Gennaio 5th, 2019 Riccardo Fucile
SU 5 MILIONI DI PENSIONATI SOTTO LA SOGLIA MINIMA SOLO 200/250.000 AVRANNO IL CONTRIBUTO… SONO STATI MESSI NUMEROSI PALETTI IN MODO DA RIDURRE GLI AVENTI DIRITTO AL 4-5% DEL TOTALE
«Dal primo gennaio 2019 non ci sarà nessun pensionato che avrà meno di 780 euro al mese», diceva il ministro del Lavoro Luigi Di Maio a settembre in tv.
Valentina Conte su Repubblica oggi ci spiega che a parte la data l’affermazione rischia di diventare a posteriori una clamorosa bugia: la data — si sa — è via via slittata. Siamo passati a febbraio, poi marzo. Ora pare sia il primo aprile.
Ne sapremo di più tra qualche giorno, quando il Consiglio dei ministri varerà il decreto legge che disciplina il reddito e dunque anche la pensione di cittadinanza.
Ma il punto è che nel frattempo dal ministero escono in continuazione voci che parlano di una riduzione della platea, mentre La Verità ha scritto qualche giorno fa che l’intero percorso rischia di essere rinviato di un anno
Chi ha una pensione integrata al minimo o gli invalidi — i destinatari delle promesse del leader pentastellato — possono mettersi l’anima in pace.
Solo pochi tra loro — 4 milioni quelli sotto i 780 euro di queste due categorie — avranno l’aumento sperato.
In totale, i fortunati pensionati di cittadinanza saranno al più 200-250 mila su 5 milioni: il 4-5%.
Dei 6 miliardi e 100 milioni stanziati per il reddito nel 2019 appena 900 milioni dovrebbero finire nelle tasche di chi non lavora più.
La platea dunque subirà una riduzione drastica, grazie agli stessi paletti previsti per il reddito di cittadinanza. E qualcosa in più.
A partire dal requisito anti-immigrati di residenza e soggiorno lungo, si vedrà se 5 o 10 anni. Quanti si trasferiscono dall’estero in un piccolo centro del Sud fino a 20 mila abitanti, invogliati dalla flat tax al 7% appena varata in legge di bilancio, possono scordarsi la pensione di cittadinanza, ad esempio.
Per ricevere l’integrazione della pensione si terrà conto poi dell’Isee (sotto i 9.360 euro), del reddito familiare (7.560 euro che sale a 9.360 se in affitto), ma anche dell’età .
Entrambi i coniugi devono essere over 65. E se la coppia è sotto il livello di povertà , ma lui ha 65 anni e lei 60?
E ancora: patrimonio immobiliare, oltre la prima casa, non superiore a 30 mila euro, investimenti finanziari e soldi sul conto entro i 6 mila euro, auto o moto di bassa cilindrata e acquistate da più di sei mesi, niente barche.
Secondo le bozze di decreto in circolazione, la pensione al massimo salirà non ai 780 euro mensili promessi e sbandierati. Ma a 630 euro.
I restanti 150 euro saranno erogati solo a quanti sono in affitto.
Non molti, considerato che il 95% dei pensionati italiani vive in casa di proprietà .
(da “NextQuotidiano”)
argomento: Pensioni | Commenta »
Gennaio 5th, 2019 Riccardo Fucile
E’ ORA DI PULIZIA ETICA, IL POSTO DEI RAZZISTI E’ LA GALERA
Dopo il gesto del vicesindaco leghista di Trieste, Paolo Polidori, che ieri via social aveva annunciato
di avere gettato “con soddisfazione nel cassonetto” le coperte di un clochard come avrebbe fatto “un normale cittadino che ha a cuore il decoro della sua città “, scoppia un altro caso, questa volta a Monfalcone (Gorizia), città a guida leghista.
A pubblicare sempre su Facebook, nelle stesse ore, una filastrocca che denigra i migranti, riferisce oggi il quotidiano Il Piccolo, è l’assessore comunale alla Sicurezza di Monfalcone, Massimo Asquini.
“Il migrante vien di notte con le scarpe tutte rotte; vien dall’Africa il barcone per rubarvi la pensione; nell’hotel la vita è bella nel frattempo ti accoltella; poi verrà forse arrestato e l’indomani rilasciato”.
Parole che hanno provocato la reazione dell’opposizione, che chiede le dimissioni dell’esponente leghista e “la convocazione di un Consiglio comunale urgente, con la presenza del Questore e del Prefetto”.
Mentre l’interessato si difende. “Non c’è nulla di offensivo, è quello che tutti gli italiani pensano”.
La filastrocca, si è giustificato, “non è roba mia, l’ho copiata dal web”. “In ogni caso non è un’offesa per nessuno. E’ uno scherzo in tema con la leggerezza del giorno della Befana”.
A prendere le sue difese, il sindaco leghista di Monfalcone, Anna Maria Cisint. “Asquini – dice – non voleva offendere nessuno e se l’ha fatto si scusa”.
(da agenzie)
argomento: Razzismo | Commenta »
Gennaio 5th, 2019 Riccardo Fucile
E’ ORA DI PULIZIA ETICA, IL POSTO DEI RAZZISTI E’ LA GALERA
Polemica ‘social’ dopo un post, ora rimosso, del vicesindaco leghista di Trieste, Paolo Polidori, che in mattinata annunciava di aver gettato in un cassonetto delle coperte e delle giacche secondo lui abbandonate nella centrale via Carducci, appartenenti ad un senzatetto della zona.
In un post su Facebook, Polidori, spiegava di avere “visto un ammasso di stracci buttati a terra” aggiungendo che: “Non c’era nessuno, quindi presumo fossero abbandonati: da normale cittadino che ha a cuore il decoro della sua città , li ho raccolti e li ho buttati, devo dire con soddisfazione, nel cassonetto: ora il posto è decente! Durerà ? Vedremo. Il segnale è: tolleranza zero!! Trieste la voglio pulita!!. P.s. sono andato subito a lavarmi le mani! Adesso si scatenino i benpensanti, non me frega nulla!!”.
Ad attaccare il vicesindaco è intervenuta la segretaria provinciale del Partito democratico, Laura Famulari, che ha ricordato le parole del sindaco, Roberto Dipiazza, che in un consiglio comunale aveva parlato di un senzatetto in via Carducci con probabili problemi di salute. Famulari nel suo post ha attaccato proprio per questo motivo Polidori che “con un gesto che non stento a definire ‘malvagio'”, “nelle prime gelide giornate dell’anno, getta direttamente coperte e piumini nelle immondizie!
Critiche indignate sono piovute sotto il rilancio della vicenda da parte del quotidiano online Trieste
(da agenzie)
argomento: Razzismo | Commenta »
Gennaio 5th, 2019 Riccardo Fucile
“CHIEDEREMO ACCERTAMENTI SU DOVE LA ONG LI HA SALVATI”…PARLA QUELLO CHE NON HA MAI ACCERTATO LE COSTRUZIONI ABUSIVE E IL LAVORO NERO DEL PADRE: SENZA VERGOGNA
Finto buonismo e subito scatta l’autoritarismo: “Se una ong mi dice che non sono disponibili a far
scendere donne e bambini, io dico che le ong non dispongono della vita delle persone, anzi, attraverso il ministro Toninelli chiederemo accertamenti per sapere dove queste ong abbiamo prelevato queste persone, se gliele ha portate qualche scafista o se hanno fatto un vero salvataggio. Su questo non arretriamo come governo”.
Così il vicepremier Luigi Di Maio a margine della visita allo stabilimento Pernigotti interpellato sulla vicenda della nave Sea Watch 3 confermando la disponibilità dell’Italia a prendere donne e bambini.
“Come Italia siamo disponibili a prendere le donne e i bambini perchè nessun bambino può essere lasciato 14 giorni in mezzo al mare perchè l’Unione Europea o Malta non fanno il loro dovere “.
Ovvero 7 tra madri e bambini possiamo accettarli, gli altri possono pure affogare.
Giggino dimentica che la nave sta davanti a Malta perchè l’Italia era stata la prima a voltare le spalle.
(da “Globalist”)
argomento: Costume | Commenta »
Gennaio 5th, 2019 Riccardo Fucile
IL COMUNE HA ORDINATO LA DEMOLIZIONE DI TRE IMMOBILI ABUSIVI, PARI A 200 METRI QUADRATI.. RESPINTO IL RICORSO, ORA 90 GIORNI DI TEMPO PER PROVVEDERE
Pasquale Napolitano sul Giornale ci aggiorna oggi sulla vicenda del terreno di Antonio Di Maio a Mariglianella, che è già costato un video di scuse e un’indagine per i rifiuti non smaltiti al padre del ministro:
Il Comune di Mariglianella ordina la demolizione di tre immobili abusivi, complessivamente 200 metri quadrati, nei terreni di proprietà : l’iter amministrativo, avviato a fine novembre dopo l’inchiesta del Giornale, si è concluso definitivamente il 2 gennaio 2019.
L’ufficio tecnico del Comune di Mariglianella ha bocciatole controdeduzioni, depositate da papà Di Maio dopo la scoperta dei manufatti privi di autorizzazioni edilizie.
In realtà , nel corso dell’ispezione della polizia municipale locale, gli immobili fantasma erano quattro: ma solo tre saranno demoliti con le ruspe salviniane.
Per un quarto, i consulenti della famiglia Di Maio ne hanno dimostrato l’esistenza prima dell’anno 1967: quando non era richiesto alcun titolo edilizio per costruire.
Per altri tre, invece, la difesa dei familiari del ministro è stata smontata dal lavoro dell’ufficio tecnico del Comune guidato dal sindaco Felice Di Maiolo.
Dunque, risultano abusivi sia l’edificio attrezzato come deposito per la ditta edile sia la piccola villetta dove il capo politico dei Cinque stelle riuniva gli amici per le feste estive.
Si tratta di tre immobili con una superficie di circa 80/90 metri quadrati ciascuno.
Nel provvedimento, varato dal settore Urbanistica, è fissato il termine di 90 giorni (previsto dalla legge) per eseguire l’ordinanza di demolizione: trascorsi i tre mesi, il Comune, nel caso di mancato abbattimento, acquisirà al patrimonio comunale le tre strutture.
(da “NextQuotidiano”)
argomento: Giustizia | Commenta »
Gennaio 5th, 2019 Riccardo Fucile
“SULLA SEA WACHT UNA DELLE PAGINE PIU’ INDEGNE DEL NOSTRO PAESE”
Forti con i deboli, propaganda sulla pelle dei disperati: “Stiamo vivendo una delle pagine più
indegne che un Governo della Repubblica italiana abbia scritto nel corso della storia di questo Paese”
E’ l’opinione del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, rispetto alla vicenda della Sea Watch e al divieto del Governo italiano di approdare in un porto italiano.
“Dal 22 dicembre – ha affermato – queste persone, tra cui donne e bambini, sono in mezzo al mare, al gelo, con difficili condizioni meteomarine e rischiano la vita. Tutto questo anche per colpa del Governo italiano”.
Secondo de Magistris, “i bambini sono tutti uguali e forse se Salvini e Di Maio iniziassero ad avere un cuore al posto delle pietre, il nostro Paese potrebbe essere più giusto”
“Non esiste un’ordinanza di chiusura del porto di Napoli e se il ministro Toninelli la emanerà , noi abbiamo già pronte un gran numero di barche per andare a prendere queste persone qualora la Sea Watch arrivasse davanti al nostro porto. Poi voglio vedere se i ministri dell’Interno e della Difesa daranno l’ordine di aprire il fuoco contro i bambini e la città di Napoli ma mi auguro che non si arrivi a questo”.
(da Globalist)
argomento: denuncia | Commenta »
Gennaio 5th, 2019 Riccardo Fucile
“UN GOVERNO DOPO UN VICEPREMIER APRE E L’ALTRO CHIUDE NON SI PUO’ PRENDERE SUL SERIO”
Giocano al mezzo buono e al tutto carino, sulla pelle dei più deboli: “La dichiarazione del vice premier Luigi Di Maio è stata prontamente smentita da Matteo Salvini: l’Italia resta in una posizione che, rispetto alle intenzioni, non è chiara. E’ un’opzione che non possiamo prendere sul serio”
Lo afferma Giorgia Linardi, portavoce della Ong tedesca Sea Watch,
“La trattativa sulla redistribuzione dovrebbe avvenire dopo lo sbarco. Non prima di garantire un porto. E’ scandaloso. E’ una violazione del diritto internazionale che regola le operazioni di soccorso in mare”, dice Linardi, secondo cui “parlare di ‘invasione’ è pura propaganda. Non c’è alcuno ostacolo: queste persone non possono costituire un problema nel continente più ricco al mondo”.
I migranti a bordo, prosegue, “hanno chiesto al comandante di essere divisi tra i vari stati Ue: si chiedono come mai non sia possibile. Ed è difficile dar loro una risposta”.
“Vediamo uno spiraglio nell’annuncio della Commissione europea che ha dichiarato l’avvio di un dialogo con i paesi membri per la redistribuzione. Sappiamo che Germania, Francia e Olanda hanno dato gia’ disponibilità : speriamo che una soluzione venga raggiunga presto”, dichiara Linardi.
“Ma restiamo sconcertati su quanto tempo sia stato necessario. Ad oggi non c’e’ una soluzione concreta. Manca il dato fondamentale: l’indicazione chiara di un porto sicuro ragionevolmente vicino”.
(da Globalist)
argomento: denuncia | Commenta »
Gennaio 5th, 2019 Riccardo Fucile
“NON AGIRE E’ SINTOMO DI UN’EUROPA INCOERENTE CON I SUOI VALORI”
Crescono le voci indignate: è una vera vergogna per l’Europa che non si trovi una soluzione per
mettere in sicurezza un piccolissimo gruppo di profughi, appena 49: si tratta di un doveroso gesto di umanità che si deve realizzare subito”.
E’ la netta presa di posizione della Comunità di Sant’Egidio davanti al caso delle navi Sea Watch e Sea Eye, attraverso la dichiarazione del suo portavoce Roberto Zuccolini
“Le due navi devono attraccare immediatamente – chiede la S.Egidio – e visto che alcune nazioni si sono già offerte ad accogliere i migranti, in questo caso si può realizzare velocemente anche il loro ricollocamento, senza dividere le famiglie come talvolta è successo”.
Per Zuccolini, “non agire entro le prossime ore, vorrebbe dire offrire al mondo l’immagine di una Ue incoerente con i suoi valori fondativi, con la sua storia e la sua tradizione: un atteggiamento incomprensibile anche rispetto al forte calo non solo degli sbarchi in Italia ma anche degli ingressi irregolari in tutto il Continente europeo”.
(da Globalist)
argomento: Razzismo | Commenta »
Gennaio 5th, 2019 Riccardo Fucile
SI ESTENDE LA RIVOLTA CONTRO LE ZECCHE RAZZISTE… PAOLO BARROS E’ CONSIGLIERE GRILLINO AL IX MUNICIPIO DI ROMA: “DECRETO INCOSTITUZIONALE E IGNOBILE”
Paolo Barros, 30 anni, madre capoverdiana e padre della Guinea, è consigliere del MoVimento 5 Stelle nel IX Municipio a Roma.
Nei giorni in cui si registra la sollevazione di tanti primi cittadini preoccupati degli effetti della legge che porta il nome del titolare del Viminale, nelle ore in cui il vicepremier Luigi Di Maio prova a stroncare la fronda interna ai 5 Stelle, Barros parla esplicitamente di un decreto «incostituzionale e ignobile».
«E non ce l’ho tanto con Salvini – aggiunge – lui fa il suo gioco, ha bisogno di un nemico da indicare. Il Movimento, però, ha tradito i suoi valori iniziali, sta prendendo posizioni di destra da quando è arrivato Di Maio a fare il capo politico».
Parole dette a Mauro Favale di Repubblica Roma, che rischiano di mettere Barros alla porta del M5S. «Mi cacceranno, dice? Facciano pure, io sono arrivato al limite e so di essere dalla parte del giusto».
Su Facebook il consigliere pubblica una foto abbracciato a Luigi De Magistris. L’approdo per Barros (come già per l’ex dissidente M5S in Aula Giulio Cesare) potrebbe essere proprio il movimento fondato dal sindaco di Napoli.
Per ora resta lì dov’è e tiene alta la bandiera dei “ribelli” M5S: «Sembriamo pochi ma ci siamo», dice elencando i nomi dei senatori espulsi (Gregorio De Falco) o sotto procedimento disciplinare (Paola Nugnes).
(da agenzie)
argomento: Razzismo | Commenta »