Destra di Popolo.net

IL PIANO PER UNA LISTA UNITARIA LEGA-MELONI CON LA REGIA DI BANNON

Marzo 26th, 2019 Riccardo Fucile

SALVINI PUNTA A SCARICARE FORZA ITALIA, CHISSA’ QUANDO I FORZISTI SE NE ACCORGERANNO… GLI STATI UNITI PENSANO CHE IL GOVERNO ATTUALE DURERA’ ANCORA POCO

Nei giorni scorsi Matteo Salvini aveva inviato all’amministrazione americana segnali molto forti: davanti all’accoglienza per certi versi trionfale che Roma aveva preparato al leader cinese Xi Jinping, il capo della Lega si è dissociato dalle manifestazioni di più spiccato giubilo con un giudizio sferzante («Non mi si dica che in Cina c’è il libero mercato»), un modo per andare incontro al forte malumore dell’amministrazione americana.
Come dire: Washington può fidarsi della Lega e del suo capo. Oggi e soprattutto domani. In caso sempre più probabile di una precipitazione degli eventi verso elezioni anticipate.
Una strategia che il leader della Lega ha confrontato con Steve Bannon, l’ex stratega della vittoriosa campagna elettorale di Donald Trump, in questi giorni in Italia, prendendo in esame la possibilità  di dare vita ad un nuovo centrodestra sovranista, con Giorgia Meloni ed anche, eventualmente, senza Silvio Berlusconi.
L’approccio d’attacco di Salvini è condiviso e incoraggiato da Bannon che – dopo la rottura con lo staff di Trump – si sta dedicando all’Europa con la mission di «rendere globale la rivoluzione contro il Partito di Davos».
Dentro questa strategia, Bannon sta cercando di costruire una sorta di Internazionale populista, il cui primo obiettivo è di ottenere un buon risultato alle elezioni di maggio 2019: in Italia il rapporto privilegiato è con il capo della Lega.
E in queste ore Bannon ha spiegato ai suoi interlocutori italiani che presto la parola tornerà  agli elettori italiani. Steve Bannon, come si sa, non è Trump, ma nelle settimane scorse anche l’amministrazione americana era stata informata delle intenzione leghiste di arrivare ad una resa dei conti con gli alleati pentastellati.
Agli americani il messaggio chiaro e forte della Lega era stato recapitato ai primi di marzo dal sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti in visita negli Stati Uniti e che aveva portato un messaggio chiaro – il governo italiano ha esaurito la sua azione e a partire da giugno si ragionerà  su altri scenari politici, diversi dall’attuale.
Nella sua missione a Washington e New York, Giorgetti aveva alternato incontri pubblici (al prestigioso Council of Foreign Relations) e altri più riservati.
In quelli che lo hanno visto impegnato, tra gli altri, alla Casa Bianca con il genero del presidente Trump, Jared Kushner, e con il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin, il pragmatico numero due della Lega aveva esposto un ragionamento lineare: l’esecutivo guidato da Conte è nato sulla necessità  di dare un governo al Paese, quella alleanza ha dato quel che poteva dare, ma ora quello schema si è esaurito ed è inutile ragionare su ulteriori evoluzioni.
Giorgetti non ha pronunciato la parola «crisi», nè ha spiegato in che modo la situazione sia destinata a precipitare, anche perchè di mezzo ci sono le elezioni Europee e ancora due mesi nei quali imprevisti di tutti i tipi potrebbero frapporsi.
Ma l’amministrazione americana sa che il governo italiano è agli sgoccioli e che, se gli italiani lo vorranno, nel prossimo autunno a palazzo Chigi potrebbe sedersi Matteo Salvini. Grazie al voto (anticipato) degli italiani. Salvini ascolta ma si misura la palla con la realtà  domestica.
A cominciare dall’analisi del voto in Basilicata. Il commento a caldo del leader della Lega si è limitato al dato contabile delle presidenze di Regione sottratte alla sinistra («7 a 0!»), ha annunciato che il governo continuerà  per i prossimi quattro anni.
Nelle aspettative non dichiarate della Lega c’era un risultato più negativo per i Cinque stelle.
Salvini e i suoi immaginavano che lo choc di Roma mandasse a fondo i pentastellati che invece hanno dimostrato, nonostante tutto, di esserci. Una spinta in più per accelerare verso elezioni anticipate?
Salvini per ora tiene le carte coperte, anche perchè sa che non sarà  una passeggiata.
Nelle settimane scorse Salvini ha coltivato un progetto hard: presentare — sotto la sua leadership – una lista unitaria del centro-destra sin dalle elezioni Europee.
Il leader della Lega, immaginando l’ostilità  di Berlusconi, ha fatto un sondaggio preliminare con Giorgia Meloni e per ora il progetto non ha fatto passi avanti e potrebbe diventare il vero tormentone in vista di eventuali elezioni anticipate.

(da “La Stampa”)

argomento: governo | Commenta »

DI BATTISTA VERSO IL NO ALLA CANDIDATURA

Marzo 26th, 2019 Riccardo Fucile

NONOSTANTE IL PRESSING DEI VERTICI IL FRONTMAN GRILLINO PROGRAMMA IL VIAGGIO IN INDIA

Il futuro di Alessandro Di Battista, dentro il Movimento 5 Stelle, è sempre più incerto.
Luigi Di Maio ci spera ancora, gli avrebbe offerto anche la candidatura come capolista alle Europee in più seggi per trainare davvero la campagna elettorale che verrà .
Ma, stando alla fotografia di oggi, la strada che Dibba prenderà  sembra essere quella dell’India. È lì che continuerà  la scrittura di reportage per Il Fatto Quotidiano come già  avvenuto in America Latina. Salvo ovviamente un cambio di programma, dal momento che il pressing che arriva dai vertici è sempre più insistente.
La ragioni di tutta questa speranza riposta in Di Battista sono molteplici.
“In attacco preferisco giocare con un tandem”, per dirla con le parole del senatore Pierluigi Paragone che per primo ha invocato un ritorno del frontman, accanto a Di Maio, e la necessità  di un Movimento “cazzuto”.
Per il capo politico, come ha detto ieri, “non questo è il momento di mollare”. Nessuno nega la grande difficoltà . I sondaggi sono in calo, il Pd è tornato in campo.
Ecco la ragione per cui il vicepremier grillino ha bisogno dell’aggressività  di Di Battista, proprio ora che anche il suo stile comunicativo è diventato più secco e deciso nei riguardi dell’alleato Salvini.
Di Battista serve per evitare il baratro delle Europee o casomai per condividere la sconfitta che altrimenti verrebbe imputata al solo Di Maio.
Resta incomprensibile per i vertici M5S un passo indietro di uno dei big, che si definisce ‘il primo attivista’, proprio adesso che il Movimento ha bisogno di lui. Ma Dibba, con chi lo ha sentito, è stato chiaro. Prima di tornare in campo, anche solo per la campagna elettorale e poi partire per l’India, vuole capire che ne sarà  dell’Alta velocità  Torino-Lione anche perchè le Europee coincidono con il voto in Piemonte.
Non solo. Dal Movimento pretende parole chiare sulla concessione ad Autostrade. Sono queste alcune delle condizioni poste per tornare sul palco. Di Maio in questi giorni sta alzando i toni nei confronti della Lega e questo potrebbe essere un inizio, ma nessuno ormai spera in una candidatura.
È partita invece la corsa per le europarlamentarie dei 5Stelle. Il blog del Movimento ha pubblicato, sulla piattaforma Rousseau, i nomi dei 2.600 candidati che dovranno essere sottoposti al voto degli iscritti per formare le liste. Si tratta solo del primo step della selezione. Tra i nomi spicca quello di Dino Giarrusso, ex Iena, che si era candidato alle Politiche ma non ce l’ha fatta e adesso è consulente del ministero dell’Istruzione.
Nel post introduttivo viene sottolineata la preparazione dei prescelti, si parla di “tantissimi profili d’eccellenza: medici, ingegneri, architetti, psicologi, astrofisici, professori universitari, imprenditori ed esperti. Una moltitudine di professionisti provenienti dai più svariati ambiti che oggi vuole contribuire con la propria esperienza e competenza al progetto del Movimento 5 Stelle n Europa”, scrivono i pentastellati.
E ancora: “Oltre il 70% dei candidati possiede una laurea, uno su sei il dottorato di ricerca e più di 1400 candidati vantano una conoscenza avanzata della lingua inglese scritta e parlata”.
Di Maio però è ancora alla ricerca dei capilista. Coloro che, come nel caso dei collegi uninominali, saranno scelti tra la società  civile. Le speranze che qualche casella venga occupa da Di Battista sono ormai ridotte a lumicino. E lui tace ufficialmente da oltre un mese.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: governo | Commenta »

DI MAIO IN CRISI ACCUSA SALVINI: “FASE 2 DEL GOVERNO O SI VA A CASA”

Marzo 26th, 2019 Riccardo Fucile

DI MAIO SI E’ ACCORTO CHE “NELLE CITTA’ LA SICUREZZA NON C’E’ E I CLANDESTINI CHE SALVINI DOVEVA MANDARE A CASA SONO TUTTI QUI”

«Mi spiegate cosa ha fatto Salvini sinora? Ha rimandato indietro un barcone e Quota 100, misura criticatissima in Europa e che ci costa una valanga di soldi. Mentre i clandestini che doveva respingere sono tutti qui».
Lo sfogo del vicepremier Luigi Di Maio con i suoi collaboratori, arriva dopo una giornata di dichiarazioni all’apparenza concilianti nei confronti di un alleato in «continua campagna elettorale» e che «sporca» sempre il lavoro del governo con qualche «parolina di troppo».
Per il leader grillino, e per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la misura deve essere colma se le lamentele sono ora accompagnate da una ufficiale richiesta di «chiarimento».
Una sorta di fase due del governo dove l’alleanza giallo-verde diventa organica, le misure si condividono, non c’è il fuoco amico e «magari Salvini comincia a studiare qualche dossier invece di sparargli addosso a cose fatte».
Pur di tentare di metter fine al «giochetto leghista» che rischia di spingere il M5S sotto il 20% – come chiamano i grillini il continuo smarcamento padano – Di Maio è pronto ad alzare la voce e a criticare il vicepremier e i ministri della Lega sul terreno delle rispettive competenze.
Dalla sicurezza «che non c’è nelle città », all’agricoltura «abbandonata da un ministro che si occupa solo di turismo».
Sino alle nomine – vedi quella di Paragone alla commissione banche – che la Lega «tratta di nascosto con Banca d’Italia e Quirinale».
«D’altra parte – sostengono i pentastellati – è lo stesso trattamento che abbiamo ricevuto sul memorandum cinese e lo sblocca cantieri». Insofferenze grilline speculari però a quelle che covano nel Carroccio.
La pattuglia ministeriale lumbard comincia a dare segni di cedimento.
Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, è tornato un po’ depresso dal viaggio negli Stati Uniti dove ha raccolto non solo gli altolà  americani per la firma della Via della Seta, ma anche le ironie per le numerose perle inanellate in nove mesi di governo da più di un ministro pentastellato.
Ancora più forte l’insofferenza tra gli amministratori leghisti del Nord che faticano a spiegare e giustificare «la strana alleanza». Consapevole della tensione che c’è nel partito, Salvini ieri ha messo le mani avanti con una sorta di altolà : «Sull’alleanza con M5S tutta la Lega è con d’accordo me. Voglio vedere chi si lamenta!»
Forte delle percentuali e dei risultati ottenuti nelle amministrative, Salvini respinge coloro che gli chiedono, con sempre maggiora insistenza, «fino a quando…».
Ostentare sicurezza, e dirsi certo che il governo «durerà  altri quattro anni», non sottrae il ministro dell’Interno dalle critiche che tagliano il partito ma gli permette di passare il cerino della crisi a Di Maio.
Rovesciare il tavolo, e far saltare il governo Conte, non è facile. Soprattutto rischia di non essere del tutto popolare visto il gradimento del presidente del Consiglio e la sfortuna che ha sempre prodotto nelle urne una tale responsabilità .
La sensazione è che nella maggioranza il gioco del cerino sia solo all’inizio.
Con il M5S e la Lega pronti ad alzare i toni scaricando ognuno sull’altro la responsabilità  sia delle paralisi dell’esecutivo, sia di una eventuale crisi.
Il leader della Lega è convinto di poter alzare la posta – in vista del prossimo decreto crescita e della legge quadro sulle autonomie regionali – perchè conta sulla scarsa voglia di elezioni anticipate dell’alleato.
Dall’altra parte i grillini sono però convinti che Salvini- pur di non tornare tra le braccia del Cavaliere – si guarderà  bene dal far saltare il banco e accetterà  di continuare l’esperienza di governo senza approfittarsi troppo dei sondaggi che danno il Movimento in caduta libera
Lo scontro nella maggioranza è quindi destinato ad aumentare di tono, mentre sullo sfondo inizia a scorgersi quella manovra di bilancio di fine anno che rappresenta uno spettro per la Lega, partito del Nord e delle partite iva.
Di rientrare nel centrodestra – come anche ieri chiedeva l’azzurra Mara Carfagna – il ministro dell’Interno non ne ha però voglia anche se con l’attuale legge elettorale i collegi si vincono se si ha una coalizione e la Lega ha a portata di mano solo quella con FI e FdI
Scatenare ora una controffensiva può servire al M5S per non perdere voti a sinistra, anche se il Pd di Zingaretti – tornato un po’ ditta e un po’ tafazzi (vedi la riesumazione dello ius soli) – non sembra ancora in grado di proporsi come alternativa di governo.
Ma se Di Maio gioca d’anticipo, rispetto alle richieste che l’alleato potrebbe fare dopo il 26 maggio, Salvini non sta a guardare e pretende che prima delle Europee si sia concretizzato almeno un passaggio parlamentare sull’autonomia regionale, divenuto l’unico argomento che tiene buoni i governatori del Nord.

(da “La Stampa”)

argomento: governo | Commenta »

DIREZIONE PD, DISARTICOLATO IL RENZISMO

Marzo 26th, 2019 Riccardo Fucile

ZINGARETTI FA PASSARE LA LISTA UNITARIA, DA CALENDA E SPERANZA, ANCHE CON IL SOSTEGNO DEL MONDO CHE FU RENZIANO

Gli effetti speciali, per gli amanti della politica spettacolo, non ci sono. Perchè l’uomo (Zingaretti) è fatto così. Mite. Graduale, in ogni passaggio. Il “passo dopo passo”, non lo strappo.
Però, nella sostanza politica, c’è una notizia, non irrilevante, alla prima direzione del Pd della nuova era. Che non è solo un nuovo clima, composto, non polemico, attento.
Il che è di per sè una notizia, nel day after della Basilicata. Ma qualcosa di più.
E cioè un consenso ampio attorno a un nuovo posizionamento politico del Pd, che vale per le Europee ed evidentemente per il dopo.
Ecco la proposta: “Il nostro simbolo — dice Zingaretti – sarà  quello del Pd con un riferimento al gruppo Socialisti e democratici e la scritta ‘Siamo europei'”.
Consenso ampio, perchè la relazione è stata votata dal grosso della direzione. Anzi, sulla relazione si è disarticolato il renzismo che fu, con l’area di Guerini-Lotti-Martini che l’ha votata, senza neanche tanti distinguo. E i 17 irriducibili di Giachetti e Ascani che si sono astenuti.
Insomma, se la direzione doveva essere il luogo per il primo tagliando del nuovo corso, con la scusa della Basilicata, questo rischio è stato disinnescato.
Per comprendere meglio, occorre riavvolgere la pellicola del film a un mese fa, quando Renzi girava l’Italia per presentare il suo libro alimentando la suggestione della “scissione”, il veleno scorreva nel corpo del corpo del Pd, la domanda era su quanti sarebbero stati disposti a seguirlo e alcuni dei suoi minacciavano il “ce ne andiamo se Zingaretti torna a fare i Ds con quelli che se ne sono andati”.
Un mese dopo, il partito, pressochè nel suo insieme, dà  il via libera a una lista sostanzialmente del Pd, ma aperta agli altri, che dia il senso di un fronte democratico e progressista, certo alle Europee ma, se l’esperimento funziona, è chiaro che indica una direzione di qui alle politiche.
Aperta al centro e a sinistra. Per intenderci, da Calenda a tutti coloro che si riconoscono nel Pse, come Articolo 1 e i socialisti di Nencini, sulla base del ragionamento che non ha senso tenere diviso in Italia ciò che è unito in Europa.
Parliamoci chiaro: è la rottura di un tabù, perchè si tratta del primo, serio, innesco di un processo politico nuovo anche col “diavolo”, inteso come coloro che se ne sono andati, sia pur in forme prudenti, perchè, per favorire la composizione del quadro, “Articolo 1” dovrà  acconsentire una certa gradualità  e morbidezza, a partire magari da una rinuncia a candidare tutti gli uscenti, puntando su facce nuove, non divisive, e che non suscitino mai sopiti rancori. Però è altrettanto chiaro che, comunque, una campagna comune, in una stessa lista, innesca un processo graduale.
Più in generale siamo di fronte a un recupero, in perfetto spirito ulivista, di una diversa concezione del ruolo del Pd nella società  e nel sistema politico italiano, come perno di una alleanza più larga.
Il passaggio chiave è questo: “In questo istante in Italia si stanno ricostruendo alleanze con corpi diversi, Democrazia solidale, Più Europa, Articolo 1, il movimento di Pizzarotti che ha firmato una alleanza con Chiamparino. Non si tratta di ricomposizioni ma di trovare una nuova dimensione affinchè non si perda, contro i populismi, neanche un voto. Alla mezzanotte del 26 maggio il mondo e l’Europa guarderanno dove sarà  arrivata la nostra colonnina”.
In fondo, la politica è innanzitutto realismo. Si misura in termini di voti.
Tanto per fare un esempio, proprio in Basilicata i numeri rendono l’idea. Il Pd ha preso il 7,7 per cento, una lista socialista il 3,5, “Articolo 1” il 4,5.
Direbbe Catalano: il 15 è meglio del 7,7, al netto delle elucubrazioni sul voto utile che, in questi anni, hanno avuto l’effetto di produrre il voto utile sugli altri. È quel che dicono tutti i sindaci, a partire da Dario Nardella a Firenze, impegnati nello stesso giorno in una battaglia campale in oltre tremila comuni: poche chiacchiere, allarghiamo il più possibile e proviamo a vincere.
È vero, manca ancora la grande suggestione, il grande sogno, la spinta emotiva. Però è chiaro e ragionevole quel che sta accadendo. Zingaretti, eletto segretario il 4 marzo, ha due mesi di tempo per preparare la sua prima prova del fuoco, consapevole che, come si dice in gergo, “senza il soprasso”, verrebbe risucchiato in un gorgo senza fondo sia la sua segreteria — altro che fuoco amico – sia lo stesso Pd.
Perchè il tema delle Europee è già  diventato il “sorpasso”. Il chi arriva secondo tra Pd e Cinquestelle. Non il plebiscito annunciato di Salvini. È quello il risultato che cambia la fase. E ri-politicizza la dinamica sull’asse destra-sinistra, dopo un anno in cui la “narrazione” è rimasta inchiodata attorno a quella tra èlite e popolo, col Pd inchiodato al ruolo di establishment morente.
Il neo-segretario ha scelto la strada non della rivoluzione ma della “rigenerazione”, provando a mettere ordine e a rivitalizzare un campo, aprendo il più possibile, senza rompere ciò che di per sè è già  fragile. Per ora, un’ulteriore rottura traumatica del Pd sembra essere stata disinnescata.
Resta un problema che è più di fondo. Abruzzo, Basilicata, Sardegna, dicono che il marchio Pd è piuttosto logoro, anzi in alcuni casi l’operazione messa in campo dai candidati governatori è stata quella di nasconderlo, per intercettare una “sinistra diffusa” con un sistema di liste civiche.
Ne è risultato, più che un nuovo compiuto bipolarismo, una situazione politicamente ancora informe, di un polo che esiste nel paese, ma non più Pd-centrico.
Far tornare nelle vene del partito questa circolazione extra-corporea è la scommessa, in una situazione in cui ci sarà  comunque la competizione al centro con la lista della Bonino e a sinistra con quella di Verdi e Pizzarotti. In fondo, la guerra si fa con i soldati che uno ha.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: Zingaretti | Commenta »

BANFI RIFIUTA LA CORTE DEL M5S: “SONO DI CENTRODESTRA, TRA IL VOTO AL MSI E LA STIMA PER ALMIRANTE”

Marzo 26th, 2019 Riccardo Fucile

“PROVENGO DA UNA FAMIGLIA DI DESTRA, DOPO HO FATTO ALTRO SCELTE”

Io grillino? Ma quando mai? In un’intervista a Il Fatto Quotidiano, Lino Banfi si racconta e parla di politica attraverso il suo passato da elettore del Movimento Sociale Italiano e della sua stima per Giorgio Almirante.
La sua famiglia è da sempre rivolta con lo sguardo in direzione del Centrodestra e, nonostante la nomina ad ambasciatore dell’Unesco per l’Italia voluta da Luigi Di Maio non ha alcuna intenzione di votare o diventare un rappresentante del Movimento 5 Stelle.
«Luigi Di Maio si è presentato un giorno nella mia orecchietteria di Roma, gestita dai miei figli e io, per un puro caso, ero lì quel giorno — racconta Lino Banfi a Il Fatto Quotidiano -. Poi ho saputo della nomina ad ambasciatore dell’Unesco, ma ero sorpreso anche io perchè mi è stato annunciato proprio quel giorno, sul palco della presentazione del reddito di cittadinanza. Io ho accettato, ringraziato e ho messo subito le cose in chiaro: lo faccio volentieri e sono grato davvero. Ma oltre questo confine non si va».
Quindi nessun ruolo di rappresentanza a 5 Stelle, ma solo il compito di rappresentare — in quelle poche occasioni quando gli ambasciatori Unesco si riuniranno — il nostro Paese, portando con sè una ventata di ironia.
Ma perchè Lino Banfi non ha accettato la corte del Movimento 5 Stelle? La risposta la dà  lui stesso: «La mia famiglia ha sempre votato a destra e anche io sono stato elettore del MSI. Ho anche ammirato Giorgio Almirante prima di fare altre scelte. Ho sempre saputo che essere di centrodestra, un moderato, in un mondo dove la sinistra è stata egemone, dava una condizione di inferiorità ».
Per questo motivo Lino Banfi, fin da giovane, ha fatto la sua scelta politica. Anzi, ha detto di esser stato lui ad aver utilizzato proprio la politica per fare ironia: «Facendo finta di niente ho preso in giro come ho potuto e saputo. Non parlerò mai della statura di Fanfani, non mi fate dire una parola sul perchè è basso. Non dicevo e dicevo».

(da agenzie)

argomento: Costume | Commenta »

TREMATE! ECCO A VOI IL GRANDE RITORNO DI PAOLA TAVERNA IN TV

Marzo 26th, 2019 Riccardo Fucile

“I NOSTRI IN TV SONO TROPPO MOLLI”…E IN MANCANZA DI DI BATTISTA TOCCHERA’ ALLA TAVERNA

Toccherà  a Paola Taverna raccogliere il testimone di Alessandro Di Battista? Pare proprio di sì, a leggere un retroscena del Corriere della Sera che oggi ci annuncia la discesa in campo
L’appello lanciato ieri da Gianluigi Paragone sul Corriere ad Alessandro Di Battista per ora sembra caduto nel vuoto. Molti invocano il suo ritorno, ma il figliol prodigo si fa pregare. Di Maio è sembrato evocarlo in un passaggio: «È il momento di combattere. Non ci sono viaggi da fare». Ma il suo entourage spiega che si riferisce al viaggio negli States, da oggi a giovedì, che dovrebbe essere l’ultimo di Di Maio prima delle Europee.
E quindi, se Di Battista non batterà  un colpo, si dovrà  fare con quel che si ha.
«I nostri in tv sono troppo molli, sembrano democristiani», spiega un dirigente dei 5 Stelle.
E così si prepara a bordo campo Paola Taverna, centravanti di sfondamento del piccolo schermo, affiancata da un molto meno incisivo Riccardo Fraccaro. Si valutano altri esponenti per andare in tv: «Ma la verità  è che ne abbiamo pochi che bucano il video».
Taverna potrebbe così sostituire Alessandro Di Battista nel ruolo di punta di diamante del grillismo in tv. Dopo la storia della casa popolare della madre la vicepresidente del Senato si era sentita poco in giro, anche perchè venne attaccata dagli stessi fans grillini per una partecipazione a Telethon.
Una nuova discesa in campo è quello che ci vuole. Per tutti.

(da “NextQuotidiano”)

argomento: Costume | Commenta »

POPOLO SOVRANO VA DI NOTTE (CON LE SCARPE TUTTE ROTTE)

Marzo 26th, 2019 Riccardo Fucile

DOPO IL FLOP DI ASCOLTI, FRECCERO SPOSTA IL PROGRAMMA IN SECONDA SERATA

Quando le cose si fanno difficili, l’ultimo rifugio è la clandestinità .
Lo sapeva bene Cesare Battisti e lo sa anche il grande Carlo Freccero, ideatore di programmi geniali che vengono sempre più apprezzati dal pubblico e dalla critica, ha deciso di spostare il primo programma che ha ideato con il suo ritorno in RAI — Popolo Sovrano — di notte.
Il programma si trasforma in una trasmissione di inchieste condotto da Daniele Piervincenzi e dalla prima serata del giovedì si sposta alla seconda serata del venerdì, nella collocazione che era di Povera Patria.
Quest’ultimo, condotto da Annalisa Bruchi con Aldo Cazzullo e Alessandro Giuli (quello del servizio sul signoraggio), dal primo aprile si trasferisce invece nella seconda serata del lunedì.
I maligni diranno “PhotoFlop“, ma la scelta dell’erede di Marshall McLuhan è strategica.
Freccero è al lavoro per «preparare un palinsesto autunnale di Rai 2 degno di Rai 1». Con almeno cinque produzioni nuove, assicura Italia Oggi, che ricorda anche come Raidue sia in crescita di ascolti sul prime time.
Peccato che i buoni ascolti derivino dai programmi ideati dalla precedente direzione, come Made in Sud (9,9%), La porta rossa 2 (12,4%) o The good doctor (9,4%), già  incardinati dalle precedenti direzioni.
Restiamo quindi in attesa di scoprire quali saranno le cinque nuove produzioni che Freccero ha in mente per sfondare definitivamente a Raidue, un po’ come il mitico Ramon Monchi, ds della Roma, che decise di dire addio a Salah, Strootman, Alisson e Nainggolan per fare posto a Pastore, Karsdorp, Nzonzi e Coric.
I risultati saranno diversi?

(da “NextQuotidiano”)

argomento: RAI | Commenta »

AGGRESSIONE RAZZISTA: CALCI, PUGNI E INSULTI CONTRO UNA DONNA CON DUE BAMBINI

Marzo 26th, 2019 Riccardo Fucile

INTERVIENE UN POLIZIOTTO IN BORGHESE E BLOCCA L’UOMO ITALIANO

Botte e insulti razzisti a una donna che camminava con i suoi due figli in piazza Euclide ai Parioli, quartiere ‘bene’ della Capitale. L’uomo, un 44enne italiano, è stato denunciato dalla polizia
A quanto ricostruito, l’uomo ha visto camminare sulla piazza la giovane donna che teneva per mano una bambina e sulle spalle un altro figlio e ha provato a farla cadere.
Poi, non essendoci riuscito, ha iniziato a sferrarle calci e pugni rivolgendole insulti a sfondo razziale
Ad assistere alla scena un poliziotto del commissariato Villa Glori, libero dal servizio, che è intervenuto immobilizzando l’aggressore, che per tutta risposta ha iniziato ripetutamente a insultarlo.
Sul posto è giunta una pattuglia del commissariato, diretto da Ermanno Baldelli, che lo ha preso in consegna e portato negli uffici di polizia dove ha continuato a oltraggiare i poliziotti.
E’ stato denunciato per discriminazione razziale, oltraggio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità 

(da agenzie)

argomento: Razzismo | Commenta »

ALTRI 23 MIGRANTI SBARCATI A LAMPEDUSA DOPO I 16 DI IERI: E’ LA DIMOSTRAZIONE CHE I PORTI NON SONO CHIUSI

Marzo 26th, 2019 Riccardo Fucile

IN QUATTRO GIORNI SONO ARRIVATI IN ITALIA 77 PROFUGHI (QUELLI INDIVIDUATI) … E SALVINI NON HA POTUTO FARE NESSUNA SCENEGGIATA PERCHE’ NON C’ERA NESSUNA ONG DI MEZZO

Dopo quello di ieri pomeriggio, in nottata c’è stato un altro sbarco autonomo di migranti a Lampedusa. Una barca con a bordo 23 migranti, e tra loro sette donne e tre bambini, è approdata nel porto della maggiore delle isole Pelagie, dove è arrivata indisturbata.
Ieri al tramonto erano arrivati in sedici, tra loro tre donne e un bambino, tutti di origine subsahariana. Si pensa che i migranti facciano tutti parte di un unico gruppo che avrebbe attraversato il Mediterraneo centrale con una nave-madre, come solitamente avveniva qualche anno fa, per poi raggiungere le coste italiane a bordo di piccole imbarcazioni.
«È la prova che non ci sono porti chiusi – aveva detto ieri il sindaco di Lampedusa, Totò Martello – e che nella nostra isola i migranti continuano ad arrivare».
Come i sedici di ieri, anche i 23 di oggi sono stati portati nel centro di accoglienza di contrada Imbriacola.
È il quarto sbarco di migranti in Italia in poco più di due giorni. Ieri c’era stato uno sbarco anche in Sardegna, nella zona di Teulada, dove tredici algerini erano stati intercettati dalle forze dell’ordine e quindi accompagnati in un centro di prima accoglienza. I
l giorno prima un veliero con a bordo 25 migranti era stato intercettato dalla Guardia di finanza al largo di Santa Maria di Leuca.
Tra le organizzazioni umanitarie cresce la preoccupazione per la sorte di 41 persone a bordo di un gommone, partito da Sabratha, in Libia, alcuni giorni fa.
A dare notizia del gommone era stata la Guardia costiera italiana che tre giorni fa aveva lanciato un allarme alle navi in transito nel Mediterraneo centrale, alle quali raccomandava di prendere contatti con la Guardia costiera libica. Da allora, più nessuna notizia.

(da agenzie)

argomento: Costume | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.484)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (355)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Marzo 2019
    L M M G V S D
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728293031
    « Feb   Apr »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • INUTILE FRIGNARE PER IL CALO DEMOGRAFICO: PER SPINGERE GLI ITALIANI A FARE FIGLI, È NECESSARIO ALZARE GLI STIPENDI E OFFRIRE CONTRATTI STABILI, ALTRO CHE “BONUS NASCITA
    • PARAGON, “GIORNALISTI SORVEGLIATI? CHIEDERE AL GOVERNO ITALIANO”
    • CRONACHE DALL’ITALIA ALL’OLIO DI RICINO: DAGOSPIA FINISCE SPIATA: LO SCANDALO DELLE INTERCETTAZIONI ILLEGITTIME SI ALLARGA, NEL DISINTERESSE COLLETTIVO
    • INCHIESTA CORRUZIONE GENOVA: GAMBINO (FDI) E LA CENA AD ALTA QUOTA OFFERTA “IN CAMBIO DI FAVORI”
    • INCHIESTA CORRUZIONE E GESTIONE DEI MIGRANTI, FARO DEI PM ANCHE SULL’ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI
    • GENOVA, INCHIESTA SULLA POLIZIA LOCALE, SILVIA SALIS HA TRASFERITO I 15 VIGILI INDAGATI A MANSIONI “NON OPERATIVE”
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA