IL VIMINALE SMONTA LA BUFALA DI SALVINI SUI MIGRANTI INFETTI: SONO SOLO LO 0,4% DEL TOTALE DEI POSITIVI
LA PERCENTUALE DEI POSITIVI TRA QUELLI SBARCATI E’ DEL 3,9% E GRAZIE AI TAMPONI SONO STATI TUTTI POSTI IN STRUTTURE SANITARIE SOTTO CONTROLLO… BENE, ORA IL VIMINALE PROCEDA PENALMENTE NEI CONFRONTI DI CHI DIFFONDE NOTIZIE FALSE CHE FOMENTANO ODIO E DISORDINI: QUESTA E’ EVERSIONE
Valeria Pacelli sul Fatto Quotidiano oggi illustra i dati del ministero dell’Interno su migranti e Coronavirus.
I numeri servono soprattutto a verificare se sia vero o falso quello che diceva l’autorevolissimo leader dell’opposizione e segretario della Lega Matteo Salvini sui migranti infetti che portano COVID-19 agli italiani. Naturalmente si trattava di una bufala
Secondo i dati (finora inediti) del ministero dell’Interno, da inizio pandemia e fino al 14 agosto, nelle strutture di accoglienza sono in totale 1.218 i migranti positivi (di cui 710 in quarantena alla data del 14 agosto).
Un numero che se paragonato agli oltre 265 mila casi che ci sono stati in Italia, rappresentano poco più dello 0,4 per cento.
Ma vediamo i dati alla luce anche degli sbarchi. Da inizio anno sono arrivati 17.985 migranti, 6.950 nei primi sei mesi del 2020. Fino al 30 giugno si contavano 603 positivi nei centri di accoglienza. A luglio e agosto gli sbarchi sono raddoppiati (11.035), mentre il contagio ha colpito altri 615 migranti.
Una cifra che non spaventa la comunità scientifica, con Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità : a seconda delle Regioni
“Nessun migrante positivo — spiegano dal Viminale — è attualmente in carico a presidi ospedalieri regionali”.
Dal primo giugno sono stati effettuati 6.371 tamponi ai migranti sbarcati in Sicilia, per una percentuale di positivi pari al 3,98 per cento.
“Per garantire la sicurezza sotto il profilo sanitario anche delle comunità locali, il Viminale ha sempre sottoposto a un attento screening sanitario tutti i migranti sbarcati in Sicilia – si sottolinea -. Dopo aver inizialmente previsto il test sierologico, dai primi di agosto è stato introdotto obbligatoriamente l’esame rinofaringeo, con una valutazione immediata del prelievo”.
Dal primo giugno sono stati effettuati 6.371 tamponi ai migranti sbarcati in Sicilia, per una percentuale di positivi pari al 3,98 per cento. “Per garantire la sicurezza sotto il profilo sanitario anche delle comunità locali, il Viminale ha sempre sottoposto a un attento screening sanitario tutti i migranti sbarcati in Sicilia – si sottolinea -. Dopo aver inizialmente previsto il test sierologico, dai primi di agosto è stato introdotto obbligatoriamente l’esame rinofaringeo, con una valutazione immediata del prelievo”.
A partire dallo scorso giugno, inoltre, sono stati trasferiti dalla Sicilia verso altre regioni italiane 4.086 migranti. Le stesse fondi del Viminale citate da Agi precisano che “tali trasferimenti sono stati intensificati, fin da maggio, al termine del lockdown, in ragione del maggior impatto dei flussi che sopporta la Sicilia. La redistribuzione sul territorio nazionale è avvenuta all’esito dello screening sanitario. Sempre da fonti del Viminale si apprende, inoltre, che in relazione alle maggiori esigenze di vigilanza dei centri per migranti, in Sicilia sono attualmente impiegati 979 militari dell’Operazione strade sicure, 400 inviati nel solo mese di agosto”.
(da agenzie)
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