Scilipoti all’avvenenza.
Lei era il poliziotto cattivo, Vito Crimi quello buono.
La voce robotica, i modi scontrosi, la nettezza dialettica di chi scudiscia alleanze e mediazioni col trasporto della virago sorda a qualsivoglia pietà .
Roberta Lombardi doveva contribuire ad aprire il Parlamento con una scatoletta di tonno, ma ha finito col togliere l’appetito a molti elettori.
Niente pesce, ma pure niente apriscatole.
La Sciagurata Egista della politica 2.0.
Avviluppata in un’arroganza rancorosa, quasi come la Laura Betti di “Tutta colpa del paradiso”. Il pubblico l’ha eternata per quel “Bersani, noi non siamo a Ballarò”, ma in quello streaming disse una cosa ancora più emblematica: “Noi non incontriamo le parti sociali, noi siamo le parti sociali”.
Roberta credeva, e forse ancora crede, di essere la società  civile. Di rappresentarla tutta. Lei e solo lei.
Il biondo crine, i lineamenti duri, lo sguardo cattivo perchè le giustiziere non possono concedere sconti.
Un avvocato romano, Luigi Piccarozzi, l’ha denunciata per aggressione: “A Roma la Lombardi è più potente di Grillo”, sostenne a “L’aria che tira”.
Era stata appena eletta capogruppo alla Camera, e i giornalisti scovarono le sue tesi sul fascismo buono (“Prima che degenerasse, aveva una dimensione nazionale di comunità  attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello Stato e la tutela della famiglia”).
La politica si scannava su temi altissimi, e lei raccontava nella sua pagina Facebook di avere subito l’oltraggio indicibile del portafogli rubato: “Poichè è mia intenzione trattenere dalle voci di rimborso che compongono il mio stipendio solo quelle effettivamente sostenute e documentate e restituire il resto, cosa faccio? Aspetto vostri consigli”.
Era il 13 aprile.
Due giorni dopo, sostenne: “Che un presidente della Repubblica debba avere una certa età  anagrafica non c’è scritto da nessuna parte” (invece c’è scritto. Nella Costituzione, soglia minima 50 anni).
Grillina ma non troppo, almeno nel settembre 2009 (“Il metodo con cui si sta muovendo Grillo mi fa decisamente schifo”).
Ambientalista (“Sono bicchieri di plastica, inquinano, non li uso. Da domani mi porto un bicchiere di quelli da pic nic”), mistress sadomaso con lo slave Bersani (“Non dirò sì a Bersani neanche se si butta ai miei piedi e mi implora di dargli un lavoro”), appena confusa sull’intervento per i pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione (“È una porcata di fine legislatura, parte dei soldi andrà  alle banche!”).
Uscita dalle consultazioni con Napolitano, si fece fotografare con pose commoventemente civettuole accanto a Grillo.
Poi dette del “nonno” al presidente della Repubblica (“Era stato lui a dire che vista l’età  ora voleva godersi i nipotini”).
Lanciata a bomba contro il suo stesso Movimento, due giorni fa ha donato l’ultima perla: “Siamo sotto assedio e tu, deputato che fai la spia con i giornalisti, sei una merda”.
I suoi esegeti le riconoscono la capacità  di rifuggire le dichiarazioni puntualmente democristiane dei politici di professione. Vero.
Ma forse, per una rivoluzionaria che ha contribuito in prima persona alla restaurazione, è un po’ poco.

Andrea Scanzi
(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: Grillo | Commenta »

IL DEPUTATO M5S ZACCAGNINI: “SOLIDALE CON RODOTA, VERSO DI LUI IN AZIONE LA MACCHINA DEL FANGO”

Maggio 31st, 2013 Riccardo Fucile

UN ALTRO DEPUTATO PRENDE LE DISTANZE DA GRILLO: “DENOTA LA SUPERFICIALITA’ DEL DIBATTITO INTERNO”

Il deputato M5S Adriano Zaccagnini esprime «grande solidarietà  nei confronti di Stefano Rodotà , un grande costituzionalista trattato senza rispetto» e verso cui è stata lanciata una «macchina di fango».
«Non può essere che chi muove osservazioni critiche, come lui o la Gabanelli, diventi oggetto di violenza verbale solo perchè in disaccordo con la linea di Grillo» dice il parlamentare che sottolinea il «grande disagio di non averne parlato stasera» durante l’assemblea del gruppo parlamentare.
DISAGIO
«C’è un grande disagio – ammette il deputato stellato – e il fatto di non averne parlato», visto che l’assemblea non ha affrontato la questione, «denota grande superficialità  anche rispetto a quello che avviene fuori di qui. Gli attivisti non credo che abbiano preso bene la macchina del fango contro» chi era stato incoronato dalle quirinarie del M5Sm e candidato alla Presidenza della Repubblica.
Per questo Zaccagnigni, oltre a fare gli auguri al giurista per il suo ottantesimo compleanno, si augura «di poterlo incontrare presto per esprimergli tutta la mia solidarietà  ».

(da “il Corriere della Sera”)

argomento: Grillo | Commenta »

DUE DEPUTATI CINQUESTELLE ATTACCANO GRILLO: “NON CI RICONOSCIAMO IN QUELLE PAROLE CONTRO RODOTA'”

Maggio 31st, 2013 Riccardo Fucile

SI SMARCANO PRODANI E RIZZETTO… IMBARAZZO TRA I TALEBANI: “LA STAMPA HA MAL INTERPRETATO LE PAROLE DI GRILLO”

“Non mi riconosco in quelle parole, sono libero di dirlo oppure no?”. Il commento più duro all’attacco di Beppe Grillo sul suo blog, spetta ad Aris Prodani, deputato del Friuli Venezia Giulia.
Si riferisce all’intervento del leader del Movimento 5 Stelle in cui Stefano Rodotà  viene definito “ottuagenario resuscitato dalla rete”.
Grillo non usa il guanto di velluto dopo i rimproveri al Movimento 5 Stelle che l’ex candidato al Quirinale ha mosso a mezzo stampa, in un’intervista al Corriere.
Ma non tutti, tra i suoi, approvano i toni.
“Dopo Milena Gabanelli”, scrive Prodani sulla sua pagina pubblica, “oggi tocca a Rodotà . Guardando la lista delle Quirinarie il prossimo potrebbe essere Gino Strada. Posso dire se non sono d’accordo o devo stare zitto? Io ho delle opinioni personali e non per questo vuol dire che voglio andare nel Partito Democratico”.
A sostenerlo c’è Walter Rizzetto, suo amico e collega nei banchi di Montecitorio che commenta: “Condivido con viva e vibrante soddisfazione. Solo chi non vuole capire non capisce. Nessuno di voi era presente durante l’elezione del Presidente della Repubblica e nemmeno in assemblea quando Rodotà  veniva santificato al grido Ro-do-tà . Evidentemente non si vuole vedere. Sono posizioni diverse. Fatto sta che il post è chiaro e il santo subito Rodotà  è stato malamente maltrattato”.
Aris Prodani e Walter Rizzetto si uniscono in un abbraccio solidale e commentano con amarezza le parole del loro leader.
E’ l’ennesima giornata difficile per i grillini, in una settimana che sembra non finire più. Dal flop alle elezioni amministrative, passando per la gaffe di Roberta Lombardi che in una mail privata ha definito “m.” chi fa la spia ai giornalisti, fino al duro attacco di Grillo a Rodotà .
I punti da chiarire sono tanti e in serata senatori e deputati avevano in programma una delle tante assemblee.
All’ordine del giorno alcuni temi: innanzitutto le proposte di legge, come migliorarle e renderle più efficaci; al secondo punto, i laboratori di comunicazione che partiranno presto a Milano alla Casaleggio Associati per chi dovrà  cominciare a fare apparizioni in televisione.
Un’esercitazione che si va ad aggiungere ai corsi spontanei organizzati dagli eletti. Ultimo punto e il più delicato, una discussione sulla destinazione della diaria e degli stipendi che verranno restituiti da ogni eletto.
Il tema della giornata resta però l’attacco a Rodotà  e gli eletti a 5 Stelle sono costretti a dare spiegazioni.
I più fedeli invocano una cattiva interpretazione del post: “La stampa non capisce”, dice Patrizia Terzoni, “c’è un messaggio tra le righe per Rodotà , la sinistra ti ha congelato e poi tirato fuori all’occorrenza, non farti trattare in questo modo”.
Nel frattempo i più delusi si incontrano sul web e in particolare sul blog di Grillo. “Le critiche vanno ascoltate e accettate se vengono da chi si è candidato alla Presidenza della Repubblica”, scrive Enrico R. in fondo al post, “se andavano bene prima, dovrebbero andar bene anche dopo”.
Oppure Giovanni: “Siamo alla frutta. Ci vuole tantissimo per creare un movimento e pochissimo per distruggerlo. Complimenti per la coerenza. Ho sbagliato a votare”. Paola Corazza rincara la dose: “Credo che quest’ultima esternazione di Grillo sia fortemente sbagliata. Attaccare così Rodotà , nostro candidato alla presidenza della Repubblica, oltre che ingiusto è anche stupido, perchè disorienta i nostri elettori”. Pochi cercano di giustificare la scelta: “Approvo il post”, scrive Adriano da Savona, “E’ in atto un attacco a tutto campo contro il M5S, alcuni cadranno nella trappola in buona fede, altri verranno cooptati da “lorsignori””.
La paura è che la rottura sia già  in atto: “Segnatevi questi nomi: Tommaso Currò, Walter Rizzetto e Aris Prodani”, commenta Simona Cervelli. Rischiano di essere i primi della lista tra i deputati che hanno perso la pazienza in un tiro alla fune dove Beppe Grillo non sembra aver intenzione di mollare.

Martina Castigliani

argomento: Grillo | Commenta »

BALLOTTAGGIO ROMA, LA SCELTA DI MARCHINI: “ALEMANNO DELUDENTE, ORA DISCONTINUITA'”

Maggio 30th, 2013 Riccardo Fucile

L’IMPRENDITORE ESCLUDE UN APPOGGIO AL SINDACO USCENTE… ENTRO DOMENICA SI DOVRANNO ANNUNCIARE POSSIBILI APPARENTAMENTI UFFICIALI

Diplomazie politiche al lavoro in vista del ballottaggio che tra meno di due settimane deciderà  il nuovo sindaco di Roma.
Si dovrà  decidere tassativamente entro domenica 2 alle 14 per annunciare possibili apparentamenti ufficiali e consentire la stampa delle schede elettorali corrette.
L’obiettivo degli staff di Gianni Alemanno e Ignazio Marino è Alfio Marchini, l’ingegnere che con il suo 9,48% potrebbe esser determinante per le sorti del secondo turno elettorale.
Ma le prime parole di Alfio Marchini sono state una doccia fredda per il sindaco uscente: “Ho promesso discontinuità  ai miei elettori, Alemanno è stato deludente”.
E ha aggiunto: “Oggettivamente mi semnbra difficile che il sindaco Alemanno possa dare discontinuità . Poi alla fantasia non metto limiti”.
Marchini ha aggiunto di battersi per una grande manutenzione della città .
E a tutto tondo: fra gli obiettivi prioritati ha indicato la cultura, la promozione del turimo nel mondo, la lotta senza quartiere all’abusivismo, dai cartelloni pubblicitari alle bancarelle al trasporto pubblico.
Ha poi parlato dello sviluppo dello sport, puntando su scuole e parrocche per farle diventare centri di eccellenza.
Fra gli altri temi affrontati da Marchini nel corso della conferenza stampa: blindare il fondo delle disabilità  sociali, affinchè non venga colpito dai tagli economici.
Poi la sicurezza: l’imprenditore chiede di creare figure di riferimento, come il vigile di quartiere, e di lavorare molto sulla prevenzione del crimine.
Infine la lotta al degrado.
Venendo al tema elezioni e ballottaggio, Marchini ha affermato che per la giunta comunale non vuole assistere a balletti di sorta.
Mentre per il ritorno alle urne il 9 e 10 giugno, afferma che “bisogna arrivare al ballottaggio con una squadra di alto livello, pronta a goernare la città  in caso di vittoria”.
E ha concluso lanciando una sfida ai due contendenti: “Apparentamento? Ora vediamo che risposte daranno alle mie proposte per Roma”.
Ora, se Marchini scegliesse di apparentarsi ufficialmente con Marino e quest’ultimo vincesse, la coalizione del futuro sindaco dovrebbe fare posto tra i suoi scranni agli “eletti” dell’imprenditore che sarebbero 4, Marchini incluso: rispetto all’ipotesi di una vittoria “in solitaria” del chirurgo, dunque, il Pd perderebbe 2 seggi (passando da 19 a 17), la lista Marino ne perderebbe 1 (passando da 5 a 4), il Centro Democratico resterebbe senza il suo unico posto in aula e Sel invece manterrebbe i suoi 4 seggi.
E invece, nell’ipotesi infatti che Marino vinca da solo, senza l’apparentamento ufficiale dell’imprenditore, la lista Marchini avrebbe un consigliere in meno, dunque 3 eletti.
Se invece Marchini facesse un’improvvisa giravolta e si apparentasse con Alemanno e quest’ultimo vincesse, la futura coalizione di maggioranza dell’attuale sindaco dovrebbe “cedere” 6 seggi agli “eletti” di Marchini, ipotesi ghiotta per l’imprenditore, ma, al momento esclusa.

argomento: elezioni | Commenta »

NON E’ STATO RIELETTO IN COMUNE E PER LA RABBIA DISTRUGGE L’UFFICIO

Maggio 30th, 2013 Riccardo Fucile

A PATRIZIO BIANCONI, CONSIGLIERE PDL USCENTE AL COMUNE DI ROMA, NON BASTANO 3.621 PREFERENZE:   E SI SFOGA CONTRO CARTE, VETRINE E MOBILI DEL SUO UFFICIO AL GRUPPO

Non tutti reagiscono con aplomb inglese davanti a certe notizie.
E’ il caso di Patrizio Bianconi, consigliere non rieletto del Pdl, detto “Mangiafuoco” oltre che per la sua statura e per la lunga barba nera, anche per il carattere fumantino, come è evidente da quest’ultimo episodio: urla, vetrine e suppellettili fatte a pezzi, carte gettate in terra, dopo aver appreso la brutta notizia.
L’elezione è sfumata perchè le preferenze si sono fermate a quota 3621.
Bottino ragguardevole, ma non sufficiente per uno scranno in Campidoglio.
E non si può dire che l’abbia presa sportivamente.
Il day after da sconfitta di Bianconi è andato in scena martedì sera, in una delle sale del gruppo Pdl in via delle Vergini, quando ormai i numeri definitivi dello spoglio avevano spento le speranze di molti consiglieri comunali di tornare in aula Giulio Cesare.
E nel chiuso del suo ufficio, che ancora oggi ha sulla porta un cartello con la scritta “inagibile”, si sarebbe scatenata l’ira del consigliere non rieletto, furibondo.
Vetri rotti, oggetti lanciati in terra, liti e accuse ai colleghi.
Un parapiglia che ha lasciato esterrefatte, e anche un po’ spaventate, le persone che hanno assistito alla scena e quelle che si trovavano nelle stanze adiacenti.
“A giudicare dai rumori e dalle urla – racconta chi passava di lì – sembrava stesse accadendo il finimondo”.
E oggi, a due giorni di distanza, la stanza è ancora chiusa per motivi di sicurezza.
Bianconi era già  balzato all’onore delle cronache perchè qualche anno fa aveva teorizzato un singolare “patto con il sangue” tra elettori ed eletti: in quel caso, in cambio della rimozione di alcuni cassonetti, Bianconi richiedeva come garanzia a un cittadino romano la promessa del voto.

Liborio Conca

argomento: Costume, elezioni, PdL, Roma | Commenta »

BOSSI ATTACCA: “MARONI FACCIA UN PASSO INDIETRO”

Maggio 30th, 2013 Riccardo Fucile

DOPO LA BATOSTA ELETTORALE, LEGA NELLA BUFERA: “VUOLE FARE TUTTO, I COMIZI E TANTO ALTRO”… “MEGLIO SALVINI DI TOSI”

Lega Nord nel caos dopo la dèbà¢cle al primo turno della amministrative.
Il nervosismo è tanto e Umberto Bossi rompe la tregua con il segretario.
“Roberto Maroni vuole fare tutto, vuole fare i comizi e tanto altro. Deve fare un passo indietro”, attacca il Senatur uscendo dalla Camera.
“Abbiamo dato l’immagine di una Lega divisa. Quando c’ero io si era tutti uniti”.
Ma cosa deve fare Maroni? “Non deve espellere più nessuno”, risponde Bossi.
E a chi chiede se si è sentito mai tradito, risponde: “Sì, io sono stato tradito dalla Lega”. E da Maroni? “Meno che dalla Lega…”.
Ma non è solo questione di numeri: per la Lega si profila soprattutto una crisi di identità .
A leggere le analisi formulate in ordine sparso da vari dirigenti, pare emergere proprio questo timore, benchè una discussione collegiale sia in programma soltanto al consiglio federale di venerdì 31 maggio.
Dalle urne è uscita una Lega che vorrebbe nascondere elmo e cornamuse, ma che anche in giacca e cravatta non riesce a decollare.
E questo genera preoccupazione, anche se Maroni assicura i militanti che la Lega non morirà  mai.
Flavio Tosi, sindaco di Verona, segretario veneto e vice di Maroni, è il leghista additato come il dirigente con le maggiori ambizioni ‘oltre’ la Lega.
Intervistato dalla Stampa, Tosi ha sostenuto che il risultato delle comunali “è un disastro”, ha aggiunto che la strada è ormai quella delle liste civiche (su cui si mostra freddo il sindaco di Varese, Attilio Fontana) e ha usato poca diplomazia: “Siamo andati avanti anni a parlare di federalismo, riforme, cambiamento e abbiamo portato a casa un’ostrega”.
L’altro vice di Maroni, il lombardo Matteo Salvini, si è rivolto ai militanti con un video chiedendo di crederci e assumendosi le sue responsabiità : “Non faccio come Beppe Grillo, che dice che è colpa di chi vota. La colpa è evidentemente nostra, che non ci spieghiamo abbastanza bene. Chiediamoci dove abbiamo sbagliato”.
E Bossi chiosa anche stavolta senza mezzi termini: fra Tosi e Salvini “preferisco Salvini”.
Il governatore Luca Zaia, altra anima della galassia leghista veneta, sul tema dell’identità  è andato oltre.
In un’intervista al Gazzettino ha osservato che “siamo al big bang nella storia del Nord: il leghismo non è più una questione di partito, da destra a sinistra i veneti riconoscono che la questione del nord è cogente”.
Come dire che se la Lega è in crisi, ma le istanze leghiste no.
Ed è su questo che l’ex deputata espulsa Paola Goisis ha aperto una polemica, sostenendo che “gli elettori si stanno volatilizzando”da quando Tosi guida il partito. Polemica che Tosi stesso ha chiuso rinfacciandole che alle sfortunate elezioni di un anno fa c’erano i “suoi amici del cerchio magico” e non lui.
A dare qualche suggerimento, su Radio Padania, ci ha provato l’ex ministro Roberto Castelli, affermando che bisogna “fare sintesi fra l’anima dura e pura e il futuro” ma “non sparare addosso alle liste civiche”, utili per uscire da uno zoccolo duro che non supera ormai “il milione, milione e trecentomila voti”.
Impressioni, giudizi, preoccupazioni a cui si aggiunge la contemporanea pubblicazione su alcuni quotidiani di stralci di verbali dell’ex tesoriere Francesco Belsito, convinto che i dirigenti della Lega sapessero in anticipo delle perquisizioni di un anno fa.
Si attendono adesso le mosse di Maroni, che ha scelto Twitter per minimizzare: “Leggo sui giornali l’eccitazione di molti nel dare la Lega ormai morta – ha scritto il governatore della Lombardia – Da vent’anni è così, porta bene, la Lega sopravvive a tutte le gufate”.

(da “il Corriere della Sera”)

argomento: Bossi, LegaNord, Maroni | Commenta »

IL CINQUESTELLE ESPULSO FONDA IL SUO PARTITO: “I MALPANCISTI VENGANO CON ME”

Maggio 30th, 2013 Riccardo Fucile

IL VICE PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA FONDA “L’ITALIA MIGLIORE”, PROGETTO APERTO AI GRILLINI DISSIDENTI

Epurato dal Movimento 5 stelle con l’accusa di aver trattenuto per sè le indennità  di parlamentare, il vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, Antonio Venturino, fonda un suo partito che battezza “L’Italia migliore” e che offre come approdo ai colleghi che in questi quasi quattro mesi di governo degli altri, “non hanno avuto la possibilità  di esercitare liberamente il proprio mandato parlamentare e che mi risulta ancora oggi, danno segnali di quel malpancismo che all’interno dell’Italia migliore, potrebbe trovare una giusta soluzione”.
Venturino sostiene di volere così “raccogliere il meglio dell’esperienza del movimento 5 stelle, applicarne principi di moralizzazione della politica, di taglio ai costi della casta, di abolizione dei privilegi e di trasparenza della cosa pubblica, di attuazione di programmi atti al miglioramento della nostra società , ma con l’aggiunta di una maggiore dialettica, democrazia e tradizionale buon senso”.
“L’Italia migliore”, afferma Venturino, è “un nuovo soggetto politico che riesca ad aggregare persone ed idee che in questo momento hanno visto svanire la possibilità  di quel cambiamento che avevano portato il movimento al successo del 25 febbraio. Un progetto di concretezza, di proposte non più di sola protesta che nell’Italia migliore può trovare la sua naturale espressione. Un progetto aperto ad accogliere l’esprienza di chi oggi vive con un certo disagio il fenomeno 5 Stelle”.

argomento: Grillo | Commenta »

« Previous Entries
Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (33.054)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (352)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Maggio 2013
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  
    « Apr   Giu »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • ALLARME ROSSO PER GIORGIA: SECONDO IL SONDAGGIO YOUTREND, DOPO MILLE GIORNI DI GOVERNO, IL 62% DEGLI ITALIANI ESPRIME UN GIUDIZIO NEGATIVO SULL’ARMATA BRANCA-MELONI (+2% RISPETTO A GIUGNO), MENTRE SOLO IL 34% MANTIENE UN PARERE POSITIVO
    • TAGLIARE LE TASSE AI RICCHI E FAR INDEBITARE I POVERI NON È UNA MOSSA POPOLARE: IL 60% DEGLI AMERICANI SI OPPONE AL “BIG BEAUTIFUL BILL”, LA LEGGE CON CUI DONALD TRUMP AUMENTA IL DEFICIT AMERICANO DI 3MILA MILIARDI DI DOLLARI (E TAGLIA L’ASSISTENZA SANITARIA MEDICAID)
    • “NON È UNA QUESTIONE DI RICCHI O DI POVERI, MA DI DECORO” : I DEBOLI TEOREMI DI MATTEO VIACAVA, SINDACO DI CENTRODESTRA DI PORTOFINO
    • DA MOSCA A CASERTA: IL SISTEMA GERGIEV IN ITALIA
    • TUTTI AL MARE? MANCO PER NIENTE, GLI ITALIANI NON HANNO UN EURO: QUEST’ESTATE ANCHE LE SPIAGGE ROMAGNOLE, DI SOLITO AFFOLLATE, SONO SEMI-DESERTE
    • “TUTTO TACE COMPRESA LA NOSTRA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO”: LA MAMMA DI ALBERTO TRENTINI, IL COOPERANTE ITALIANO DA OTTO MESI IN CARCERE IN VENEZUELA, ACCUSA LA MELONI
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA