BERLUSCONI IL BOOM È GIÀ FLOP: LA PRESUNTA RIMONTA E’ DURATA LO SPAZIO DI UNA SERA
LE BOLLICINE DEL PRIMO GIORNO SONO GIA’ EVAPORATE…I SONDAGGISTI ORA CONCORDANO: “SERVIZIO PUBBLICO NON GLI HA PORTATO UN VOTO”
Più che una resurrezione, una curva di Gauss: la trasmissione di Michele Santoro ha sì galvanizzato gli elettori del Pdl ma, a freddo, di voti ne avrebbe spostati ben pochi. L’effetto, insomma, si sarebbe presto normalizzato, almeno stando all’opinione dei sondaggisti, che hanno visto nella puntata di Servizio Pubblico uno spettacolo dagli scarsi risvolti elettorali.
Perchè il confronto di una sera — per quanto abbia registrato il record assoluto di ascolti nella storia de La7 — non basta a riaprire la corsa alle urne.
Nemmeno Alessandra Ghisleri, fedelissima sondaggista di Silvio Berlusconi, pensa che il Cavaliere abbia davvero recuperato terreno: “A caldo c’è sempre molto entusiasmo, quello che rinforza i cuori. Poi evidentemente il fenomeno rientra, proprio come è accaduto con le primarie del Pd”.
Un grande successo mediatico — sostiene Ghisleri — non ha effetti automatici sulle scelte degli elettori: “Qualche voto rimane, ma la gente decide per lo più in base allo sviluppo degli eventi. Il popolo di centrodestra ha ritrovato il suo leader, ma il gap con il Pd non è piccolo”.
Il sociologo Renato Mannheimer, che guida l’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione, si dice “scettico sull’impatto che la puntata di Servizio Pubblico ha avuto nell’incrementare i voti del Pdl”.
Anche perchè, sostiene, l’opinione dell’elettore si crea “per sedimentazioni successive e graduali: come per l’amore, non basta un colpo di fulmine”.
Nessuna svolta, dunque?
“Il partito è sul 20 per cento: il divario col Pd è difficile da colmare. E poi, quel che conta è l’insieme della campagna elettorale: non si può prescindere dal passato e pesa quello che Berlusconi farà nel prossimo mese”.
Per Nicola Piepoli, presidente dell’omonimo istituto di ricerca — tra i pochi sondaggisti ad aver azzeccato il risultato delle Amministrative nella primavera del 2011 — la puntata “non ha spostato granchè: forse un punto percentuale”.
Ma un punto inutile, sostiene il professore: “La partita delle Politiche è chiusa e in 40 giorni non verrà certo ribaltata. Il Pd ha già vinto e per cambiare questo fatto ci vorrebbe la mano del gigante, che sinceramente non si può individuare in una prima serata tv. Solo una modifica delle alleanze può mutare un esito altrimenti certo”.
Il sondaggista è critico nei confronti dei quotidiani che ieri hanno titolato sul miracolo santoriano, che avrebbe rilanciato il Cavaliere invertendo il trend elettorale del Pdl: “Capisco che i giornali debbano vendere, ma non è ancora stato fatto un singolo sondaggio per valutare l’impatto della puntata. Tutti, me compreso, esprimono solo opinioni : parlare di voti guadagnati è pura speculazione”.
Anche per Antonio Valente, amministratore delegato di Lorien Consulting, la performance di Berlusconi ha rimotivato i suoi elettori e convinto tutti che il Cavaliere non è affatto (politicamente) morto.
Un impatto “sia quantitativo, per via dello share, che qualitativo: ma attecchirà ?”, si chiede Valente.
Le potenzialità ci sono, dato che “il 40 per cento degli indecisi sono ex elettori del Pdl, quindi recuperabili”.
Ma chi sostiene che Berlusconi abbia conquistato tre, quattro, persino cinque punti percentuali in una sola serata “si fa prendere dall’emotività . Bisogna vedere cosa poi si sedimenta”.
Beatrice Borromeo
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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