A FEBBRAIO FINISCE LA SONATA PER PIANOFORTE E ORCHESTRA DA CAMERA (DEI DEPUTATI)
PER EVITARE IL VOTO DEI PIANISTI, IN PARLAMENTO SI VOTERA’ CON LE IMPRONTE DIGITALI… UN APPARECCHIO BIOMETRICO RILEVERA’ IL DITO DI UNA MANO… IN EUROPA SI USA SOLO IN ALBANIA…COSTA 450.000 EURO E PAGANO I CONTRIBUENTI
Ci lamentiamo spesso degli extracomunitari, vuoi in regola che clandestini, ora stiamo per diventarlo noi. E non è certo un primato di cui andare fieri quello che si concretizzerà , se tutto va bene (si fa per dire), a fine febbraio, con l’introduzione nei due rami del parlamento, del voto attraverso il riconoscimento dell’impronta digitale.
Un sistema sofisticato che in Europa è in vigore solo in Albania, tanto per stare allegri, e nel mondo si aggiungono solo Messico e Brasile.
Si è arrivati a questo a causa dei “pianisti”, ovvero di quei parlamentari che, per coprire l’assenza di un compagno di partito, votavano al suo posto, inserendo la sua tessera magnetica.
Accade tutt’ora, nonostante siano anni che vengono beccati dalle telecamere e additati al pubblico disprezzo. Non è servito a nulla, continuano a fregarsene.
Orbene se questi sono i nostri rappresentanti che dovrebbero dare l’esempio, se non di grandi capacità politiche, perlomeno di lealtà e onestà , figuratevi che punti di riferimento può avere il popolo italiano.
Per questo siamo nettamente contrari alle impronte digitali che ci sputtanano nel mondo, come un Paese di furbi e truffatori, nella migliore delle ipotesi, di mentecatti sleali nella meno nobile valutazione.
Immaginiamo già la stampa estera come ci massacrerà , i servizi televisivi in tutto il mondo civile, dove certe cose non solo non si verificano, ma mai ci si penserebbe.
Perchè si tratta di truffa, di sostituzione di persona, dovrebbe essere un reato.
Se un cittadino si recasse a un seggio elettorale con le carte false per votare al posto di un altro, se scoperto, verrebbe immediatamente arrestato.
Questo per dirvi della disparità di trattamento e della gravità del provvedimento che invece è stato preso in Parlamento.
Ormai le riprese televisive e il moviolone lo fanno anche per la partita di pallavolo, era sufficiente un organismo di controllo che rivedesse le scene della votazione per conto terzi e i “pianisti” verrebbero immediatamente identificati.
Sono trasversali, a destra come a sinistra, passando per il centro.
E poi bastava una legge che li dichiarasse decaduti immediatamente per indegnità morale e truffa ai danni dello Stato. E il fenomeno sarebbe finito, oltre ad essere affrontato seriamente.
Invece facciamo la figura dei maneggioni, di coloro i quali piuttosto che imporre una moralità e dare l’esempio, ricorrono a mezzucci per far rispettare una norma che dovrebbe essere implicita in un rappresentante del popolo: la moralità e l’onestà nel voto e nella vita.
Una figura penosa, incapaci di cacciare le mele marce e dare una svolta vera, tutti uniti nel far spendere al contribuente italiano 450.000 euro ( quasi un miliardo delle vecchie lire) per rendere onesto il voto in Parlamento.
In pratica di tratta di un sistema sofisticato che rileverà una parte dell’impronta digitale ( 18 punti dell’impronta per l’esattezza) e che sarà poi memorizzata nel microchip della tessera di ogni deputato.
Vi saranno tre tappe.
La prima consiste nel testare un prototipo funzionante del nuovo sistema per vedere se ci sono degli inconvenienti.
La seconda consisterà nell’installazione del sistema sui terminali in aula.
La terza sarà il collaudo vero e proprio per sette giorni consecutivi. Se tutto funzionerà a febbraio marzo si voterà così.
Sul sistema di votazione della Camera verrà poi installato un apparecchio biometrico capace di “leggere” le minuzie del dito di una mano.
Pensate a cosa si è dovuto ricorrere ( ammesso che funzioni) per evitare un reato commesso nella sede della più alta rappresentanza delle istituzioni italiane.
Ma per loro è tutto normale, con che coraggio poi si possa chiedere al cittadino di comportarsi lealmente e onestamente verso lo Stato, ci è davvero difficile comprenderlo.
Purtroppo anche all’estero stentano a riconoscerlo, da oggi ancora di più.
Tutto per non avere le palle per cacciare i disonesti.
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