FLOTILLA, ARCIVESCOVO GENOVA: “BARCHE DEVONO ANDARE AVANTI”
“I FRATELLI E SORELLE DELLA FLOTILLA DEVONO SAPERE CHE LA CHIESA VI VUOLE BENE, VI STIMA E VI APPREZZA”
“I fratelli e le sorelle della Flotilla sono operatori di pace e devono sentirsi sorretti non soli o abbandonati, come se stessero combattendo una battaglia persa. Devono sapere, invece, che la
Chiesa e’ vicina: vi vuole bene, vi stima, vi apprezza”. Cosi’ in una intervista a La Repubblica, l’arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, che il 30 agosto aveva fatto benedire le prime barche partite dal porto.
“Io mi sento diviso – ha sottolineato -, e’ faticoso decidere cosa fare. E mi chiedo: qual e’ la cosa piu’ utile per la gente a Gaza? Ma nel mio cuore io direi: andiamo avanti. Perche’ e’ importante dare un segno. In un momento cosi’ grave, in cui vediamo che stanno compiendo il male del mondo su gente inerme, su donne e bambini, la simbologia e’ importante. E noi dobbiamo dare dei segnali. La missione della Flotilla ha proprio il merito di aver reso evidente la follia di quello che sta accadendo a Gaza”.
Cosa puo’ fare la Chiesa? “Ha il dovere di esserci, di fermarsi a pregare”, ha precisato monsignor Tasca che ha ricordato le parole di San Massimiliano Kolbe, martire cristiano morto ad Auschwitz: “Il male distrugge, solo l’amore crea”.
E sulla denuncia dell’organizzazione umanitaria Music for Peace nei confronti di Israele che avrebbe richiesto di togliere dagli aiuti, biscotti e miele perche’ troppo energetici per donne e bambini, l’arcivescovo ha risposto: “Disgustoso. Disumano. L’invito e’ a essere piu’ umani: sentire ancora la vita degli altri, averla a cuore. L’opinione pubblica, dal basso, ha iniziato a esprimere sempre di piu’ la propria indignazione”.
Perche’ c’e’ voluto tanto? “Siamo assuefatti alla guerra, credo. E piano piano si parla anche con nonchalance di armi atomiche, di droni che sorvolano. Ci siamo assuefatti a un certo linguaggio, ai numeri dei morti. Ed e’ terribile. Si sta poi esasperando l’individualismo, che e’ una caratteristica del nostro tempo. Ma
questa esasperazione porta a estreme conseguenze”, ha concluso.
(da agenzie)
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