FINITA LA FARSA DELLA CONSEGNA DEGLI AIUTI A CIPRO CHE POI VENGONO BLOCCATI AI VALICHI DAI MILITARI ISRAELIANI: “TIRIAMO DRITTI FINO A GAZA”
“DIVERSE INTELLIGENCE HANNO ANTICIPATO NUOVE OFFENSIVE ISRAELIANE”… AGLI INFAMI SEDICENTI DESTRORSI CHE CRITICANO LA MISSIONE DICIAMO: A BORDO DI QUELLE BARCHE AVREBBE DOVUTO ESSERCI LA GIOVENTU’ DI DESTRA, QUELLA CHE HA SACRIFICATO ANCHE LA VITA PER LA LIBERTA’ E I DIRITTI DEI POPOLI. VOI SIETE DIVENTATI I SERVI DELLA FECCIA SOVRANISTA E CAPITALISTA INTERNAZIONALE
“La missione della Global Sumud Flotilla continua e punta, come in origine, a raggiungere Gaza”. Nonostante abbiano ricevuto da diverse intelligence informazioni su “possibili attacchi israeliani nelle prossime 48 ore”, gli attivisti dicono no all’ipotesi a cui stava autonomamente lavorando il governo italiano, che prevedeva di scaricare a Cipro gli aiuti, da far arrivare poi nella Striscia tramite il patriarcato latino di Gerusalemme.
L’obiettivo della missione umanitaria della Flotilla, spiegano, non cambia: “Rompere l’assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica. Qualsiasi attacco o ostruzione alla missione costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale”.
E sulla stessa linea sono i parlamentari italiani che alla flotta umanitaria si sono aggregati: “Questa missione – spiega Scuderi – non punta semplicemente a consegnare cibo e farmaci, ma anche a aprire dei canali perché quelli che ci sono evidentemente non funzionano. Si continua a omettere che la maggior parte degli aiuti inviati non vengono effettivamente consegnati perché rimangono bloccati ai valichi”.
Secondo i dati forniti dalle agenzie delle Nazioni Unite, da maggio Israele lascia entrare mediamente nella Striscia non più di 60-70 camion al giorno, ma il fabbisogno minimo calcolato è di almeno seicento.
Preoccupazione a bordo per nuove possibili attacchi
A bordo però c’è preoccupazione. Le indiscrezioni su possibili attacchi sono fondate. Nelle prossime 48 ore, hanno fatto sapere le intelligence di tre diversi Paesi, inclusa quella italiana, ci potrebbero essere nuovi attacchi israeliani sulla Global Sumud Flotilla e di intensità anche maggiore di quelli sferrati nella notte fra il 23 e il 24 settembre. I dettagli verranno condivisi con chiunque voglia ascoltare nel corso di una conferenza stampa on line prevista a breve.
“Queste segnalazioni sono arrivate al direttivo, che le ha
condivise con i capitani – dice l’europarlamentare di Avs, Benedetta Scuderi – Anche le dichiarazioni pubbliche di diversi esponenti del governo italiano e la decisione di inviare due fregate, annunciata dal ministro Crosetto, lo confermano”.
Alla Fasan, che già incrocia nell’area di Creta ed è stata attivata “non come nave scorta ma di soccorso in caso servisse, si aggiungerà nelle prossime ore la Alpino, “che dispone di altre capacità, casomai servissero”, ha detto Crosetto senza scendere in dettagli.
È partita dal porto di Cartagena e si sta dirigendo in zona a tutta macchina anche la Furor, la nave militare spagnola che il governo spagnolo di Pedro Sanchez ha deciso di schierare “a protezione della Flotilla”. Approcci che appaiono molto diversi.
L’evoluzione in parte anticipata dall’esercitazione militare congiunta di Marina e Idf pubblicizzata con tanto di nota stampa e video da Israele poco prima dell’arrivo della delegazione spagnola della Global Sumud Flotilla a Tunisi. Ma anche di fronte alla nuova minaccia, gli attivisti non hanno intenzione di fare passi indietro o di lato.
(da La Repubblica)
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