40.000 PATRIOTI RUSSI IN PIAZZA PUSHKIN A MOSCA: PUTIN FA PICCHIARE E ARRESTARE ANCHE I RAGAZZINI DI 12 ANNI
CORTEO VERSO LA LUBYANKA, COVO DELL’EX KGB, OGGI FSB… NAVALNJY DAL CARCERE: “SAPPIATE CHE NON HO INTENZIONE DI SUICIDARMI, NEL CASO QUALCUNO MI VOLESSE FAR TROVARE IMPICCATO ALLE FINESTRE”
“Siamo orgogliosi di voi. Siamo moltissimi. Vogliamo felicità per il nostro Paese e stiamo manifestando pacificamente per la nostra libertà e per quella di Navalny”, si legge nel messaggio diffuso dal canale Telegram di Navalny che da stamattina pubblica i video delle diverse manifestazioni in diverse parti del Paese, da Vladivostok a Mosca e San Pietroburgo.
40 mila in piazza a Mosca, fermati anche ragazzini
A Mosca e San Pietroburgo gli arresti sono cominciati ancora prima dell’avvio della manifestazione alle 14 (ora locale, le 12 in Italia). Nella capitale, piazza Pushkin, area destinata alla manifestazione secondo gli annunci, è circondata da barricate, come altre zone della capitale, nelle aree dello shopping e nelle strade principali. Altri agenti sono stati collocati nella piazza Rossa. Tra i fermati molti portavano cartelli con scritto “Io non ho paura”, citazione dello stesso Navalny e diventata uno degli slogan della giornata di protesta di oggi. Un giornalista dell’ANSA sul posto è stato tra l’altro testimone del fermo di un ragazzino di circa 12 anni.
Nonostante la massiccia presenza di polizia e i blocchi lungo le principali arterie di Mosca, i manifestanti continuano a raggiungere piazza Pushkin a Mosca per la protesta contro l’arresto di Navalny. Megafoni ordinano ai presenti di disperdere la manifestazione non autorizzata.
Un gruppo si sta dirigendo verso il quartier generale dell’FSB, i servizi di sicurezza interni eredi del KGB, situato sulla Lubyanka. I manifestanti urlano lo slogan “Russia senza Putin”. ù
Il messaggio di Navalnyj dal carcere: “Non mi suiciderò”
I collaboratori di Navalnyj rimasti in libertà hanno intanto pubblicato un suo videomessaggio dalla prigione di custodia cautelare, registrato, a quanto pare, tra il 20 e il 21 gennaio. Già sopravvissuto a un tentato avvelenato da Novichok e detenuto a Matrosskaja Tishina, la prigione dove nel 2009 morì l’avvocato Serghej Magnitskij che aveva indagato su una frode su vasta scale che coinvolgeva,
Navalnyj ha ringraziato il pubblico della video-inchiesta sul “palazzo di Putin”, espresso il suo rispetto per i giovani che fino a ieri avevano fatto guadagnare oltre 22 milioni di visualizzazioni agli hashtag #NavalnyjLibero e #23gennaio su Tik Tok.
E ha infine messo anche in guardia da una sua “scomparsa” prematura. “Giusto in caso: non sto pianificando di impiccarmi alle finestre o di tagliarmi le vene o la gola con un cucchiaio affilato. Uso le scale con molta cautela e mi prendono la pressione ogni giorno perciò un improvviso infarto è da escludere. Sono in uno stato psicologico ed emotivo stabile”, ha scritto su Instagram.
(da agenzie)
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