Luglio 30th, 2018 Riccardo Fucile
DURO COMMENTO DEL DIRETTORE DI LA7: “GLI AUTORI SONO DELLE MERDE”
Molto duro il commento del direttore di TgLa7 Enrico Mentana che su Facebook scrive: 
Salvini, Di Maio, ma come si fa a dire che non c’è un aumento allarmante di episodi di intolleranza nei confronti dei neri in questo paese? Non è che perchè i partiti di opposizione stanno lì imbambolati a decidere cosa fare sul presidente della Rai potete pensare che dorma anche l’informazione.
Gli episodi si accumulano. Stanotte un’atleta della nazionale italiana di atletica (ve lo sottolineo perchè siete sovranisti), Daisy Osakue, di origine sudafricana, è stata aggredita a Moncalieri mentre rincasava da un gruppo di giovani. L’hanno colpita in piena faccia. È a rischio la sua partecipazione agli europei di Berlino. Cosa erano, sostenitori di altre nazionali? Anche se si sta al mare non si può nascondere la testa sotto la sabbia.
E su Instagram rincara la dose, condividendo una foto dell’atleta ferita e in lacrime, dove definisce gli autori dell’aggressione razzista delle “merde”.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2018 Riccardo Fucile
LA DENUNCIA DI ENRICO MENTANA SU INSTAGRAM… LANCIATE UOVA DA UN’AUTO DI PASSAGGIO… LA RAGAZZA, NAZIONALE ITALIANA DI ATLETICA, RISCHIA DI NON POTER PARTECIPARE AGLI EUROPEI
Daisy Osakue, atleta della nazionale di Atletica leggera, detentrice del record italiano under 23 di lancio del disco, nata a Torino da genitori nigeriani è rimasta ferita ieri sera in un episodio che potrebbe nascondere motivazioni un atto di razzismo.
La notizia è stata diffusa da Enrico Mentana su Instagram con un post nel quale si vede il volto di Daisy in lacrime e con un occhio pesto.
Daisy è stata ferita ieri sera a Moncalieri quando da un furgoncino di passaggio è iniziato un lancio di uova contro il gruppo delle sue amiche.
Daisy è stata colpita a un occhio ed ha riportato una lesione delle cornea che potrebbe compromettere la sua partecipazione ai prossimi Europei.
Nata a Torino il 16 gennaio del 1996, Daisy detiene la quarta migliore prestazione italiana di tutti i tempi nel lancio del disco. Attualmente si allena in Texas e si trova in Italia per le vacanze.
(da agenzie)
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Luglio 30th, 2018 Riccardo Fucile
ORA RINGRAZIATE CHI VI HA ISTIGATO ALL’ODIO, FATE IL NOME DEI VOSTRI MANDANTI MORALI IN TRIBUNALE
Giustizieri e forse neanche troppo improvvisati. 
Sulla aggressione di Aprilia nel quale è stato ucciso un cittadino nordafricano, è subito spuntato è ancora resta il sospetto delle ronde.
Nell’attesa di avere dall’autopsia delle risposte chiare sulla morte dello straniero inseguito la notte tra sabato e domenica nel nord della provincia di Latina e poi trovato privo di vita dai carabinieri, gli investigatori stanno cercando di appurare se gli inseguitori, dei quali due sono stati denunciati per omicidio preterintenzionale, fossero impegnati in una ronda.
“Non lo escludo, non abbiamo però ancora elementi per poterlo affermare, e se così fosse ne sarei stupito”, assicura il colonnello Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dell’Arma. In via Guardapasso, dove alle 2 è stata notata una Renault Megane sospetta, dall’inizio dell’anno sono infatti stati denunciati soltanto quattro furti e tutti su auto parcheggiate. Nulla dunque da giustificare la paura dei ladri e l’organizzazione addirittura di ronde.
Dopo aver segnalato l’auto ai carabinieri, senza attendere l’arrivo di una pattuglia, tre residenti hanno però iniziato a inseguirla e quando, per l’alta velocità , è uscita fuori strada, due di loro, due incensurati di 46 e 43 anni, avrebbero colpito Hady Zaitouni, 43 anni, di nazionalità marocchina, domiciliato ad Aprilia e noto alle forze dell’ordine per qualche furtarello, che è stramazzato a terra ed è stato trovato dai carabinieri privo di vita.
“Lì era un casino, ci siamo rovinati”, hanno detto in lacrime i due indagati ai carabinieri, senza però ammettere di aver aggredito la vittima, come invece risulta agli investigatori anche dalle telecamere di sorveglianza della zona.
Gli inseguitori si sarebbero inoltre giustificati dicendo di aver notato la Megane perchè in quel momento dei bambini giocavano in cortile, spiegazione che non convince i militari. Le indagini dunque proseguono. Sia per fare piena luce sulla morte dello straniero che sugli inseguitori, senza appunto escludere l’ipotesi delle ronde.
(da agenzie)
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