ASSASSINI RAZZISTI DI APRILIA: “CI SIAMO ROVINATI”, IL SOSPETTO DI RONDE NOTTURNE DIETRO L’OMICIDIO DEL MAROCCHINO
ORA RINGRAZIATE CHI VI HA ISTIGATO ALL’ODIO, FATE IL NOME DEI VOSTRI MANDANTI MORALI IN TRIBUNALE
Giustizieri e forse neanche troppo improvvisati.
Sulla aggressione di Aprilia nel quale è stato ucciso un cittadino nordafricano, è subito spuntato è ancora resta il sospetto delle ronde.
Nell’attesa di avere dall’autopsia delle risposte chiare sulla morte dello straniero inseguito la notte tra sabato e domenica nel nord della provincia di Latina e poi trovato privo di vita dai carabinieri, gli investigatori stanno cercando di appurare se gli inseguitori, dei quali due sono stati denunciati per omicidio preterintenzionale, fossero impegnati in una ronda.
“Non lo escludo, non abbiamo però ancora elementi per poterlo affermare, e se così fosse ne sarei stupito”, assicura il colonnello Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dell’Arma. In via Guardapasso, dove alle 2 è stata notata una Renault Megane sospetta, dall’inizio dell’anno sono infatti stati denunciati soltanto quattro furti e tutti su auto parcheggiate. Nulla dunque da giustificare la paura dei ladri e l’organizzazione addirittura di ronde.
Dopo aver segnalato l’auto ai carabinieri, senza attendere l’arrivo di una pattuglia, tre residenti hanno però iniziato a inseguirla e quando, per l’alta velocità , è uscita fuori strada, due di loro, due incensurati di 46 e 43 anni, avrebbero colpito Hady Zaitouni, 43 anni, di nazionalità marocchina, domiciliato ad Aprilia e noto alle forze dell’ordine per qualche furtarello, che è stramazzato a terra ed è stato trovato dai carabinieri privo di vita.
“Lì era un casino, ci siamo rovinati”, hanno detto in lacrime i due indagati ai carabinieri, senza però ammettere di aver aggredito la vittima, come invece risulta agli investigatori anche dalle telecamere di sorveglianza della zona.
Gli inseguitori si sarebbero inoltre giustificati dicendo di aver notato la Megane perchè in quel momento dei bambini giocavano in cortile, spiegazione che non convince i militari. Le indagini dunque proseguono. Sia per fare piena luce sulla morte dello straniero che sugli inseguitori, senza appunto escludere l’ipotesi delle ronde.
(da agenzie)
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