Destra di Popolo.net

GIOVANE PADANO 22ENNE UCCIDE LA NONNA MASSACRANDOLA DI PUGNI PERCHE’ VOLEVA SOLDI

Novembre 21st, 2019 Riccardo Fucile

UN ALTRO ESEMPIO DI VALORI DELLA FAMIGLIA DA DIFENDERE DAI BARBARI “INVASORI”?

Aggressione mortale ieri sera a Ferrara.
Un giovane di 22 anni ha ucciso sua nonna, 71 anni, massacrandola a pugni mentre era alla guida dell’auto, dal sedile passeggero.
L’omicidio sarebbe avvenuto, secondo le prime ipotesi, per questioni di soldi. Lo riporta la stampa locale.
Bloccato da automobilisti e da un carabiniere fuori servizio, il giovane è stato interrogato a lungo durante la notte e si è avvalso della facoltà  di non rispondere.
È in stato di arresto per omicidio volontario.

(da agenzie)

argomento: criminalità | Commenta »

STUPRA LA MOGLIE CON UN GRUPPO DI AMICI, ARRESTATO NOTO PROFESSIONISTA PADANO

Novembre 21st, 2019 Riccardo Fucile

QUESTI SONO I VALORI OCCIDENTALI CHE DOBBIAMO DIFENDERE DAGLI “INVASORI”?

Ha stuprato la moglie con un gruppo di amici e picchiato il figlio, un bambino che frequenta le scuole elementari.
Un uomo di 40 anni dell’Alto Lario è finito in carcere con l’accusa di violenza di gruppo sulla moglie dalla quale si stava separando.
Gli uomini sospettati di essere stati con lui durante l’aggressione sono indagati. L’inchiesta è scattata dopo la denuncia della donna ai carabinieri. La Procura di Lecco, che ha coordinato le indagini, ha chiesto e ottenuto dal Gip del tribunale l’arresto del quarantenne, un professionista molto noto nella sua città , che ora è sotto sorveglianza nel carcere di Lecco. La donna, di origini straniere, avrebbe subito più volte la violenza di gruppo organizzata dal marito.
Oltre alla Procura di Lecco, sulla vicenda indagano i magistrati della Procura del tribunale dei minorenni visto il coinvolgimento del figlio della coppia che è già  stato sentito dai carabinieri della locale stazione, confermando quanto accaduto tra le mura domestiche.
Per tutti gli indagati l’accusa è violenza sessuale di gruppo, mentre il quarantenne finito in carcere è accusato anche di lesioni sul figlio. L’inchiesta è scattata dopo la denuncia della donna che si stava separando dal coniuge. L’uomo, un professionista molto noto nella sua città , avrebbe anche picchiato il figlio.

(da agenzie)

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“EL MIMO TORTURATA, VIOLENTATA E POI IMPICCATA”: ASSASSINATA DAI MILITARI IL SIMBOLO DELLA PROTESTA DELLE DONNE IN CILE CONTRO IL CAROVITA

Novembre 21st, 2019 Riccardo Fucile

QUESTO SONO I METODI SOVRANISTI DEI REGIMI MILITARI

Inizialmente l’ipotesi del suicidio era la più accreditata. ll coordinatore di Ni Una menos sostiene, invece, che Daniela sia stata “violentata, torturata e uccisa” e che la sua morte sarebbe un monito per le donne cilene che stanno continuando a protestare contro il Governo
Daniela Carrasco, 36 anni, artista di strada nota come “El Mimo”, è stata trovata impiccata, in uno dei quartieri periferici di Santiago del Cile. Ne dà  notizia CNN Chile. La donna aveva preso parte alle proteste contro il carovita, che da più di un mese   stanno infiammando il Cile. Il corpo è stato ritrovato domenica 20 Ottobre e la perizia è stata consegnata ai genitori nella giornata di mercoledì 20 Novembre.
Sui canali social, secondo il giornale Elpatagonico, iniziano a circolare versioni secondo cui l’ultima volta, prima di essere ritrovata morta, la donna era detenuta dai carabineros.
Inizialmente l’ipotesi del suicidio era la più accreditata ma successivamente si è cominciato a pensare ad una morte “simbolica”, in seguito a torture e violenze sessuali, che servisse come monito per le donne cilene che stanno continuando ad invadere le strade in segno di protesta contro il governo.
Il collettivo femminista Ni Una menos sostiene quest’ultima ipotesi e, attraverso un post sui social, ha affermato che “Daniela è stata violentata, torturata, nuovamente violentata fino al punto di toglierle la vita”. Ad avvalorare questa tesi, la rete di attrici cilene che denuncia che Daniela ”è stata rapita dalle forze militari nei giorni della protesta il 19 ottobre”.
Nel frattempo, il presidente cileno Sebastian Pià±era ha recentemente ammesso gli errori e gli abusi commessi dalla polizia nella gestione dell’ordine pubblico.“C’è stato un eccessivo uso della forza, ci sono stati abusi e i diritti di tutti non sono stati rispettati”- ha dichiarato il presidente durante una conferenza stampa al palazzo presidenziale, assicurando che “la violenza e gli abusi non resteranno impuniti”e che garantirà  la necessaria assistenza affinchè “le procure e i tribunali possano indagare e fare giustizia”.
Cosa sta succedendo in Cile
Dal 14 Ottobre il Cile è avvolto in una violenta spirale di proteste. Inizialmente l’ondata di malcontento popolare ha avuto come bersaglio i costi eccessivamente elevati di farmaci, assicurazioni sanitarie, bollette della luce e quelli del sistema educativo, che nel corso degli anni hanno condannato migliaia di famiglie all’indebitamento. Di recente, l’ultimo incremento del prezzo del biglietto della metropolitana, che dunque si somma ad un generale aumento del costo della vita, ha costituito la classica goccia che fa traboccare il vaso, spingendo migliaia di studenti e di comuni cittadini a scendere in piazza in segno di protesta, da Santiago de Chile alle città  minori.
Nemmeno la recente promessa del presidente Pià±era di garantire (ad Aprile 2020) lo svolgimento di un referendum per la redazione di una nuova Costituzione ha potuto sedare l’ondata di proteste. Fino ad oggi, gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine hanno causato 22 morti e oltre 2000 feriti.

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

IL BUE CHE DICE CORNUTO ALL’ASINO: LE ASSENZE DI GIORGIA MELONI CHE CONTA QUELLE DEI GRILLINI

Novembre 21st, 2019 Riccardo Fucile

IN PARLAMENTO E IN CONSIGLIO COMUNALE LA BADANTE DI SALVINI E’ LATITANTE

Stamattina Giorgia Meloni ha deciso di andare all’attacco dei grillini mostrando su Facebook una foto del Transatlantico vuoto (alle 9 e 30 di mattina…) dicendo che i moralizzatori grillini oggi sono a casa perchè non si vota e quindi non si decurta lo stipendio:
“Ops, transatlantico deserto. Perchè oggi non si vota e a chi manca non decurtano lo stipendio e non viene segnata come assenza. Tutti a casa di giovedì i moralizzatori grillini? Dai mi sento sola venite a farmi compagnia, assenteisti! Capito perchè il M5S ha bocciato la proposta di Fratelli d’Italia per fare timbrare il cartellino ai parlamentari?”
Ma come mai Giorgia ha deciso di prendersela con le assenze altrui? Un paio di giorni fa sul Blog delle Stelle è comparso un post che attaccava proprio la Meloni sulle presenze alla Camera:
“Dall’inizio della legislatura, è stata assente al 72% delle votazioni. Cioè, quando si votavano provvedimenti importanti per il futuro del Paese e a vantaggio dei cittadini, lei spesso non c’era. Sette volte su dieci non c’era. Non è quasi mai presente, ma lo stipendio da parlamentare, pagato dai contribuenti, lo prende pieno e si riempie la bocca e parla a vanvera di approvare leggi e provvedimenti. Insomma predica bene e razzola male. Anche in Campidoglio la Meloni non si vede mai, si è palesata solo 8 volte in un anno. In Comune, infatti, garantisce solo la presenza minima per non decadere, ed ha collezionato il 90% delle assenze. Non è certo un bell’esempio di rispetto per le istituzioni e per coloro che l’hanno votata per rappresentarli. Ma a quali cittadini risponde Giorgia Meloni se non lavora mai? Come giustifica i 14mila euro al mese del suo stipendio da parlamentare? Andando in giro a fare solo campagna elettorale, come il suo alleato Salvini, che faceva i video dal Papete?”
Oggi quindi la Meloni ha utilizzato la raffinata tecnica dello specchio-specchietto, in voga già  all’asilo, per rispondere ai grillini: “Assente io? Assenti voi”.
Risultato finale? Nessuno, almeno fino a quando entrambe le fazioni non riusciranno a compiere cinque anni.

(da “NextQuotidiano”)

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IL PIANO DI DI MAIO PER TORNARE CON SALVINI DOPO LE ELEZIONI: “TANTO NOI SIAMO L’AGO DELLA BILANCIA”

Novembre 21st, 2019 Riccardo Fucile

“FRANCIA O SPAGNA PURCHE’ SE MAGNA” SEMBRA IL MOTTO DI UN INCAPACE REAZIONARIO AFFOSSATORE DEL M5S CHE GRILLO NON HA AVUTO IL CORAGGIO DI FAR TORNARE A VENDERE BIBITE AL SAN PAOLO

Luigi Di Maio ha un piano per tornare con Matteo Salvini dopo il voto in caso di elezioni anticipate. Lo scrive oggi Ilario Lombardo sulla Stampa partendo dalla situazione di balcanizzazione del MoVimento 5 Stelle (“i gruppi parlamentari sono fuori dal suo controllo, gli chiedono di lasciare il ruolo di capo politico, a livello regionale ancora non è dato sapere se il M5s sarà  candidato e dove”) e sostenendo che anche tra i ministri che considera la sua ombra si è insinuato il sospetto che il leader abbia un piano preciso in mente e che quel piano preveda un ritorno al vecchio amore mai dimenticato: Matteo Salvini.
Qualcuno pensa che stia cercando il casus belli. E forse potrebbe essere l’Emilia visto che ieri ha deciso di non decidere e sarà  Rousseau a decretare se il M5s si candiderà  contro il Pd. Se il governo Conte II dovesse crollare, magari grazie alle quotidiane picconate del suo capo, il M5S tornerebbe al voto con ambizioni numeriche molto ridimensionate ma con una certezza, che lui sarebbe ancora il capo politico, e una strategia che guarda a Sud sintetizzata in quella frase che Di Maio non si stanca mai di ripetere: «Saremo sempre l’ago della bilancia».
Il perchè lo dica è chiaro a chi nei colloqui della settimana scorsa ha sentito come la pensa: «Io vorrei portare a compimento il programma iniziato con la Lega». In quell’agenda Di Maio si specchia e si ritrova, lui che invece fatica a vedersi a sinistra o a braccetto del Pd. Lo ha ribadito durante gli incontri con alcuni parlamentari
La cronaca degli ultimi giorni delle dichiarazioni di Di Maio è un rosario di salmi del salvinismo: «Quota Cento non si tocca», «il decreto Sicurezza resta», «provo sconcerto a sentire parlare ora di ius soli. Non sarà  mai nel programma».
Nel frattempo Di Maio è tornato a rispolverare il vocabolario anti-sistema, ascolta molto di più Gianluigi Paragone e ha ritrovato Alessandro Di Battista, come aveva fatto ai tempi dei gilet gialli, prima di ripudiare l’orientamento massimalista e agita-folle dell’ex deputato in nome di una linea moderata, istituzionale e filo-Ue.
Ora si torna al “dibattistismo” e l’ultima occasione per risfoderare lo spirito sovranista è il duro messaggio rivolto a Conte sul fondo salva-Stati. Argomenti e parole — notano i suoi — identiche a Salvini.

(da “NextQuotidiano”)

argomento: denuncia | Commenta »

SONDAGGIO EMG: CALANO LEGA, FDI E ITALIA VIVA SALGONO PD E FORZA ITALIA, STABILE M5S

Novembre 21st, 2019 Riccardo Fucile

LEGA 32,6%, PD 20%, M5S 16,1%, FDI 9,5%, FORZA ITALIA 7,7%, ITALIA VIVA 5,2%

Secondo un sondaggio EMG Acqua presentato oggi ad Agorà , il programma condotto da Serena Bortone su Raitre, se si votasse oggi la Lega sarebbe il primo partito con il 32,6%, seguito dal Pd al 20% e dal M5S al 16,1%.
Poi Fratelli D’Italia al 9,5%, Forza Italia al 7,7%. Italia Viva è al 5,2%, Piu’ Europa al 2,1%, La Sinistra 2,0%, Europa Verde 1,3% e Lista Calenda 1%.
Attualmente è Matteo Salvini il leader che riscuote maggiore fiducia in Italia, con il 41%, seguito da Giuseppe Conte al 33%. Seguono Giorgia Meloni al 29%, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti al 22%, Silvio Berlusconi al 18%. Poi Matteo Renzi al 15%, Carlo Calenda al 15%, Giovanni Toti al 14%.
Al campione di Masia è stato chiesto anche se il Partito Democratico deve allearsi con il M5S per vincere in Emilia Romagna: questa la risposta: 59% No, 21% Sì, altri non rispondono.

(da agenzie)

argomento: elezioni | Commenta »

AZIONE! IL MANIFESTO DI CARLO CALENDA

Novembre 21st, 2019 Riccardo Fucile

L’EX MINISTRO LANCIA IL SUO MOVIMENTO CON MATTEO RICHETTI

Azione! Come un regista di primo pelo, Carlo Calenda lancia il suo movimento attraverso una pagina di pubblicità  acquistata sui quotidiani.
Il manifesto dell’ex ministro dello Sviluppo, che ha arruolato anche il deputato ex Partito Democratico Matteo Richetti, comincia con un incipit che abbiamo già  sentito (“L’Italia è il paese che amo”), dice di essere contro i populisti e i sovranisti e poi dice di stare con l’Italia “che lavora, produce, studia e fatica”
“Ora basta! L’Italia è un grande Paese. Siamo l’ottava potenza mondiale, la seconda economia manifatturiera d’Europa, uno dei Paesi fondatori dell’Unione Europea e il luogo di nascita della cultura occidentale.
Nessuna maledizione ci condanna a dover scegliere tra i disastri dei populisti e quelli dei sovranisti.
AZIONE è il luogo di mobilitazione dell’Italia che lavora, produce, studia e fatica. L’Italia stanca degli scontri inconcludenti tra tifoserie e degli slogan privi di contenuti.
Azione di Calenda si intesta una serie di padri nobili
Le nostre radici culturali e politiche sono quelle del liberalismo sociale e del popolarismo di Sturzo. La necessità  di sintesi tra queste grandi culture è oggi ancora più evidente. E innesta la sua azione politica all’interno di un percorso piuttosto lontanuccio culturalmente dai Socialisti Europei, tra i quali Calenda si è fatto eleggere soltanto qualche mese fa:
La scuola non è un bacino occupazionale ma il presidio democratico, culturale e civile per formare e liberare gli uomini ed educarli al rispetto dello Stato e della comunità . Uno Stato forte non è quello che nazionalizza le imprese, ma quello che istruisce i cittadini e li prepara ad affrontare le sfide di una società  libera e di un’economia fondata sulla concorrenza e sulla sostenibilità .
Il movimento di Calenda e Richetti va ad affollare un’area di centro che attualmente è presidiata da molti altri (+Europa, Italia Viva, Forza Italia) mentre perde sempre più voti in nome della polarizzazione estrema dell’elettorato. Chissà  cosa succede, secondo l’economia di mercato, quando aumenta l’offerta di un bene e insieme ne diminuisce la domanda.

(da “NextQuotidiano”)

argomento: Politica | Commenta »

VI RICORDATE LA PRESUNTA AGGRESSIONE AL SUPERMARKET DENUNCIATA DALLA DEPUTATA M5S MARA LAPIA?

Novembre 21st, 2019 Riccardo Fucile

RICHIESTA L’ARCHIVIAZIONE, SMENTITA LA RICOSTRUZIONE DELLA PARLAMENTARE… UNA TESTIMONE: “SI E’ BUTTATA A TERRA DA SOLA”

Vi ricordate di Mara Lapia? La deputata sarda del MoVimento 5 Stelle aveva denunciato nel dicembre 2018 un’aggressione al supermercato: secondo la sua versione dei fatti un uomo l’aveva prima insultata e poi ripetutamente colpita nel parcheggio di un supermercato costringendola ad andare al Pronto Soccorso per una costola fratturata e un versamento a un polmone, con prognosi di trenta giorni.
Subito dopo la prima versione della storia ne era però circolata tramite messaggio audio su Whatsapp   un’altra diametralmente opposta
La testimone oculare spiegava che il battibecco era iniziato all’interno del supermercato, dove anche lei stava facendo la spesa. Protagonisti una donna (che poi si sarebbe scoperto essere l’onorevole Lapia) e un uomo accompagnato dall’anziana madre. La testimone diceva di non sapere per quale motivo era iniziato il diverbio. Tutto sarebbe iniziato perchè sarebbero cadute due lattine mentre il cassiere faceva il conto e tra i due sarebbe nata una discussione. La deputata quindi avrebbe detto all’uomo “lasci i documenti, lei non sa chi sono io” e avrebbe iniziato a filmare la scena con il cellulare mentre l’uomo con l’anziana madre si avviavano verso l’auto parcheggiata per deporre la spesa.
A questo punto la testimone oculare, che nel frattempo era uscita dal negozio, ha potuto assistere all’aggressione avvenuta sul piazzale esterno dove l’onorevole Lapia ha “inseguito” l’uomo filmandolo con il cellulare e il litigio sarebbe degenerato fino all’aggressione. Ecco il racconto della crocerossina:
A un certo punto il signore arrabbiatissimo le diceva un sacco di cose sempre per motivi che non so; la signora anziana si è avvicinata e le ha toccato la spalla come per dirle ‘Smettila, adesso hai rotto le scatole’; lei prende e si butta a terra. Così. Si butta a terra. Io vedo ‘sta scena, restituisco il bimbo alla ragazza e mi avvicino perchè ho pensato fosse svenuta. Il mio istinto da crocerossina è stato più forte e mi sono avvicinata e le ho detto ‘Signora, che succede?’. E lei: ‘No, mi hanno aggredita… non ha visto che mi hanno spinto?’. Cioè, delle cose… io sono rimasta così e ho pensato ‘Questa è matta, ho beccato una matta fuori dal lavoro’
Le dicevo ‘Signora, ma di cosa sta parlando? Io ho visto tutto, non l’ha aggredita nessuno’. In quel momento è arrivata la polizia che ovviamente lei aveva chiamato e sapeva già  chi trovava là , mentre io non sapevo chi fosse questa signora. Arriva la polizia e io, che potevo farmi i cazzi miei e non me li son fatti, mi avvicino e dico ai poliziotti ‘Guardate che io ho visto tutto, non è vero niente, non è stata aggredita, è stato un diverbio fra queste persone che non so per quale motivo…’
Fatto sta che ha fatto un circo incredibile e io ho passato la mattinata con i poliziotti che mi chiamavano di continuo per il verbale. Per questo io vi chiedevo: è arrivata a simulare un episodio lipotimico e a buttarsi in terra. E non è finita qui perchè so già  che mi richiameranno nei prossimi giorni.
Oggi i giornali sardi annunciano che la procuratrice di Nuoro Patrizia Castaldini ha firmato una richiesta di archiviazione per l’unico indagato, Daniele Imperatore, 40 anni, formalmente sospettato di lesioni personali e minacce.
Dalle indagini svolte non sarebbero emersi elementi tali da suffragare il racconto fornito dalla deputata. La notizia è stata confermata all’ANSA dalla stessa deputata, che attraverso i suoi legali, Nicola Madia e Basilio Brodu, ha presentato un atto di opposizione al provvedimento della procuratrice che approderà  oggi davanti al Gip di Nuoro. I legali sostengono che siano state “ignorate prove documentali come i certificati medici e alcune testimonianze”. La parlamentare pubblicò su Facebook il referto dell’ospedale San Francesco che parlava dell’infrazione all’arco anteriore di una costola con prognosi di 30 giorni.
Successivamente la Lapia era stata denunciata per diffamazione da Francesco Guccini, ex responsabile delle Attività  Produttive del Comune: “Mi ha accusato di aver ordito un complotto politico alle sue spalle — spiegò lui in conferenza stampa — perchè quando è uscita la notizia dell’aggressione sono stato uno dei primi su Facebook a ridimensionare i fatti descritti dalla parlamentare, dopo aver sentito l’audio vocale che smentiva la sua ricostruzione. Ma, ricordo, ho anche condannato la vicenda”.

(da “NextQuotidiano”)

argomento: Giustizia | Commenta »

PER SALVINI STARE IN SENATO E’ “UNA PERDITA DI TEMPO”

Novembre 21st, 2019 Riccardo Fucile

SE NON GLI PIACE SI DIMETTA E RINUNCI A 12.000 EURO AL MESE, NESSUNO LO OBBLIGA

Marco Cremonesi sul Corriere della Sera oggi ci spiega che per Matteo Salvini stare in Senato è una perdita di tempo. Perchè i ritmi dell’Aula di Palazzo Madama non si confanno con quelli del Capitano:
«Pazzia! Quelli fanno perdere alla gente mucchi di tempo». Se si vuol vedere impazzire Matteo Salvini bisogna fermare il suo moto perpetuo: semplicemente, esce dai gangheri. È accaduto anche ieri pomeriggio, al Senato, quando un pacchetto di emendamenti della maggioranza avrebbe dovuto essere pronto per le 16. Il voto è slittato oltre le 18 e il leader leghista è apparso ai suoi una furia: «Ma che cosa aspettano a farsi da parte?».
In realtà  Salvini aveva un impegno: doveva andare alla presentazione del libro di Bruno Vespa.
L’agenda di Salvini è una macchina che non prevede il vuoto, il programma è sempre serrato: radio e televisioni la mattina presto, comizi (seguiti ciascuno da oltre un’ora di selfie), incontri più o meno riservati.
In questo periodo, quelli con parecchi aspiranti leghisti: ieri il deputato azzurro Antonino Minardo ha annunciato la sua adesione alla Lega (al grido di «Io sono un terrone»), mentre oggi il capo leghista sarà  a Sorrento e Positano, i cui sindaci si sono scoperti salviniani. Gli unici momenti a cui Salvini dedica poco tempo sono i vertici con gli alleati.
Quello con Berlusconi «è durato 6-7 minuti», non sufficienti a trovare un accordo su candidato in Calabria. Insomma, la perdita di tempo esaspera l’ex ministro. Soltanto Giuseppe Conte, «il bugiardo», suscita reazioni altrettanto animo se nel leader leghista. E del resto, nei suoi ragionamenti, la saldatura tra il premier e il tempo sprecato ricorre di continuo. Soprattutto ora che il leader leghista è entrato in modalità  «propaganda» per le elezioni in Emilia-Romagna. E così, ieri il leader leghista è arrivato alla presentazione del libro di Bruno Vespa ancora irritato per il paio d’ore con le mani in mano a Palazzo Madama.

(da “NextQuotidiano”)

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