AVVISATE TAJANI: IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL GOVERNATORE FORZISTA DELLA CALABRIA, ROBERTO OCCHIUTO, LANCERÀ LA SUA CORRENTE, IN UN EVENTO A PALAZZO GRAZIOLI A ROMA. UNA NUOVA “AREA LIBERALE” IN FORZA ITALIA SUI DIRITTI, LA POLITICA ECONOMICA E LA GIUSTIZIA (OCCHIUTO È INDAGATO CON L’ACCUSA DI CORRUZIONE)
LA MOSSA ARRIVA A UN MESE DALL’INCONTRO TRA IL GOVERNATORE E MARINA BERLUSCONI, CHE PRETENDE DA TEMPO UNA “SVOLTA LIBERALE” NEL PARTITO E PUNTA SU VOLTI NUOVI CHE PRENDANO IL POSTO DI TAJANI E DELLE SUE TRUPPE ATTEMPATE
La data segnata sul calendario è il 17 dicembre. A Palazzo Grazioli, ça va sans dire, per anni residenza romana di Silvio Berlusconi e oggi sede della stampa estera. Formalmente un convegno, che in realtà sarà più un evento politico. Per lanciare la “corrente” del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, da inizio ottobre riconfermato in pompa magna come governatore di Forza Italia con il 57% dei voti, di cui il 13% provenienti dalla sua lista personale.
Il nome è tutto un programma: “In libertà. Pensieri liberali per l’Italia”. Le voci di una corrente interna al partito di Forza Italia guidata da Occhiuto, che è anche vicesegretario di Forza Italia, nelle ultime ore si rincorrono a Montecitorio (dove ieri è stato visto proprio il presidente di Regione) e in Calabria
Il convegno non è organizzato dal presidente di Regione in prima persona, ma da un’area a lui vicina a partire dall’ex deputato di Forza Italia, Andrea Ruggieri, non rieletto nel 2022. All’evento parteciperanno anche alcune figure che ruotano intorno al partito o sono considerata vicine al governatore come il vice capogruppo alla Camera, Francesco Cannizzaro.
I relatori del panel, oltre ad Occhiuto, saranno appunto Ruggieri, il conduttore Mediaset Nicola Porro, l’Ad di Tim Pietro Labriola e il presidente di Monte dei Paschi, Nicola Maione. Moderazione del direttore di Formiche Roberto Arditti.
Un evento che servirà a far nascere una sorta di area liberale sui temi dei diritti, della politica economica ma soprattutto sulla giustizia, fronte su cui Occhiuto si è speso molto negli ultimi mesi dopo l’inchiesta che lo ha coinvolto in prima persona ad agosto: il presidente è indagato con l’accusa di corruzione per alcune nomine legate alla Sanità e per questo aveva deciso di dimettersi e ricandidarsi come presidente di Regione.
La decisione di organizzare un evento “liberale” che avrà come protagonista il presidente della Regione Calabria sta creando molte aspettative dentro al partito soprattutto perché arriva a un mese dall’incontro, rivelato dall’AdnKronos, tra il governatore e Marina Berlusconi, primogenita dell’ex Cavaliere che nei mesi scorsi ha incontrato diversi vicesegretari.
Non è chiaro se durante quel faccia a faccia, avvenuto a Milano, la presidente di Mondadori abbia chiesto a Occhiuto di dare una svolta “liberale” nel partito soprattutto sul fronte dei diritti civili, aprendo anche a mondi che oggi non votano Forza Italia. Marina Berlusconi ha molta stima di Occhiuto e lo ritiene un volto nuovo che potrebbe guidare Forza Italia in futuro. Non ci sono conferme su una sua richiesta diretta per iniziare a prendere in mano il partito.
Subito dopo l’incontro, il presidente della Calabria, intervistato da Sky Tg 24, aveva elogiato la leadership del ministro degli Esteri Antonio Tajani e della premier Giorgia Meloni, ma allo stesso tempo aveva chiesto al partito di mantenere intatta la sua “vocazione liberale”. Anche il governo, aveva aggiunto Occhiuto, “a volte ha bisogno di più stimoli per essere veramente liberale, più aperto e più fedele a quei principi voluti da Berlusconi”.
Dopo la sentenza della Cassazione che aveva negato le misure di prevenzione nei confronti di Marcello Dell’Utri, c’era stato uno scambio a distanza proprio tra Occhiuto e Marina Berlusconi.
Quest’ultima aveva scritto un intervento sul Giornale esultando per la “vittoria di mio padre” riferendosi alla riforma della separazione delle carriere e prendendosela con le “calunnie e le false accuse” dei magistrati.
Il primo commento era arrivato proprio da Occhiuto: “La Cassazione ha scritto la verità su Silvio Berlusconi, ma non cancella 30 anni di calunnie e sofferenze acuite da un sistema mediatico ideologico. Marina Berlusconi ribadisce l’urgenza di procedere con una coraggiosa riforma della giustizia”.
(da agenzie)
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