A CUBA VANNO IN SCENA LE PROTESTE DEI CITTADINI PER I BLACKOUT ELETTRICI E LA SCARSITÀ DI CIBO AL GRIDO DI “LUCE, CIBO E LIBERTÀ”
LA MANIFESTAZIONE HA BLOCCATO IL CENTRO DI L’AVANA, SFIDANDO LE MINACCE DEL REGIME CASTRISTA … LE PROTESTE AUMENTANO IN TUTTA CUBA A CAUSA DELLA CRISI ECONOMICA: SOLO A SETTEMBRE SI SONO REGISTRATE OLTRE MILLE MANIFESTAZIONI CIVICHE
Decine di residenti del quartiere cubano di Santa Felicia nel municipio di Marianao sono scesi in strada martedì notte per protestare contro i blackout e la scarsità di alimenti, battendo pentole e gridando “luce, cibo e libertà”. La manifestazione ha bloccato la trafficata Avenida 51, sfidando le minacce del presidente Miguel Díaz-Canel, che aveva annunciato sanzioni per chi blocca le strade in segno di protesta
Secondo testimoni, la polizia è intervenuta rapidamente e ha arrestato diversi manifestanti. L’Istituto cubano per la libertà di espressione e stampa (Iclep) ha denunciato la repressione e le aggressioni fisiche, sottolineando la violazione dei diritti alla libertà di pensiero e di espressione.
Le proteste aumentano in tutta Cuba a causa della crisieconomica, dei frequenti blackout, della carenza d’acqua e
della scarsità di alimenti di base. Solo a settembre, secondo l’Osservatorio cubano dei conflitti, si sono registrate oltre mille manifestazioni civiche.
Un residente intervistato da Martí Noticias ha denunciato: “Da quattro anni segnalo la mia situazione e nessuno mi ascolta. Quel canale di reclami non funziona”. La popolazione cubana continua a subire le interruzioni dei servizi essenziali, mentre cresce la tensione tra cittadini e autorità riportano i principali media indipendenti cubani.
(da agenzie)
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