Agosto 7th, 2020 Riccardo Fucile
“LA SITUAZIONE DI ALZANO E NEMBRO ERA COMPROMESSA, ZONA ROSSA NON AVEVA SENSO, ANCHE IL CTS SI CONVINSE CHE SI DOVEVA CHIUDERE TUTTA LA LOMBARDIA”
“Con il dl agosto abbiamo approvato “misure significative: ringrazio tutti i ministri, i capi
delegazione e le forze maggioranza per il proficuo confronto e lavoro svolto”
Lo ha detto stasera il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il via libera del consiglio dei ministri al “decreto legge agosto”
E’ la terza manovra varata per fronteggiare l’emergenza economica scoppiata con la pandemia. Il premier ha spiegato che non ci sarà alcun rimpasto. “Sono pienamente soddisfatto di tutti i miei ministri”.
CASHBACK. “Questo decreto è reso possibile anche dall’intervento e dalla collaborazione preziosa del Parlamento che ha approvato lo scostamento. Sono convinto che deputati e senatori potranno poi migliorare queste misure ancora di più” ha aggiunto il presidente del Consiglio. Per il lavoro c’è “un intervento cospicuo” da “12 miliardi. Abbiamo anche anticipato la misura del cashback, già programmata con la legge di Bilancio. Non l’abbiamo potuta realizzare per la pandemia, adesso la attiviamo dal 1 dicembre 2020. Abbiamo stanziato nuove risorse per potenziare questo strumento: vogliamo sostenere consumi e pagamenti elettronici premiamo i cittadini che potranno recuperare una parte di quanto spendono e potranno usufrurire di un bonus fino a 2mila euro”.
Il piano cashback incentiverà “tutti i pagamenti digitali” e “il meccanismo è a punti, non di sconto, che sarà definito nel dettaglio a breve: consente di cumulare il vantaggio di un certo numero di transazioni per avere poi indietro risorse che possono variare, evitando un elemento redistributivo regressivo. Poi ci sarà un cashback in tranche semestrali, prima delle vacanze estive e poi alla fine dell’anno successivo” ha spiegato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
SUD. Le misure per il Sud sono di “portata storica”, ha detto Conte. “Conosciamo il deficit anche di infrastrutture del Sud, che è meno competitivo e noi vogliamo che il gap sia recuperato. Non dividiamo l’Italia in due e offriamo un aiuto per la ripresa per le aree più svantaggiate per la ripresa dell’Italia intera”. “Sono particolarmente orgoglioso delle misure per il Sud e non solo perchè sono figlio del Sud: poniamo le basi per un processo di reindustrializzazione dell’intero Sud”.
FISCALITA’ DI VANTAGGIO. “Dobbiamo prender atto che oggi lavorare al Sud costa di più e abbiamo la necessità di mettere in campo una misura straordinaria per evitare perdita occupazione e far emergere tanto lavoro sommerso, provare a attirare nuovi investimenti. E’ una misura che ha un impatto significativo su 500 mila imprese, di cui il 90% con meno dieci dipendenti”, ha spiegato il ministro per il Sud Peppe Provenzano in conferenza stampa dopo il via libera del Cdm al dl agosto, evidenziando come la misura per la fiscalità di vantaggio al Sud partirà “dal primo ottobre”. “Abbattiamo del 10% il costo del lavoro per tutti i lavoratori, assunti non assunti” e siamo intenzionati a prolungare questa misura per un tempo lungo: ci vogliamo mettere d’accordo con la commissione Europea”.
PENSIONI INVALIDITA’. “Aumentiamo le pensioni agli invalidi civili al 100% a partire già dai 18 anni, così come agli inabili, ai sordi e ai ciechi civili assoluti titolari di pensione. Si passa dai circa 285 euro attuali fino a 648 euro al mese per tredici mensilità “.
CROCIERE E FIERE. Non vogliamo nuove restrizioni”, nel nuovo dpcm “è prevista la ripartenza delle navi da crociera dal 15 agosto, la ripresa delle attività fieristiche con allestimenti che possono partire subito e le fiere vere e proprie dal 1 settembre”.
DPCM. In Cdm “abbiamo concordato nuove misure del Dpcm che sarà in vigore dal 10 agosto al 7 settembre. Ci sarà la proroga sino al 7 settembre delle misure precauzionali minime: C’è la “proroga delle misure precauzionali minime: obbligo di mascherine, distanziamento di un metro, divieto di assembramento, lavarsi le mani frequentemente. Sono regole minime” “Non vogliamo nuove restrizioni”, nel nuovo dpcm “è prevista la ripartenza delle navi da crociera dal 15 agosto, la ripresa delle attività fieristiche con allestimenti che possono partire subito e le fiere vere e proprie dal 1 settembre”.
RIPRESA CONSUMI. Con il decreto agosto “tuteliamo l’occupazione, sosteniamo i lavoratori, alleggeriamo le scadenze fiscali, aiutiamo le regioni, gli enti locali e il Sud: continuiamo a sostenere cittadini, imprese e lavoratori anche perchè gli ultimi dati Istat certificano che la ripresa dei consumi a giugno c’è stata, sostenuta anche dalle misure perseguite fin qui dal governo”.
L’APPELLO AI GIOVANI: Quindi Conte si è rivolto ai giovani con un appello: “Non vogliamo nuove restrizioni, anzi abbiamo previsto altre ripartenze ma tutto questo va fatto con intelligenza: non dobbiamo tornare indietro e vanificare gli sforzi. Capisco i giovani che hanno desiderio di movide ma bisogna muoversi in modo responsabile. In gioco c’è la salute dei vostri cari
CONTAGI. “Siamo in sostanziale stabilità della curva epidemiologica con lievi segnali di ripresa dei contagi. Stiamo facendo bene, anche meglio di altri Paesi. Siamo stati il primo paese occidentale colpito dal virus ma siamo usciti dalla crisi più acuta prima degli altri. Il tasso dell’Italia per contagi è tra i più bassi dell’Unione europea. Riceviamo attestati da tutto il mondo ma è merito di voi cittadini perchè è col vostro comportamento responsabile che otteniamo risultati”.
CSM. Conte ha anche spiegato che il governo ha approvato la riforma del Csm. “La riforma del Csm garantisce criteri oggettivi e meritocratici di assegnazione degli incarichi”. Sono molto orgoglioso di questa riforma, molto importante per il buon funzionamento del Csm. Voglio chiarire che l’obiettivo è scardinare quanto più possibile il sistema creato con le degenerazioni del correntismo”. Lo dice il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in conferenza stampa al termine del Cdm che ha approvato la riforma del Csm. Riforma “essenziale anche in assenza degli scandali”, dice, ma che rappresenta un “passo importante per ricostruire la credibilità della magistratura agli occhi dei cittadini”, ha aggiunto il ministro della giustizia Alfonso Bonafede. Finalmente abbiamo messo nero su bianco una norma di cui si parla da vent’anni: il magistrato che entra in politica una volta eletto ha perso requisiti di terzietà e quindi il magistrato non potrà più tornare alla magistratura. E non può candidarsi nel territorio dove esercita le sue funzioni”. Lo dice il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede parlando della riforma del Csm e della giustizia approvata in Cdm. “Se il magistrato non viene eletto – prosegue – si stabilisce che non può nei 3 anni successivi esercitare dove si è candidato nè dove esercitava al momento della candidatura. E dove esercita non può nè assumere il ruolo di Pm nè quello di Gip”
MISURE STRUTTURALI. Il decreto legge agosto “aiuta imprese e famiglie e li orienta verso la crescita, la ripartenza economica e l’occupazione. I dati anche più recenti ci dicono che il lavoro che abbiamo svolto fin qui ci ha consentito di attenuare la crisi e consentire il rimbalzo della produzione. Proprio per questo è necessario proseguire con il sostegno verso chi è stato più colpito e fare il massimo per non lasciare indietro nessuno. L’obiettivo è garantire la ripartenza e fare misure strutturali che anticipino il Piano del Recovery fund che presenteremo a ottobre”. ha spiegato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
RECOVERY FUND. “Abbiamo dimostrato di essere in grado e di avere la determinazione di fornire uno stimolo fiscale molto forte per preparare la ripresa. Adesso ci prepariamo a questo grande piano di rilancio che rappresenta un’occasione storica per l’Italia” e che “presenteremo a ottobre”, ha aggiunto Gualtieri.
TASSE AUTONOMI. “Il costo del rinvio dell’acconto degli Isa e dei forfettari per perdite di fatturato superiori al 33% per il 2020 è di 2,2 miliardi”
CIG. “Abbiamo stabilito un nuovo finanziamento della cassa integrazione per altre 18 settimane” ha spiegato la ministra Catalfo.
AIRITALY. C’è stato un importante intervento anche per i lavoratori di AirItaly, che sono 1500 ed erano in grave difficoltà . Per loro facciamo una cassa per cessazione per 10 mesi”. Lo ha spiegato il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. “Vi sono inoltre importanti interventi anche portati avanti dal ministro Patuanelli- aggiunge- e un sostegno importante sull’automotive sui contratti di sviluppo sul fondo di impresa”.
FONDO RISTORAZIONE. “La filiera della ristorazione ha pagato un prezzo altissimo, c’è stato un calo del 60%” e il fondo filiera Italia “tende a dare risposta a due questioni: sostenere i ristoratori che hanno avuto il coraggio di riaprire e dare una risposta alla filiera agroalimentare perchè se il 30-40% dei prodotti d’eccellenza vengono consumati in quella filiera se non riportiamo nei ristoranti avremo uno spreco alimentare. Ogni mille euro di fondo perduto genera una fatturazione di 4mila euro. Con questi 600mila euro diamo una risposta importante”.
Così la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova in conferenza stampa a palazzo Chigi. “La filiera della ristorazione è quella che ha pagato il prezzo più alto durante l’emergenza. Da marzo a giugno registriamo un calo di fatturato di oltre il 60 per cento. Dobbiamo sostenere chi ha avuto coraggio di riaprire pur con costi elevati e anche le piccole medie imprese che non hanno riaperto. Sostegno ad oltranza a tutti. Le aziende potranno scegliere tra il fondo perduto e la misura di Franceschini sui centri storici delle città turistiche”.
NEMBRO E ALZANO. Conte ha detto, di avere saputo del parere del Comitato tecnico scientifico di chiudere Nembro e Alzano, espresso il 3 marzo, soltanto due giorni dopo, il 5 marzo. A quel punto chiese un approfondimento al professor Brusaferro, che lo inviò la sera del 5 marzo. Nella notte, ha aggiunto il premier, lo ha inviato al ministro della Sanità , Speranza, che si trovava a Bruxelles. “La situazione era compromessa, che senso aveva mettere soltanto Nembro e Alzano zona rossa? La mattina del 6 marzo, disponendo dei dati del 5 marzo, il Cts rivide le proprie posizioni e si convinse ad adottare misure più restriittive. Il 7 marzo, alle 2 di notte, ho varato il Dpcm che chiudeva tutta la Lombardia”.
(da agenzie)
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Agosto 7th, 2020 Riccardo Fucile
SPUNTA ANCHE UN FONDO PER LE CASALINGHE, BLOCCO DEI LICENZIAMENTI E TAGLIO TASSE SUD… NIENTE BONUS PER I CONSUMI… TUTTE LE MISURE
Metà delle tasse sospese si potranno versare nei prossimi due anni, una nuova quota una tantum del reddito d’emergenza, lo sblocco della cassa integrazione per i lavoratori di AirItaly, il fisco light per il Sud e spunta una sanatoria per i concessionari delle spiagge.
Sono alcune delle novità che hanno fatto lievitare il decreto Agosto approdato sul tavolo del Consiglio dei ministri.
TASSE SOSPESE E RINVIO ACCONTI E CARTELLE
Le tasse, i contributi, le ritenute e l’Iva sospesi per i mesi di marzo, aprile, maggio potranno essere pagati per il 50%, senza applicazione di sanzioni o interessi, in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020 o mediante rateizzazione, fino a 4 rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 settembre. Il restante 50% potrà essere corrisposto, senza sanzioni e interessi, con una rateizzazione per un massimo di 24 rate mensili di pari importo. Per i contribuenti soggetti ai nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale e per gli autonomi in regime forfettario, che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è prorogato al 30 aprile 2021 il termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap. Previsto anche lo stop alla riscossione delle cartelle fino al 15 ottobre e quello della seconda rata per Imu, alberghi, cinema, fiere, discoteche e night-club. Sospese nel 2020 anche Tosap e Cosap, per l’occupazione degli spazi pubblici.
CIG, SGRAVI E BLOCCO LICENZIAMENTI
Le imprese potranno licenziare solo al termine della cassa Covid, prorogata di 18 settimane, o dei 4 mesi di sgravi contributivi alternativi. Quindi se le aziende utilizzeranno la cig dal 13 luglio in maniera continuativa non potranno licenziare fino al 16 novembre. Le imprese che hanno utilizzato la cassa Covid a maggio e giugno e non ne hanno chiesto una proroga beneficeranno dell’esonero totale dei contributi previdenziali per un massimo di 4 mesi: per questo periodo anche per loro vale il blocco dei licenziamenti. Confermate le eccezioni al blocco per cessazione definitiva dell’attività e fallimento mentre sarà riconosciuta la Naspi per chi firma un accordo collettivo per l’uscita. Ci saranno anche sei mesi di sgravi al 100% per assunzioni a tempo indeterminato e tre mesi per assunzioni a tempo determinato di lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari. Entra anche una norma che consente all’Inps di esaminare le domande di cassa integrazione rigettate perchè fuori termine e che sposta le decadenze di fine agosto al 30 settembre
SGRAVI PER LE IMPRESE AL SUD
In arrivo un’agevolazione del 30% dei contributi previdenziali per tutte le aziende che operino nel Mezzogiorno, dal 1 ottobre al 31 dicembre 2020. Negli anni successivi, previa autorizzazione della Commissione europea, la decontribuzione sarebbe del 30% fino al 2025, del 20% fino al 2027, del 10% fino al 2029.
PROROGA DEL REDDITO D’EMERGENZA E FONDO CASALINGHE
Nuova tranche del reddito d’emergenza con una quota una tantum, da 400 a 800 euro, e la possibilità di domanda all’Inps fino al 15 ottobre. Arriva anche un Fondo per la formazione delle casalinghe da 3 milioni l’anno a partire dal 2020.
SOSTEGNO AI RISTORANTI, AI CENTRI STORICI E PIANO CASHBACK
Al momento è prevista una dote di 400 milioni per sostenere la ristorazione italiana, ma il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, è pronta a difendere il Fondo per la filiera italiana a cui potranno accedere soltanto le aziende che registrano cali di fatturato e che acquistano prodotti al 100% made in Italy. Previsto anche un contributo a fondo perduto per sostenere le attività commerciali dei centri storici che abbiano registrato perdite del 50% rispetto al 2019. Salgono invece 1,75 miliardi i fondi stanziati per il 2021 per i meccanismi di ‘cashback’ (ovvero di rimborso automatico, ndr) pensati per stimolare i pagamenti elettronici. Potrebbe ancora rientrare il rimborso per chi paga al ristorante con carta di credito ma sembra ormai destinato a saltare il bonus consumi esteso anche ad arredo, abbigliamento e calzature. SANATORIA PER CONCESSIONI SPIAGGE
Bar, chioschi, ristoranti, e tutti quegli immobili con destinazione commerciale che, in quanto ritenuti di difficile rimozione, al termine del primo periodo di concessione sono stati acquisiti al pubblico demanio dello Stato, potranno chiudere i contenziosi saldando solo il 30% del dovuto in un’unica soluzione o pagando il 60% rateizzato fino a un massimo di 6 anni.
LA SANITA’, LA SCUOLA E LE INFRASTRUTTURE
C’è un ampio capitolo ‘sanitario’ nel provvedimento: il governo infatti intende stanziare 482,5 milioni per gli straordinari del personale medico per smaltire le liste d’attesa delle attività che sono state rimandate a causa del Covid. Anche a fronte del maggiore impegno del personale sanitario, sono stati più che triplicati i fondi per il bonus babysitter dedicato alla categoria, che ora vale oltre 235 milioni. In arrivo 80 milioni nel 2020 e 300 milioni nel 2021 per promuovere la ricerca, lo sviluppo e l’acquisto di vaccini anti-Covid prodotti da industrie nazionali. Sarà invece di 600 milioni – 200 l’anno dall’anno prossimo al 2023 – il fondo al Mit dedicato alla messa in sicurezza di ponti e viadotti o alla realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali. Vale invece un miliardo fra 2020 e 2021 lo stanziamento per sostenere la ripartenza delle attività scolastiche.
ALITALIA, LA CIG PER AIRITALY E L’ECOBONUS AUTO
La newco pubblica per Alitalia che sarà costituita per l’elaborazione del piano industriale avrà a disposizione un capitale sociale da 20 milioni ( e non più di 10 mln). Salta anche il vincolo del via libera Ue al piano, senza il quale sarebbe scattata la liquidazione. Nel decreto entra anche la norma per estendere ai lavoratori AirItaly la cassa integrazione già prevista dai precedenti provvedimenti per altre categorie e da cui i quasi 1.500 lavoratori sono attualmente esclusi perchè la compagnia è in liquidazione. Sempre sul fronte del supporto ai dipendenti del mondo del trasporto in sofferenza ci sono 600 euro a giugno e luglio per i marittimi che non abbiano altre forme di aiuto. Sul fronte auto, il governo metterà sul piatto altri 500 milioni di incentivi per l’acquisto di autoveicoli a basse emissioni di Co2; una quota di 90 milioni per il 2020 andrà all’erogazione di contributi per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. E viene rafforzato il bonus taxi che potrà anche essere usato per le famiglie più in difficoltà .
LA PROROGA DELLE MORATORIE
E’ stato accolto, almeno in parte, l’appello dell’Abi e di diverse banche sull’estensione della moratoria sui crediti, che per le Pmi viene allungata dal prossimo 30 settembre al 31 gennaio 2021. Per le imprese già ammesse al sostegno, la proroga è automatica “salva l’ipotesi di rinuncia espressa da parte dell’impresa beneficiaria, da far pervenire al soggetto finanziatore entro il termine del 30 settembre 2020”.
LA BORSA, I PIR E IL SUPPORTO ALLE CONTROLLATE
C’è anche un lato ‘finanziario’ nel Dl Agosto. Nelle bozze circolate, e ancora soggette a modifiche, compare una norma che riguarda il controllo dei gestori dei mercati regolamentati, ovvero Borsa Italiana e la controllata Mts, che gli inglesi di Lse potrebbero cedere nell’ambito della fusione con Refinitiv.
Il provvedimento amplia i poteri di Consob e aggiunge dei paletti per i possibili acquirenti. Fra gli altri punti vengono potenziati i Pir, alzando a 300mila euro l’anno il tetto in 12 mesi e a 1,5 milioni il massimo d’investimento totale. Sul fronte delle società controllate dal Mef, poi, c’è il via libera alla sottoscrizione di aumenti di capitale e di strumenti di patrimonializzazione per un importo complessivo fino a 1,500 miliardi di euro in conto capitale per l’anno 2020.
(da “Huffingtonpost”)
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Agosto 7th, 2020 Riccardo Fucile
NON SOLO NEL TESTO DELL’ARTICOLO SI SMENTISCE IL TITOLO BASATO SU UNA AFFERMAZIONE DI UNA ANONIMA PRESUNTA CITTADINA, MA LA LAV DI LAMPEDUSA LI SPUTTANA: “NESSUNA SEGNALAZIONE DI FATTI DEL GENERE, NENCHE AI VIGILI URBANI”…. ORA SI VADA A FONDO, FUORI LE PROVE O GALERA PER CHI DIFFONDE NOTIZIE FALSE CON FINALITA’ DI ISTIGAZIONE ALL’ODIO RAZZIALE
Un’anticipazione, in verità , c’era già stata. Pietro Senaldi, direttore di Libero, aveva annunciato a In
Onda che il proprio quotidiano avrebbe pubblicato in prima pagina la notizia dei «migranti che hanno mangiato 4 cani» a Lampedusa.
Il direttore aveva sottolineato come, nell’articolo, si dava conto di un episodio singolo raccontato a un inviato del quotidiano da una persona del posto — tale Rosy — e non di una tendenza generica da attribuire a tutti i migranti.
La precisazione aveva sollevato un acceso e divertito dibattito in studio. Leggendo l’articolo che Libero ha pubblicato questa mattina, tuttavia, si nota quantomeno una mancanza. A dispetto del titolone, infatti, nel reportage alla questione dei cani è dedicato un rapidissimo passaggio. La donna denunciava la sparizione di «galline, capretti e quattro cagnolini». Il giornalista, poi, lasciava a lei la parola: «Se li sono mangiati».
Tuttavia, soltanto una riga dopo, l’autore dell’articolo sottolineava come: «È dura credere che i tunisini apprezzino il barbecue canino». La precisazione, del resto, non ha impedito al quotidiano di titolare come abbiamo descritto in precedenza
Tanto più che di notizie di cani mangiati da migranti a Lampedusa è pieno il web. C’è un racconto di un abitante dell’isola in un video pubblicato nel 2013, rivelatosi poi un fake Sport
Lav Lampedusa: «Nessuna segnalazione di cani scomparsi o uccisi»
Per cercare di fare più chiarezza abbiamo contattato l’organizzazione no profit ‘I cani di Lampedusa’, che fa parte di un ampio progetto della Lav (Lega anti-vivisezione) sull’isola, proprio per tutelare (soprattutto) i randagi che vivono sull’isola.
«Dopo aver letto il titolo e l’articolo di Libero ho chiamato i vigili urbani per saperne di più — ha detto Veronica Bottino, che cura il progetto I cani di Lampedusa, ai microfoni di Giornalettismo -. Loro mi hanno detto che non hanno ricevuto alcuna segnalazione di questo tipo». Insomma, secondo quanto siamo riusciti a carpire da una persona che lavora per tutelare il benessere e la salute dei cani sull’isola siciliana, non è stata effettuata alcuna denuncia di sparizione o uccisione di cani.
Questa è la versione di un’organizzazione no-profit che si occupa della salvaguardia e il benessere dei cani sull’isola di Lampedusa. E si tratta anche dell’unico progetto che affronta queste tematiche sull’isola. Il loro lavoro, infatti, è quello di accudire e ospitare nelle loro strutture tutti quei cani randagi lasciati in strada, prima di trovare una nuova famiglia che possa accudirli. E il successo di questo progetto è testimoniato da tutte le storie a lieto fine raccontate attraverso i loro canali social.
(da agenzie)
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Agosto 7th, 2020 Riccardo Fucile
DUE ARTICOLI SU “IL TEMPO” E “LIBERO” LASCIANO PENSARE CHE QUALCOSA CI SIA E SI CERCA DI METTERE LE MANI AVANTI IPOTIZZANDO CHISSA’ CHE COMPLOTTO
Sono rumors, nulla di più. Rumors che vorrebbero un’indagine che sta per partire contro la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Se qualcosa davvero bolle in pentola, lo vedremo nei prossimi giorni. Ma saltano all’occhio due articoli, su Il Tempo e su Libero, datati 3 e 4 agosto. “Mi indagheranno pur di fermarmi, perchè ho troppi consensi” dice Giorgia Meloni.
“Sono io la prossima nel mirino” sostiene la leader FdI, e la domanda sorge spontanea: sa qualcosa? Sta mettendo le mani avanti per potere, in caso di effettiva indagine, avere già pronta la storiella della sinistra forcaiola?
Sta usando la retorica del ‘lo avevo detto’ per proteggersi?
Oppure, mossa azzardata, sono segnali di fumo per attirare l’attenzione, sapendo bene che, per come vanno le cose in questa pazza Italia, un’indagine può rappresentare una brusca frenata, o una manna dal cielo per la rapida ascesa della pasionaria dell’estrema destra.
Di innegabile c’è che a Giorgia Meloni la corona di regina della destra italiana fa gola, come anche strapparla a Salvini che fatica sempre più a tenerla in equilibrio.
(da agenzie)
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Agosto 7th, 2020 Riccardo Fucile
“CI HANNO FATTO CAPIRE CHE NON ERAVAMO GRADITI” PRESSO UNA STAZIONE DI SERVIZIO NEI PRESSI DI FORLI’… QUESTA GENTE VA DENUNCIATA E IL LOCALE CHIUSO
Nell’area di servizio Rubicone Est sulla A14, all’altezza di Savignano sul Rubicone (in provincia di
Forlì), “i disabili non sono graditi”: la denuncia è stata postata su Facebook — dove sta ricevendo centinaia di commenti e condivisioni — da Mario Ciummei, padre di un ragazzo autistico e componente del consiglio direttivo di Gaudio Onlus e Uniti per l’Autismo.
I protagonisti del brutto episodio sono stati, loro malgrado, una decina di ragazzi autistici che erano di ritorno da un periodo di vacanze trascorso in Molise con gli educatori della cooperativa sociale milanese Fabula Onlus: “Il gruppo, che si era sistemato negli appositi tavolini all’aperto, è stato cacciato — ha scritto Ciummei — A nulla sono serviti i tentativi degli educatori di convincere il gestore, anche proponendo di acquistare dei prodotti del suo bar. Vi chiedo, se passate in zona, di evitare quell’autogrill”.
I ragazzi, accompagnati da sei educatori, avrebbero voluto consumare il loro pranzo al sacco nell’apposita area adibita al picnic, ma “uno dei responsabili del distributore di benzina ci si è rivolto in malo modo, sostenendo che quei tavoli fossero riservati solo ai clienti che pagavano una consumazione — racconta Emiliano Strada, educatore de La Fabula che era con il gruppo — Allora gli ho detto che sarei entrato nel minimarket per comprare qualcosa per ciascuno dei componenti della comitiva, ma lui ha replicato che era impossibile che consumassimo tutti. Gli ho ribadito che avrei fatto tutti gli acquisti necessari per poterci fermare una ventina di minuti, ma non c’è stato verso. Ha detto che ce ne saremmo dovuti andare comunque”.
Insomma, non è stato detto esplicitamente che quell’ostilità era motivata dalla disabilità dei ragazzi, ma lo si sarebbe fatto capire chiaramente: “Siamo risaliti sui nostri due pulmini e ci siamo fermati all’area di servizio successiva, dove abbiamo trovato persone gentilissime, che si sono affrettate a farci spazio in modo che ci potessimo sedere tutti — continua Strada — La maggior parte degli italiani sono brave persone, ma ci sono anche degli ignoranti, come quello che sfortunatamente ci è capitato di incontrare. Però il 18 agosto ripasseremo da lì perchè un altro gruppo dei nostri ragazzi tornerà dalle vacanze. Potrebbe riscattarsi: basterebbe un lecca lecca per ciascuno”.
Uno dei primi a condividere il post dell’amico Ciummei è stato Nico Acampora, presidente di PizzAut, che dell’inclusione dei ragazzi autistici ha fatto la sua missione: “Ci chiedono perchè continuiamo a girare per l’Italia portando il nostro messaggio. Ecco la risposta: è necessario farlo, perchè questi episodi sono ancora troppo frequenti — dichiara, amareggiato — E per ognuno che viene denunciato, ce ne sono purtroppo molti che rimangono nell’ombra, conosciuti solo da chi viene discriminato”.
(da agenzie)
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Agosto 7th, 2020 Riccardo Fucile
UN TERZO IN PIU’ DELL’ANNO SCORSO… MOLTI DEPUTATI SI LAMENTANO: “TROPPI SOLDI”
Dopo le pesanti divisioni emerse nel M5s in seguito alla partita (persa) sul rinnovo dei vertici delle Commissioni parlamentari, scoppia una nuova grana per il Movimento.
Nel bilancio del gruppo cinquestelle alla camera spunta una voce che ha fatto storcere più di un naso: ben 785mila 127 euro spesi in “consulenze per la comunicazione”, alla faccia delle campagne grilline sulla sobrietà nell’uso del danaro pubblico (vedi i Restitution day con le famose ‘restituzioni agli italiani’ di una parte dello stipendio da parlamentare).
Il bilancio venne approvato a giugno tra le proteste di diversi deputati perchè allora i vertici scelsero di non rilasciare copie cartacee, permettendo ai parlamentari di consultare il rendiconto di persona per soli 20 minuti.
Ma ora che il bilancio è stato ufficialmente pubblicato e diffuso, le perplessità di pochi – relative ad alcune voci di spesa contenute nel rendiconto – si stanno diffondendo a macchia d’olio.
La citata spesa per le consulenze di comunicazione, che si trova a pagina 10 della nota integrativa al bilancio, supera – e di molto – i 525mila 787 euro dell’anno precedente. “Troppi soldi”, lamentano diversi parlamentari del Movimento. Alla voce “oneri della gestione caratteristica” le spese per collaborazioni e consulenze professionali lievitano a un 1 milione 569mila 845 euro, che incidono per oltre il 25% sul totale delle spese del gruppo (6 milioni 209mila 843 euro).
“Con riferimento alle consulenze di supporto all’ufficio comunicazione”, si legge nella relazione firmata dal tesoriere Francesco Silvestri, “oltre ai consulenti professionali fissi della struttura organizzativa” del gruppo M5S, “si è mantenuto il contratto di consulenza con una società specializzata nell’organizzazione di campagne di comunicazione per il gruppo attraverso l’utilizzo di social-media come Facebook, Twitter, Instagram, Telegram, nonchè la programmazione e l’allestimento grafico degli eventi di divulgazione all’esterno dell’attività parlamentare”.
Società che, viene spiegato, “ha messo a disposizione fissa del gruppo ulteriori 4 risorse umane”.
I numeri comunque sono favorevoli al gruppo grillino di Montecitorio, che ha incassato dalla Camera dei deputati 9 milioni 112mila euro come “contributo unico ed onnicomprensivo” (l’anno precedente ammontava a 7 milioni 245mila euro) e ha potuto così chiudere il bilancio 2019 con un avanzo di 2 milioni 734mila 204 euro.
Durante il corso dell’ultimo esercizio, il gruppo M5S “ha avuto in organico 65 dipendenti, di cui 4 part time. Tuttavia al 31 dicembre”, si legge ancora nella nota integrativa, “il personale in organico risultava composto di n. 60 dipendenti di cui 4 part time e 2 in aspettativa non retribuita”.
In occasione dell’ultima assemblea di gruppo è stato annunciato inoltre il cambio al vertice della comunicazione alla Camera: Andrea Cottone, attuale portavoce del guardasigilli Alfonso Bonafede, sostituirà Fabio Urgese, fedelissimo dello spin doctor di Palazzo Chigi Rocco Casalino.
(da agenzie)
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Agosto 7th, 2020 Riccardo Fucile
“CASALEGGIO VUOLE TUTELARE SOLO LA SUA SQUADRA” (OVVERO DI BATTISTA E LA RAGGI)
Il Messaggero scrive che nel MoVimento 5 Stelle un gruppo di big vuole rompere con Davide
Casaleggio e salutare il suo Rousseau:
Ma la mossa che sta preparando il fronte di chi contesta il ruolo del figlio di Gianroberto e’ una pistola fumante sul tavolo. Riassumibile in questo concetto: «Lui minaccia di espellere parlamentari e vuole dettare la linea? E noi espelliamo ‘Rousseau’».
Come? Con una mozione, un documento per modificare lo statuto. Un atto politico insomma. Sono stati avviati contatti con Beppe Grillo, il fondatore per il momento si sarebbe detto d’accordo sulla necessità di un cambio di passo ma sarà necessario un suo intervento diretto per evitare uno scontro all’armabianca. Grillo e’ il garante del simbolo, i depositari sono Di Maio e Casaleggio «ma costituzionalmente — avverte un senatore — il logo e’ dei gruppi parlamentari».
Al momento non c’e’ una contesa per vie legali ma la ferma volontà della maggior parte dei deputati e senatori di tagliar fuori quello che viene considerato “un corpo esterno”, un fattore destabilizzante che — la tesi — «non e’ piu’ a vantaggio del Movimento ma contro».
Il convincimento delle anime del Movimento (tranne quella incarnata da Di Battista) è che Casaleggio voglia salvaguardare “solo la sua squadra”. Ovvero ‘Dibba’ e, con una deroga, la Raggi.
«M5s e’ cambiato in questi dieci anni, la regola dei due mandati va rimossa», il piano. L’ultima accusa e’ sulle liste: Casaleggio ha chiesto già da tempo i certificati penali dei candidati, gli hanno risposto che ai tempi del Covid occorre aspettare. E lui avrebbe complicato l’iter (che ora in realtà passa pure per i facilitatori regionali) burocratizzandolo ancora di più.
L’operazione allo studio e’ quella di costituire una larga convergenza per estromettere ‘Rousseau’ dalla vita del Movimento. Dietro ci sono i ‘governisti’ che lamentano pure il fatto che la piattaforma non si mette a servizio dell’esecutivo.
(da “NextQuotidiano”)
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Agosto 7th, 2020 Riccardo Fucile
IMBARCATI SULLA NAVE AZZURRA DOVE TRASCORRERANNO IL PERIODO DI QUARANTENA… PRONTA UN’ALTRA NAVE CHE STAZIONERA’ DAVANTI ALLA CALABRIA…APPENA 12 I MIGRANTI POSITIVI
Trovata anche la seconda nave per la quarantena dei migranti che sbarcano in Italia. Due armatori hanno risposto positivamente al bando del ministero dei Trasporti e la nave sarà già disponibile nei primi giorni della prossima settimana. Il Viminale intende farla stazionare davanti alle coste della Calabria in modo da poter ospitare principalmente coloro che arrivano sulle coste ioniche e, in caso di necessità , anche quelli che arrivano in Sicilia.
L’esito positivo del bando fa tirare un respiro di sollievo al Viminale dopo l’impennata di contagi in alcuni centri per migranti
La Azzurra, della Grandi navi veloci, è già a pieno carico. Oggi ha completato l’imbarco di altre 350 persone a Lampedusa e rimarrà ferma davanti all’isola per i prossimi 14 giorni.
Sono appena 12 i migranti risultati positivi al Covid-19. Su altri sei casi ci sono ancora dei dubbi. E quanto emerge dai tamponi eseguiti sui 350 ospiti dell’hotspot di Lampedusa che sono stati imbarcati sul traghetto per la quarantena come prevede il protocollo sanitario dopo lo sbarco. I migranti sono stati sistemati in una zona ‘rossa’.
Nei prossimi giorni sarà pronta anche la tendopoli di Vizzini in provincia di Catania. Trecento posti da utilizzare temporaneamente e solo in caso di necessità se non ci fosse più posto sulla nave.
L’hotspot di Lampedusa adesso si è svuotato. Il maltempo ha dato una tregua agli arrivi e si prevede mare mosso ancora per un paio di giorni
(da agenzie)
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Agosto 7th, 2020 Riccardo Fucile
IL CTS AVEVA PROPOSTO DUE METRI AL CHIUSO… GLI SCIENZIATI EVIDENZIANO SCENARI POI SPETTA ALLA POLITICA DECIDERE E MEDIARE TRA ESIGENZE DIVERSE
Il professore Andrea Crisanti, ospite della trasmissione In Onda del 6 agosto, ha raccontato che ci
sono state in passato anche altre decisioni politiche dell’esecutivo in contrasto con le indicazioni del comitato tecnico-scientifico.
La precisazione si è resa necessaria nel momento in cui, dopo la pubblicazione dei verbali delle sedute del team di esperti che ha aiutato il governo a gestire l’emergenza, è scoppiata la polemica perchè nell’ultimo verbale prima del lockdown totale imposto da Giuseppe Conte, il comitato non aveva fatto cenno a questa misura.
Crisanti sottolinea che ci sono state delle scelte politiche che hanno accompagnato quelle tecniche e che un esempio di queste ultime è rappresentato non soltanto dal lockdown, ma anche dal distanziamento che era stato stabilito all’interno dei locali pubblici al momento della riapertura delle attività dopo il 4 maggio.
«Non esistono dati sperimentali di infettività a varie distanze — ha detto Crisanti nel corso della trasmissione con Luca Telese e David Parenzo -. Quello che si sa è che queste macro-goccioline si trasmettono fino a due metri di distanza. E infatti la proposta iniziale di distanziamento nei locali chiusi era di circa 2 metri. Dopo un furioso dibattito, si è poi arrivato a un metro di distanza. E questa, di per sè, è una decisione politica».
Insomma, si evince ancora una volta di più che le indicazioni del comitato tecnico-scientifico sono state successivamente mediate anche da opportunità di carattere politico che prendessero in considerazione anche altri aspetti, come — ad esempio — gli aspetti economici legati alla riapertura dei ristoranti: per molte attività sarebbe stato impossibile riaprire con il numero di coperti assicurato da una distanza di due metri.
Per questo motivo, per rendere più digeribile il distanziamento, l’esecutivo emanò la disposizione del distanziamento a un metro. Un esempio di scala minore, ma che fa ben capire quali siano stati i rapporti tra governo e comitato tecnico-scientifico nei difficili mesi del lockdown e in quelli immediatamente successivi.
(da agenzie)
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