Maggio 8th, 2018 Riccardo Fucile
L’INIZIATIVA DELL’EX MANAGER FIAT CALLIERI: “E’ L’ULTIMO PADRE DELLA PATRIA, SI IMPEGNA PER PORTARCI FUORI DALLA PALUDE”
Si è comprato mezza pagina di pubblicità sul Corriere della sera per esprimere “solidarietà e pieno appoggio” al presidente della Repubblica.
Il protagonista della vicenda è Carlo Callieri, ex dirigente Fiat e in passato anche esponente di Confindustria e della Compagnia di San Paolo.
“Io sottoscritto comune Cittadino desidero esprimere pubblicamente, per quanto poco possa valere, pieno appoggio, solidarietà e affetto al Presidente Sergio Mattarella, ultimo Padre della Patria”, si legge nel messaggio a pagamento pubblicato sul quotidiano.
Callieri loda Mattarella “per l’instancabile impegno nel superare la palude in cui la nostra Italia si estenua, e avviare un processo di rilancio di incerte identità ed inconsapevoli destini in cui ci laceriamo, in un sempre più difficile quadro internazionale in cui di tutto riscuotiamo meno che il rispetto”.
Da dove nasce la volontà di mandare questo messaggio?
“Dalla speranza che le persone riprendano un po’ di coscienza. Se accadesse, le cose andrebbero sicuramente meglio”, spiega Callieri a Repubblica.
L’ex manager, che oggi è presidente del comitato scientifico del Centro per la conservazione e restauro La Venaria Reale, paragona Mattarella a Carlo Azeglio Ciampi: “Mi ricorda lui, un altro grande padre della patria”.
Callieri è convinto che la mossa di Mattarella sia giusta: “Non so come andrà a finire, serve il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà . Però questi giorni ci dicono che siamo ancora nell’agonia della Prima repubblica, perchè il bipolarismo è nato morto ed è diventato subito il trasformismo peggiore”.
L’ex alto dirigente ha pagato l’inserzione grazie al denaro recuperato da una causa vinta in un processo che lo vedeva accusato di diffamazione. “Ho reinvestito tutto quanto ho recuperto in questo annuncio ed è stato uno degli investimenti più soddisfacenti della mia vita”.
Ora spera che il suo messaggio sia solo il primo di una serie: “Magari si farà sentire anche qualcun’altro. Questo Paese ha bisogno di una sveglia”.
(da agenzie)
argomento: elezioni | Commenta »
Maggio 8th, 2018 Riccardo Fucile
IL COLOSSO DELLA DISTRIBUZIONE NATO DUE ANNI FA REGISTRA UN CALO DELLE VENDITE DELL’ 1,6%
Bilancio in rosso per il gigante delle cooperative: il 2017 di Coop Alleanza 3.0 — colosso della
distribuzione nato due anni fa dalla fusione di Coop Adriatica, Estense e Nordest – si è chiuso con perdite da 37,6 milioni di euro e un calo delle vendite dell’1,6% rispetto all’anno precedente.
Il giro d’affari ne ha risentito soprattutto a Ferrara e Modena, mentre su una scala territoriale più ampia sono Friuli e Veneto a far registrare un arretramento più sensibile, seguite da Sud e isole.
I numeri di un’annata complicata sono stati comunicati ai soci di Coop Alleanza 3.0 — un esercito di 2,3 milioni di persone — dal presidente Adriano Turrini, che ha anche spiegato le ragioni delle perdite, a cominciare dagli investimenti ingenti dell’anno scorso: 180 milioni che sono stati destinati all’apertura di nuovi negozi, a interventi di ristrutturazione e al lancio di servizi innovativi.
Un insieme di progetti «avviati in tempi rapidissimi che nell’immediato ha generato diseconomie superiori alle previsioni».
A peggiorare le cose ci si è messa anche la concorrenza più aggressiva subita nelle piazze storiche della cooperativa, tutti fattori che hanno contribuito al rosso in bilancio e al ridimensionamento delle vendite, ridotte complessivamente a 4,1 miliardi.
Le difficoltà potrebbero proseguire anche quest’anno anche se, assicura il presidente ci si aspetta «una netta inversione» nelle vendite.
Lo scorso febbraio è stata avviata una revisione del piano industriale, mentre la cooperativa sta lavorando a una riforma del proprio statuto sociale. Nel 2017 hanno sofferto anche le librerie Coop e le televisioni che fanno capo a Tr-Media. Notizie positive invece dalla controllata Robintur e dall’erogazione di carburante.
«Il nostro piano strategico 2017-2019 — spiega Turrini nella lettera ai soci — prevedeva numerosi investimenti per lo sviluppo della cooperativa, mettendo in conto una perdita in attesa di segnali incoraggianti dai progetti intrapresi. Abbiamo affrontato lunghe e complesse ristrutturazioni dei negozi e rinnovato gli assortimenti per rispondere ai nuovi bisogni di soci e clienti». I dati del primo bilancio in rosso di Coop Alleanza 3.0 saranno discussi il 16 maggio in 18 assemblee dei soci in tutta Italia.
(da agenzie)
argomento: economia | Commenta »
Maggio 8th, 2018 Riccardo Fucile
LO STUDIO DI ALMALAUREA: IN MEDIA E’ PIU’ ALTO DI 5 ANNI FA
Il Sole 24 Ore pubblica oggi i risultati di uno studio di Almalaurea sulle professioni ordinistiche e l’accesso al lavoro.
Le elaborazioni sulla condizione occupazionale dei laureati a cinque anni dalla laurea dicono che nel 2012, “annus horribilis” con il Pil italiano in caduta del 2,4%, un giovane laureatosi cinque anni prima in una delle 14 professioni esaminate da Almalaurea aveva bisogno di 9,7 mesi per trovare un’occupazione. Nel 2017 si era ancora a quota 10,2.
E il risultato non cambia se ci focalizziamo sull’intervallo tra l’inizio della ricerca di un’occupazione (e non il conseguimento del titolo) e la sua conclusione positiva.
In media ci vogliono ancora 7 mesi. Due in più del 2012. Ma 1,4 in meno del 2016. Qualcosa si muove, dunque.
Un altro segnale di sereno arriva dalle retribuzioni, sempre a cinque anni dal titolo. Che hanno ricominciato a salire per la maggioranza degli ambiti investigati da Almalaurea.
Eccezion fatta per i legali, gli specialisti in contabilità e, un po’ a sorpresa, gli ingegneri. I primi hanno visto scendere i corrispettivi netti da 1.129 euro mensili a 1.052; i secondi da 1.611 a 1.544.
Per i terzi bisogna distinguere a seconda dell’attività . Mentre edili, meccanici e industriali continuano ad arrancare, gli elettronici sono saliti da 1.836 a 1.914 euro. Numeri su cui ha avuto un impatto rilevante anche la maggiore o minore diffusione del part-time.
Il segno più campeggia anche accanto alle retribuzioni di architetti, geologi, veterinari, biologi, agronomi, farmacisti, dentisti e psicologi. I quali continuano a restare però sotto la soglia psicologica dei mille euro al mese.
Anche a causa di una netta preponderanza del lavoro autonomo rispetto al tempo indeterminato: il 73,2% contro il 67,8% del 2012. Per trovare una percentuale più alta bisogna cercare dalle parti degli avvocati (86,1%), dei veterinari (81,1%) e dei dentisti e odontostomatologi (82,2%).
(da agenzie)
argomento: Lavoro | Commenta »
Maggio 8th, 2018 Riccardo Fucile
CI SONO VOLUTI GLI ARTICOLI SUI MEDIA PER INTERVENIRE?… ALLUCINANTE CHE UNA ZONA DI ROMA SIA TAGLIEGGIATA DA UN CLAN CHE CONTA MILLE DELINQUENTI E NON SI PROVVEDA ALLA DISINFESTAZIONE TOTALE
Sono stati arrestati i quattro esponenti del clan Casamonica responsabili del pestaggio della donna
disabile e del titolare del Roxy Bar di via Barzilai alla Romanina.
La scorsa notte al momento della cattura da parte degli investigatori della squadra mobile i familiari di uno dei giovani sono pure scesi in strada a protestare.
Per lesioni, minacce e danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso sono finiti in carcere Antonio Casamonica, Alfredo, Vincenzo ed Enrico Di Silvio. I primo due sono responsabili dell’aggressione alla donna disabile, gli altri al barista Marian.
Il blitz arriva all’indomani della diffusione della notizia dell’aggressione nel bar di via Salvatore Barzilai: Antonio Casamonica e il cugino Alfredo Di Silvio sono entrati nel locale con la pretesa di passare avanti a una invalida civile, in fila prima di loro.
Alle rimostranze della donna i due hanno reagito strappandole gli occhiali, spingendola contro un muro e colpendola con la cintura.
Prima di lasciare il locale le hanno scaraventato via il telefono urlando: “Se chiami la polizia ti ammazziamo”. Dopo mezz’ora sono tornati e hanno preso a colpi di bottiglia il barista, un giovane romeno, ‘colpevole’ di non essersi occupato subito di loro.
Viene da chiedersi: perchè Minniti è intervenuto solo ieri, dato che l’episodio è avvenuto a Pasqua?
Forse perchè è finito sui giornali?
Come è possibile che uno Stato dichiari che gli affiliati al clan che taglieggia Roma siano mille e non provvede ad assicurarli tutti in una notte alle patrie galere?
Dov’e’ la destra sovranista “ordine e sicurezza” che in questo caso tace?
Troppo presa a battersi per le poltrone?
(da agenzie)
argomento: denuncia | Commenta »
Maggio 8th, 2018 Riccardo Fucile
E’ ESPLOSO ANCHE UNO PNEUMATICO E UN FUMO DENSO HA AVVOLTO LA ZONA DI VIA DEL TRITONE
Un autobus di linea dell’Atac è andato in fiamme questa mattina a Roma, in via del Tritone, mentre era in servizio di trasporto. Un forte boato ha subito fatto scattare i livelli di sicurezza nella zona nevralgica.
Un denso fumo nero si è diffuso nella zona circostante, visibile da lunga distanza. I Vigili del Fuoco sono già in azione per spegnere l’incendio. La strada è stata bloccata, sul posto Polizia e Carabinieri.
Non appena resosi conto delle prime fiamme, l’autista ha fatto scendere i passeggeri che erano a bordo e poco dopo c’e’ stata l’esplosione.
Al momento non si segnalano conseguenze per i passeggeri nè per le persone che si trovavano in strada in quel momento.
A provocare attimi di panico è stata, fra l’altro, l’esplosione di uno pneumatico del mezzo, udita anche a distanza dalla strada in cui è avvenuto l’incendio, a pochissima distanza dalle principali sedi istituzionali.
(da agenzie)
argomento: Roma | Commenta »