A CAUSA DEI TAGLI, IL 66% DEI SINDACI LOMBARDI NON RIESCE PIU’ A RISPONDERE ALLE RICHIESTE DEI CITTADINI
RICERCA IPSOS: “IL 92% DEI 1490 COMUNI E’ ORMAI IN GRAVE DIFFICOLTA’… FINO AD OGGI LA SCURE SI E’ ABBATTUTA SU BIBLIOTECHE, INIZIATIVE CULTURALI E SPORT
Il 92% dei 1490 comuni aderenti ad Anci Lombardia prevede per il 2012 tagli che incideranno “abbastanza” o “molto” sui loro bilanci.
E nel 2011 la scure si è abbattuta soprattutto sulla manutenzione di strade e del verde, sulle biblioteche civiche e sulle iniziative culturali, sugli impianti sportivi, mentre tagli più ridotti hanno riguardato i servizi sociali e scolastici, l’assistenza agli anziani. È quanto emerge dalla ricerca che Ipsos ha realizzato per Anci Lombardia e che viene presentata questa mattina a Milano al Palazzo delle Stelline.
Il 66% dei sindaci ammette di non poter più dare risposte adeguate alle crescenti richieste dei cittadini. “I tagli ai comuni sono tagli ai cittadini – afferma Attilio Fontana, presidente Anci lombardia e sindaco leghista di Varese-.
I vincoli del patto di stabilità sono un freno alla ripresa economica dei nostri territori, che appare oggi prioritaria”.
L’indice dei tagli è misurato da 0 (nessun taglio) a 100 (tagli radicali).
La media in Lombardia è di 25.
La riduzione delle risorse sulla manutenzione delle strade ha un indice in Lombardia pari a 49. Va meglio per i servizi sociali (21), servizi scolastici (19), asili nidi (15), assistenza agli anziani (11).
Ipsos ha anche intervistato mille lombardi per saggiare il loro giudizio sull’operato dei comuni e sulla situazione economica dell’Italia.
Secondo il 52% degli intervistati il peggio della crisi deve ancora arrivare e per il 31% siamo all’apice. Il 60 % inoltre ha gia iniziato nel 2010 a ridurre i consumi.
Poco più della metà pensa che i sindaci siano buoni amministratori delle finanze comunali.
Il 70% dei comuni lombardi ha gia aumentato o prevede di aumentare le tasse, anche se solo il 47% dei cittadini sarebbe disposto a pagarne di più.
Solo un sindaco su tre pensa che il federalismo fiscale porterà benefici, molto più fiduciosi i cittadini (51%).
( da “Redattore Sociale“)
Leave a Reply