Agosto 29th, 2020 Riccardo Fucile
DE LUCA AVANTI DI 20 PUNTI SU CALDORO… M5S SI DIMEZZA, PD PRIMO PARTITO, FDI CRESCE DI CINQUE PUNTI
Vincenzo De Luca supera di venti punti Stefano Caldoro nei sondaggi sulle elezioni regionali
in Campania.
Un vantaggio cospicuo, spiega il Corriere della Sera, perchè è frutto di più elementi, a partire dall’elevato apprezzamento per l’operato dell’amministrazione uscente: quasi due campani su tre (62%) esprimono un giudizio positivo mentre il 30% si mostra critico. Le valutazioni positive sono molto presenti anche nell’elettorato di centrodestra (48%) e in quello pentastellato (39%).
Non stupisce quindi che il 50% degli elettori ritenga che chiunque vinca le prossime elezioni dovrà proseguire nel lavoro portato avanti da De Luca, contro il 35% che auspica un cambiamento sostanziale.
In dettaglio, stimando una partecipazione al voto del 54%, De Luca si attesta al 50,4% (in crescita del 9,3% rispetto al 2015), Caldoro al 29% (in flessione del 9,4%), e Valeria Ciarambino del M5S, già candidata nel 2015, al 15,8% (-1,7%).
Gli altri candidati ad oggi scontano una notorietà molto inferiore (risultano conosciuti tra l’11 e il 15% degli elettori) e sono accreditati di valori inferiori all’1% con l’eccezione di Giuliano Granata (Potere al Popolo) al 2,2%.
Per quanto riguarda il voto di lista, il Pd con il 19,2% si colloca al primo posto, rimanendo sostanzialmente stabile rispetto sia alle Europee sia alle Regionali 2015; a seguire, nella coalizione di centrosinistra, si colloca la lista De Luca presidente con il 12,2% (nel 2015 ottenne il 4,9%), poi Campania libera con il 4,1% (contro il 4,8%) e l’insieme delle altre liste in appoggio a De Luca che complessivamente ottengono il 12%.
Nel centro destra Forza Italia prevale sugli alleati con il 14% mantenendosi sui risultati delle Europee, seguita da FdI con il 10,2% (quasi il doppio delle Europee e delle precedenti Regionali), quindi la lista Caldoro presidente con il 4,1% (contro il 7,2% del 2015) e infine la Lega con il 3,3%.
(da agenzie)
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Agosto 29th, 2020 Riccardo Fucile
LA PERCENTUALE DEI POSITIVI TRA QUELLI SBARCATI E’ DEL 3,9% E GRAZIE AI TAMPONI SONO STATI TUTTI POSTI IN STRUTTURE SANITARIE SOTTO CONTROLLO… BENE, ORA IL VIMINALE PROCEDA PENALMENTE NEI CONFRONTI DI CHI DIFFONDE NOTIZIE FALSE CHE FOMENTANO ODIO E DISORDINI: QUESTA E’ EVERSIONE
Valeria Pacelli sul Fatto Quotidiano oggi illustra i dati del ministero dell’Interno su migranti e Coronavirus.
I numeri servono soprattutto a verificare se sia vero o falso quello che diceva l’autorevolissimo leader dell’opposizione e segretario della Lega Matteo Salvini sui migranti infetti che portano COVID-19 agli italiani. Naturalmente si trattava di una bufala
Secondo i dati (finora inediti) del ministero dell’Interno, da inizio pandemia e fino al 14 agosto, nelle strutture di accoglienza sono in totale 1.218 i migranti positivi (di cui 710 in quarantena alla data del 14 agosto).
Un numero che se paragonato agli oltre 265 mila casi che ci sono stati in Italia, rappresentano poco più dello 0,4 per cento.
Ma vediamo i dati alla luce anche degli sbarchi. Da inizio anno sono arrivati 17.985 migranti, 6.950 nei primi sei mesi del 2020. Fino al 30 giugno si contavano 603 positivi nei centri di accoglienza. A luglio e agosto gli sbarchi sono raddoppiati (11.035), mentre il contagio ha colpito altri 615 migranti.
Una cifra che non spaventa la comunità scientifica, con Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità : a seconda delle Regioni
“Nessun migrante positivo — spiegano dal Viminale — è attualmente in carico a presidi ospedalieri regionali”.
Dal primo giugno sono stati effettuati 6.371 tamponi ai migranti sbarcati in Sicilia, per una percentuale di positivi pari al 3,98 per cento.
“Per garantire la sicurezza sotto il profilo sanitario anche delle comunità locali, il Viminale ha sempre sottoposto a un attento screening sanitario tutti i migranti sbarcati in Sicilia – si sottolinea -. Dopo aver inizialmente previsto il test sierologico, dai primi di agosto è stato introdotto obbligatoriamente l’esame rinofaringeo, con una valutazione immediata del prelievo”.
Dal primo giugno sono stati effettuati 6.371 tamponi ai migranti sbarcati in Sicilia, per una percentuale di positivi pari al 3,98 per cento. “Per garantire la sicurezza sotto il profilo sanitario anche delle comunità locali, il Viminale ha sempre sottoposto a un attento screening sanitario tutti i migranti sbarcati in Sicilia – si sottolinea -. Dopo aver inizialmente previsto il test sierologico, dai primi di agosto è stato introdotto obbligatoriamente l’esame rinofaringeo, con una valutazione immediata del prelievo”.
A partire dallo scorso giugno, inoltre, sono stati trasferiti dalla Sicilia verso altre regioni italiane 4.086 migranti. Le stesse fondi del Viminale citate da Agi precisano che “tali trasferimenti sono stati intensificati, fin da maggio, al termine del lockdown, in ragione del maggior impatto dei flussi che sopporta la Sicilia. La redistribuzione sul territorio nazionale è avvenuta all’esito dello screening sanitario. Sempre da fonti del Viminale si apprende, inoltre, che in relazione alle maggiori esigenze di vigilanza dei centri per migranti, in Sicilia sono attualmente impiegati 979 militari dell’Operazione strade sicure, 400 inviati nel solo mese di agosto”.
(da agenzie)
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Agosto 29th, 2020 Riccardo Fucile
DRAGHI TERZO IN POPOLARITA’ CONTINUA A CRESCERE
Oggi Ilvo Diamanti illustra i risultati di un sondaggio Demos & PI sulle intenzioni di voto e
sulla popolarità dei leader: la Lega è al suo minimo storico mentre Fratelli d’Italia continua la sua crescita.
In calo anche il Partito Democratico e il MoVimento 5 Stelle mentre Forza Italia è sostanzialmente stabile e gli altri a sinistra continuano ad arrancare ben al di sotto della soglia psicologica (che potrebbe presto diventare elettorale) del 5%.
La Lega di Salvini, infatti, è ancora il primo partito, in Italia, con il 24,5% delle intenzioni di voto. Ma cala di circa 10 punti rispetto alle Europee e di 5 rispetto allo scorso febbraio. Non pare più un “muro”. Piuttosto, un “solco”, seppure profondo. Dietro, solo i FdI di Giorgia Meloni hanno allargato la loro base. Erodendo, soprattutto, i consensi perduti dalla Lega. E da FI. Oggi hanno superato il 15%. Il doppio rispetto a un anno fa.
Giorgia Meloni, peraltro, ha scavalcato Salvini, nelle preferenze degli elettori.
I FdI, ormai, incalzano il M5s. Dimezzato rispetto alle politiche del 2018. Tuttavia, stabile negli ultimi mesi. Come il PD. Poco sotto il 21%.
Secondo partito, in Italia, ma ancora distante dalla Lega. Non si vede, dunque, un soggetto politico “dominante”.
Interessanti anche i dati della popolarità dei leader tra i quali spicca il nome di Mario Draghi, che è terzo nella classifica dopo Giuseppe Conte, la cui popolarità è in calo, e Luca Zaia. Quella di Salvini rimane stabile, ma arranca al nono posto
(da “NextQuotidiano“)
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Agosto 29th, 2020 Riccardo Fucile
IL RISTORATORE ANNULLA LA PRENOTAZIONE DELLA LEGA PER L’IMPOSSIBILITA’ DI RISPETTARE LE NORME ANTI.COVID… CON SOGGETTI ABITUATI A NON USARE LA MASCHERINA, COME DARGLI TORTO… MA I LEGHISTI FARNETICANO DI MINACCE AL RISTORATORE
Il pranzo della discordia. Venerdì 28 agosto il ristorante Centanni di Bagno a Ripoli (in provincia di Firenze) avrebbe dovuto ospitare un pranzo elettorale della Lega. Ospiti di onore Matteo Salvini e la candidata alla poltrona di Presidente della Regione Toscana Susanna Ceccardi.
A poche ore dall’evento, però, è arrivato il dietrofront da parte del titolare del locale. La Lega parla di minacce ricevute dai gestori dopo la pubblicazione di quel volantino in cui si annunciava l’appuntamento delle 12.30.
Il titolare, però, smentisce e parla di impossibilità di rispettare le norme anti-contagio (valide per tutti i locali d’Italia, da Nord a Sud)
Alla notizia dell’annullamento del pranzo elettorale, la Lega ha denunciato presunte minacce subite dai titolari del ristorante di Bagno a Ripoli.
L’attacco era rivolto alla sinistra che, secondo quanto dichiarato da alcuni esponenti del Carroccio, avrebbe — attraverso alcuni militanti — inviato insulti e intimidazioni ai gestori del Centanni.
Ma questa versione è stata smentita dagli stessi titolari attraverso un post Facebook in cui si fa riferimento all’impossibilità di garantire il rispetto delle norme anti-Covid.
«L’evento in programma per venerdì 28 agosto 2020 , non si terrà presso i nostri locali come pubblicizzato da locandina dell’evento stesso a causa dell’impossibilità per il nostro locale di garantire l’adeguato rispetto delle normative sanitarie anti covid-19. Con il presente ci teniamo a precisare che la nostra attività , che prosegue da 58 anni ed animata da professionalità e passione, ha finalità commerciale e non ha mai avuto, non ha e non avrà mai colore politico nè appartenenza ad alcun partito o ideologia politica, a prescindere dagli ospiti che accoglierà , sempre. Approfittiamo anche per smentire qualsiasi notizia di aver ricevuto minacce da alcuno tese a fare annullare l’evento presso i nostri locali».
Un episodio simile, ovviamente non riferibile all’emergenza Covid, era accaduto il 15 gennaio scorso a Casalecchio di Reno. All’epoca il leader della Lega aveva organizzato una colazione elettorale presso un bar, ‘La dolce Lucia’ per sostenere la candidatura di Lucia Borgonzoni alle Regionali in Emilia-Romagna. Ma il titolare si rifiutò di far entrare il segretario del Carroccio e i suoi sostenitori per evitare una strumentalizzazione politica del suo locale. Anche all’epoca ci furono tantissime proteste.
(da agenzie)
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Agosto 29th, 2020 Riccardo Fucile
MA I SOVRANISTI NON ERANO NEMICI DEI POTERI FORTI?
Il Fatto Quotidiano ha pubblicato il contenuto di una telefonata intercettata dal NOE tra l’ex
sindaco, non indagato, Goffredo Brandoni, presidente del Consiglio comunale e candidato consigliere regionale di FdI, e l’ad della raffineria Api, Giancarlo Cogliati, per il quale la Procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio insieme al responsabile sicurezza Giovanni Bartolini e alla società , per inquinamento ambientale, getto pericoloso di cose e violazione delle prescrizioni Aia e della direttiva Seveso.
La telefonata parla delle segnalazioni ricevute per i miasmi provocati dalla raffineria a Falconara:
L’8 gennaio 2018 l’ad di Api chiama Brandoni, che attende una nota dalla raffineria sulla torcia del giorno prima.
Cogliati si sfoga per l’arrivo del Noe: “Come si fa a vivere in questo Paese? ”. Brandoni dice: “Una cretina, che forse sarà la candidata dei 5s, ha scritto anche se non sentite odori cattivi segnalate, perchè voglio vedere cosa fa il Comune”.
L’ad si lamenta e lui risponde: “Lei pensi, se va su chi non deve andar su. Finisce l’Italia. Chiudiamo”.
Poi arrivano i nomi di chi ha segnalato i miasmi: “Ci sono state tre segnalazioni, chi erano queste tre faccia di cazzo? Mi auguro che quello che le sto dicendo sia registrato da qualcuno —dice —Carracenti, che è una del M5s che vorrebbe fare la candidata sindaco. Roberto Cenci, che s’è presentato con Rifondazione in Regione. E una figura di secondo piano dei comitati”.
Lui si difende: “Non ho mai appellato i cittadini di Falconara con quelle parole. Se linguaggio colorito c’è stato va indirizzato nei confronti dei miei oppositori politici”. Ma lunedì è fissata dai partiti di opposizione una riunione per chiederne le dimissioni. E c’è chi chiede che si ritiri dalla campagna elettorale.
(da “NextQuotridiano”)
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Agosto 29th, 2020 Riccardo Fucile
PECCATO CHE SI DIMENTICHI DI CHIEDERE SCUSA AI CITTADINI
Dopo le polemiche, arrivano le scuse ufficiali: Teodora Tiziana Rizzo si cosparge il capo di cenere per quel post complottista sulla genesi del contagio di Briatore
Quel paradossale post Facebook non esiste più. Teodora Tiziana Rizzo ha deciso di cancellarlo dopo le polemiche e ora, a tre giorni di distanza, ha chiesto scusa a Giorgia Meloni e al suo partito per quanto scritto.
La candidata sindaco di Fratelli d’Italia a Latiano (in provincia di Brindisi) aveva palesato due teorie del complotto dietro al contagio di Flavio Briatore. Due tesi fantascientifiche che hanno creato imbarazzo — seppur non esternato pubblicamente — all’interno di FdI.
Inizialmente, dopo le critiche, si era limitata a cancellare il post e pubblicarne un altro in cui si accusava l’opinione pubblica di averla criticata per il suo libero pensiero, sottolineando di aver ricevuto ‘accuse infamanti, offese gratuite e violenza verbale’.
Insomma, una reprimenda pubblica nei confronti di chi ha contestato quella sua doppia teoria del complotto. Nel post originale, infatti, Teodora Tiziana Rizzo esprimeva dubbi sulla genesi del contagio di Flavio Briatore (nella sua ipotesi si parla di ‘contagio punitivo’ per aver criticato il governo sulla gestione del Covid e la limitazione dell’attività di ballo), fino ad arrivare a pensare che in Sardegna sia stato mandato volontariamente un untore per «infettarci tutti».
Adesso arrivano le scuse attraverso un comunicato stampa: «In merito al contenuto del mio scritto, che rappresenta un libero pensiero personale, pubblicato sul mio profilo Facebook non politico, che evidentemente espresso in altro periodo ed in circostanze diverse non avrebbe suscitato tanto clamore, mi scuso ufficialmente, per l’imbarazzo creato, assolutamente involontario, con il partito Fratelli d’Italia, con l’Onorevole Giorgia Meloni, con i dirigenti nazionali e locali».
I cittadini non esistono.
(da agenzie)
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Agosto 29th, 2020 Riccardo Fucile
LA DENUNCIA DI DUE DIPENDENTI DELLO STAFF
Ieri Flavio Briatore ha sostenuto che al Billionaire venivano rispettate le regole sul
distanziamento e l’obbligo dell’uso delle mascherine. Oggi scopriamo che due dipendenti si sono rivolti al sindacato per fornire una versione dei fatti un po’ diversa:
«Al Billionaire abbiamo sempre rispettato le regole, facendo entrare il numero giusto di persone», ha dichiarato in un’intervista alla Stampa Briatore. «Non ci può fare nulla nessuno se fai entrare cento persone in mille metri quadrati e loro stanno tutte appiccicate».
Due ragazzi dello staff, però, entrambi positivi, si sono rivolti al sindacato gallurese della Cisl per fornire una versione un po’ diversa rispetto a quella del manager e per aprire una pratica per infortunio sul luogo di lavoro (l’infezione da Covid, per l’Inail, è classificata così). Una versione, la loro, più coerente con le scene immortalate da foto e video degli stessi vacanzieri della Costa Smeralda.
«Non c’era la percezione del pericolo», hanno raccontato. «Abbiamo visto entrare e circolare gente senza mascherina». Talvolta alcuni colleghi la calavano sotto il mento o lasciavano il naso scoperto. «Dentro c’era caldo, e bisognava correre di qua e di là tutta la sera: c’era chi la toglieva per respirare meglio».
Segnalazioni con toni anche più gravi sono arrivate alla Cgil dagli impiegati nel resort Santo Stefano. Resta il fatto che il Billionaire rappresenta, per numero di contagiati, un unicum in tutta la Gallura. «Quel dato si spiega solo con la violazione delle disposizioni anti-Covid – ritiene Mirko Idli, segretario generale della Cisl Gallurese – In altre discoteche sono state celebrate feste e compleanni, eppure non è successo niente».
Un supplemento di spiegazione la offre Marcello Acciaro, il capo dell’unità di crisi Nord-Sardegna:
«Potrebbe essere colpa dell’effetto “mattatoio tedesco”, dove il virus si è propagato moltissimo perchè gli operai tedeschi non solo lavoravano insieme, ma vivevano anche negli stessi residence». Come accade, in effetti, per il Billionaire, che offre agli stagionali l’alloggio ad Arzachena. Adesso in quelle abitazioni stanno trascorrendo la quarantena. In tutta la Sardegna ci sono circa 500 persone, tra turisti contagiati e loro familiari, in attesa di lasciare l’isola e tornare a casa.
La Protezione civile potrebbe mettere a disposizione una nave ad hoc per trasferirli sul continente. «È ancora un’ipotesi», spiegano da Roma. «La ricerca di un traghetto comincerà se la situazione dovesse aggravarsi». Il Lazio, intanto, ha deciso di avviare, in assenza di accordo con la Sardegna, i test all’imbarco di Civitavecchia per chi è diretto sull’isola.
(da agenzie)
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Agosto 29th, 2020 Riccardo Fucile
L’ANNUNCIO DEL MINISTRO SPERANZA
Stop alle maggiorazioni. Come annunciato qualche giorno fa, da martedì 1° il superticket — quei dieci euro in più da pagare per usufruire di prestazioni diagnostiche e specialistiche attraverso il Sistema Sanitario Nazionale — sarà cancellato.
A confermare la notizia, già ufficiale grazie a un provvedimento ad hoc approvato nel mese di dicembre dello scorso anno, è stato il Ministro della Salute Roberto Speranza attraverso un post condiviso sui propri canali social.
«Ogni volta che una persona non si cura come dovrebbe per motivi economici siamo dinanzi a una sconfitta per tutti noi e a una violazione della Costituzione — scrive Roberto Speranza su Facebook -. Per questo a dicembre abbiamo approvato la norma che entra in vigore dal 1 settembre. Il Superticket è abolito e nessuno lo pagherà più».
Il superticket era stato inserito nel 2011: si consentiva alle Regioni di richiedere una maggiorazione sul costo del ticket ordinario (che arriva fino a 40 euro) per tutte le visite e prestazioni diagnostiche ambulatoriali gestite dal Servizio Sanitario Nazionale. Ogni amministrazione regionale poteva decidere le modalità e la cifra (fino a un massimo di dieci euro) da richiedere al cittadino.
Alcune lo hanno applicato, altre lo hanno già rimosso da tempo. Altre ancora hanno basato quel surplus di prezzo in base al reddito del richiedente o alla prestazione sanitaria a cui doveva sottoporsi (al netto di alcune fasce di età esentate).
Ora, a nove anni dall’entrata in vigore, il superticket viene cancellato a livello nazionale. Il provvedimento era stato approvato del Parlamento nove mesi fa, nel dicembre del 2019. E, come previsto, entrerà in vigore martedì primo settembre in tutta Italia.
(da agenzie)
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Agosto 29th, 2020 Riccardo Fucile
L’IMBARCAZIONE CON 219 PERSONE AL LARGO DI LAMPEDUSA.. “ABBIAMO BISOGNO DI ASSISTENZA IMMEDIATA”
“Sending out an Sos”, come cantavano i Police. Ma per ora senza ottenere risposta. 
La nave finanziata dallo street artist inglese Banksy, partita dalla Spagna per salvare migranti nel Mediterraneo centrale, ora chiede a sua volta soccorsi, in particolare all’Italia e a Malta.
“Allarme”, si legge in un tweet postato dalla comandante della Louise Michel. “Abbiamo dato assistenza ad altre 130 persone tra cui molte donne e bambini, e nessuno ci sta aiutando! Stiamo raggiungendo lo stato di emergenza. Abbiamo immediato bisogno di assistenza dalla Guardia Costiera italiana e dalle Forze Armate di Malta. Stiamo salvando 219 persone con un equipaggio di 10. Agisci ora, Unione Europea!
L’imbarcazione, una ex-unità della Marina doganale francese, acquistata da Banksy per scopi umanitari, batte bandiera tedesca ed è lunga 31 metri.
Salpata nei giorni scorsi dalla Spagna, giovedì ha tratto in salvo al largo della Libia un barcone con 89 migranti. Ma ora ha incontrato un’altra barca con 130 persone e ha preso anche queste, creando a bordo un pericoloso sovraffollamento, avendo quasi il doppio delle 130 persone che è in grado di trasportare.
Uno dei migranti sarebbe già morto, altri hanno subito ustioni causate dal carburante, una trentina si troverebbero si una zattera di salvataggio. A tutti sono stati distribuiti giubbotti salvagente, ma la situazione viene descritta dalla comandante Pia Klemp come grave e sempre più preoccupante.
Per questo nella notte fra venerdì e sabato ha lanciato un Sos attracerso i social media. “Ripetiamo”, si legge in un post successivo, “la #LouiseMichel non riesce a manovrare in sicurezza e nessuno viene in nostro aiuto. Le persone soccorse hanno subito un trauma estremo, è ora che vengano portate in un posto sicuro”.*
Secondo Marine Traffic, sito di monitoraggio delle navi nel Mediterraneo, all’alba di stamane la nave si trovava a circa 90 chilometri a sud-est dell’isola di Lampedusa. Venerdì ha risposto a un Sos di Moonbird, un aereo che fa monitoraggio delle barche di migranti in difficoltà nella zona, che aveva avvistato un gommone che non si muoveva più e si stava riempendo di acqua per una falla.
I passeggeri erano riusciti precedentemente a contattare Alarm Phone, una hotline telefonica che assiste i profughi in mare, richiedendo immediati soccorsi. Gli attivisti di Alarm Phone e Moonbird affermano di avere passato la richiesta alle autorità europee, ma — scrive il Guardian — “nè Malta nè l’Italia hanno reagito adeguatamente”.
La Louise Michel prende il nome da un’anarchica francese del 19esimo secolo. Noto anche per la sua veemente critica alla politica migratoria europea, Banksy l’ha decorata con l’immagine di una bambina che indossa un giubbotto di salvataggio e che tiene in mano un salvagente a forma di cuore.
L’identità dell’artista inglese, famoso per i suoi murales e graffiti, non è mai stata rivelata, ma si presume che sia nato e cresciuto a Bristol. L’acquisto della nave è la sua ultima iniziativa umanitaria: “Ho fatto delle opere sui migranti, ma ovviamente non voglio tenere i soldi”, ha scritto nei giorni scorsi a Pia Klemp, offrendo di acquistare e mettere a sua disposizione uno yacht per soccorrere migranti nel Mediterraneo.
(da agenzie)
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