GIORGIA MELONI HA FRETTA DI MODIFICARE LA LEGGE ELETTORALE PERCHE’ TEME IL CETRIOLONE, OVVERO UN PAREGGIO ALLE POLITICHE DEL 2027, CON CONSEGUENTI LARGHE INTESE (MAGARI APPOGGIATE DA FORZA ITALIA) E ADDIO AL SOGNO DI ELEGGERE UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI DESTRA NEL 2029 – ANCHE SE TAJANI, IN MODALITA’ CAMERIERE, SERVE E APPARECCHIA I SUOI DESIDERI, GIORGIA MELONI NON SI FIDA DI MARINA E PIER SILVIO BERLUSCONI, VERI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA – PER EVITARE DI ESSERE UCCELLATA POST-VOTO, LA DUCETTA VUOLE AGIRE PER TEMPO E BLINDARE LA VITTORIA…
SI TRATTA DI UNA MAPPA CHE RICOSTRUISCE CON PRECISIONE LE POSIZIONI DEGLI ESERCITI SUL FRONTE UCRAINO
A inizio novembre diverse società ricevono un’email con un ordine di censura nei
confronti del sito internet del think tank Parabellum, gestito da un cittadino italiano. A imporre l’atto,
ritenendolo urgente e da attuare nell’immediato, è l’autorità russa per il controllo dei media, il Roskomnadzor, secondo cui sul sito è presente una mappa interattiva che mostra con estrema accuratezza i reali confini dello scontro in Ucraina. Un’informazione scomoda per la propaganda del Cremlino, soprattutto quando smentisce i comunicati governativi sulle presunte avanzate nel territorio invaso da Vladimir Putin.
Una delle società contattate inoltra il tentativo di censura al titolare del sito, Mirko Campochiari, il quale decide di rendere nota la vicenda.
Nella mail inviata dalle autorità russe, si legge che il dominio geo.parabellumthinktank.com è stato inserito nel registro dei siti vietati in Russia a seguito di una sentenza del Tribunale distrettuale Leninsky di Voronezh del 16 ottobre 2025 (caso 2a-4293/2025).
Il documento ordina la rimozione dei contenuti contestati entro 24 ore, pena il blocco dell’accesso dalla Federazione russa. Di fronte all’evidente rifiuto di censurare il materiale, tanto più considerando che l’atto risulterebbe giuridicamente valido solo nel territorio del Paese invasore, la mappa risulta ancora online, consultabile all’estero e soprattutto in Italia.
La mappa scomoda che il Cremlino vuole censurare
Il contenuto che Mosca vuole far sparire è una mappa interattiva che ricostruisce con precisione il fronte del conflitto in Ucraina, indicando le posizioni reali delle forze russe e ucraine, le linee di trincea, le infrastrutture logistiche e i movimenti militari.
L’intero lavoro OSINT si basa su fonti aperte, immagini
satellitari e verifiche incrociate con contatti sul campo, permettendo di ottenere una ricostruzione visiva più accurata e fondata rispetto alle informazioni diffuse dalle autorità coinvolte nel conflitto. Ed è proprio questa precisione a interferire con la narrativa ufficiale del Cremlino.
(da agenzie)
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