I PATRIOTI UNGHERESI DI JOBBIK IN PIAZZA CONTRO IL RAZZISTA ORBAN, DECINE DI FERMI, NEL POMERIGGIO MANIFESTAZIONE A RISCHIO SCONTRI
MIGLIAIA IN PIAZZA CONTRO I LIMITI ALLA LIBERTA’ DI STAMPA, LE FRODI ELETTORALI E IL REGIME CORROTTO… IL “NUOVO” JOBBIK E’ IL PARTITO DI DESTRA SOCIALE ANTI-CORRUZIONE CHE DIALOGA CON LA SINISTRA, SECONDO PARTITO IN UNGHERIA CON OLTRE IL 20%
Oggi l’Ungheria si prepara a vivere un lungo giorno di tensione nella capitale Budapest. Gruppi giovanili, organizzazioni della società civile, forze di opposizione hanno cominciato da ieri sera a formare una catena umana attorno all’enorme edificio del Parlamento nazionale (Orszà¡ghà¡z) nella centralissima Kossuth tèr.
Proprio nella mattina in cui si terrà la seduta costituente del nuovo Parlamento del premier razzista Viktor Orbà¡n
I dimostranti protestano contro quelli che denunciano come limiti brutali alla libertà di stampa, strappi ai valori dello Stato di diritto, corruzione, accuse di frodi elettorali.
Nel primo mattino la polizia è entrata in azione in modo brutale: trra trenta e sessanta giovani accusati di aver insultato le forze dell’ordine sono stati fermati e a norma di legge possono essere trattenuti in stato di fermo per 24 ore.
Dopo lo scioglimento della catena umana da parte della polizia deputati e membri del governo sono entrati senza problemi in Parlamento. Per volontà di Orbà¡n hanno tutti recitato insieme preghiere cristiane. Il gesto, una novità nel dopoguerra, è stato male accolto da parte dell’opinione pubblica (secondo sondaggi a caldo) come violazione delle regole e protocollo dello Stato laico.
In un primo tempo la manifestazione era stata proibita. I promotori della catena umana si sono appellati alla magistratura e hanno ottenuto il permesso.
Ma poi tra le 6 e le 7 del mattino la polizia come si diceva è entrata in azione sciogliendo la catena umana e sgomberando e isolando piazza Kossuth. Già da ieri sono pronti diversi idranti, e forti reparti speciali della polizia.
Tutta la zona attorno al Parlamento è transennata. Incidenti e disordini sono dunque giudicati probabili e temuti da molti osservatori, anche nelle prossime ore e nel pomeriggio e sera.
Nel pomeriggio infatti, dalle 18, si svolgerà un corteo delle opposizioni parlamentari e tradizionali (dai socialisti a Jobbik trasformatosi da ultradestra in destra nazionale anti-corruzione e pro-giustizia sociale) che diverrà una marcia sul Parlamento.
Non si può escludere che ciò sfoci in altri disordini e incidenti.
Finora le due grandi manifestazioni antigovernative svoltesi a Budapest dopo il trionfo elettorale di Orbà¡n, nei due sabati successivi alle elezioni, sono state pacifiche ma per oggi martedà 8 aprile si percepisce un clima diverso, teso e di rabbia.
Qualsiasi cosa accada avrà anche probabili conseguenze nei già non facili rapporti tra il governo di maggioranza liberamente eletto ungherese e la Commissione europea.
A Bruxelles si studia il modo di ridurre gli aiuti (fondi di coesione) a paesi accusati — come ad esempio Polonia e Ungheria – di violare i principi dello Stato di diritto.
(da agenzie)
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