LISTE PULITE: QUASI TUTTI SALVI, COMPRESO DELL’UTRI
SE A CAVANO ANCHE DE ANGELIS, BRANCHER E SCIASCIA
Anche Marcello Dell’Utri sarà candidabile. Tra le maglie del provvedimento passano quasi tutti i parlamentari che avevano temuto di non poter ripresentarsi alle elezioni. Tra questi l’amico di Silvio Berlusconi, che ha condiviso successi e avventure politiche e giudiziarie.
Dei diversi procedimenti subiti, incluso quello per concorso esterno in associazione mafiosa (la condanna in appello a 7 anni è stata annullata con rinvio in Cassazione), solo uno avrebbe potuto fermare una sua ricandidatura: la condanna definitiva a 2 anni e 3 mesi per false fatture e frode fiscale in Publitalia.
Ma arrivò al termine di un patteggiamento, nel ’99. Quindi non vale.
A fugare ogni sospetto il ministro Severino chiarisce: «Chi decide di patteggiare deve essere messo nella possibilità di conoscere le conseguenze della sua scelta. Applicarla oggi ritornerebbe a carico dell’imputato in modo irrazionale».
Anche Marcello De Angelis (Pdl) era e resta candidabile perchè ha scontato la sua pena a 5 anni e 6 mesi per associazione sovversiva e banda armata nell’89.
Tra i condannati in via definitiva si salva il pdl Aldo Brancher perchè condannato solo a due anni per ricettazione e appropriazione indebita nello scandalo Antonveneta. Anche Salvatore Sciascia (Pdl) potrebbe essere candidato perchè la condanna a 2 anni e sei mesi per aver corrotto alcuni ex colleghi della Finanza risale al 2001: troppo vecchia.
(da “il Corriere della Sera”)
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