Agosto 12th, 2020 Riccardo Fucile
LA CONSEGNA GIA’ OGGI, SE IL PRESIDENTE FICO NE FARA’ RICHIESTA
Sembra sbloccarsi quindi il tira e molla sulla diffusione dei nominativi dei deputati-furbetti, uno scandalo rivelato da Repubblica sull’edizione di domenica.
Giusto ieri il Garante della Privacy aveva autoriuzzato la pubblicazione dei nomi. La Camera tuttavia sta valutando le strade giuridiche per inoltrare la richiesta all’Inps.
Una via potrebbe essere quella dell’audizione. Tridico dovrebbe essere sentito infatti nei prossimi giorni dalla Commissione Lavoro di Montecitorio.
Sarebbero oltre 240 le dichiarazioni dei parlamentari M5S fino ad ora pervenute al Movimento per rinunciare alla privacy e consentire all’Inps di fare i nomi dei percettori e richiedenti il bonus Iva. E’ quanto si apprende in ambienti del Movimento 5 Stelle. Altre ne stanno continuando ad arrivare mentre, contestualmente, si aggiungono le dichiarazioni di chi dichiara di non possedere una partita Iva.
(da agenzie)
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Agosto 12th, 2020 Riccardo Fucile
LA DENUNCIA DI UN TURISTA ITALIANO… E POI SONO GLI STESSI ESERCENTI CHE MENDICANO AIUTI DI STATO
“Quindici euro per due cappuccini e due brioches. Capisco tutto, ma nemmeno in piazza Duomo a
Milano si spende così tanto”.
A raccontare la disavventura di cui è stato protagonista è un giovane turista milanese, di passaggio a Firenze con la compagna, e diretto nelle campagne toscane per una sessione di cicloturismo.
Sabato 8 agosto i due sono partiti con le loro bici in treno, da Milano, intorno alle sei di mattina. Una volta scesi a Firenze, di buon ora, si sono fermati in un bar in zona stazione per fare colazione.
“Siamo entrati per ordinare, ma il personale ci ha detto che ci avrebbe portato tutto al tavolo” racconta il ragazzo. Poco dopo la sorpresa. Insieme alle bevande e ai cornetti, lo scontrino con il pre-conto: “Nove euro per due cappuccini e sei euro per due cornetti, entrambi vuoti” spiega il giovane che è rimasto di sasso di fronte all’importo così alto.
“E’ stato talmente tutto così veloce che non abbiamo avuto nemmeno il tempo di capire se i prezzi fossero esposti al banco e riportati sul menu al tavolo. E quando siamo andati a pagare non ci hanno fatto nemmeno lo scontrino fiscale”.
Ora, dopo la rabbia, resta l’amarezza. “Abbiamo pagato, siamo andati via. Siamo rimasti un po’ delusi, ma lì per lì non abbiamo nemmeno avuto la forza di rispondere o chiedere spiegazioni”.
(da agenzie)
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