DA TRENTO ARRIVA UN PRIMO SCHIAFFONE AL CENTRODESTRA
IL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA VINCE COL 57% DEI VOTI CONTRO IL 35% DEL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA ( LEGHISTA)… LA SOMMA DEI PARTITI DEL CENTRODESTRA PASSA DAL 47% DELLE POLITICHE DI SEI MESI FA AL 30% ATTUALE… QUESTO IL RISULTATO DELLA GRANDE OPERAZIONE DI MARONI E BOSSI… E DI UN GOVERNO CHE CAZZEGGIA INVECE CHE INTERVENIRE SUI PROBLEMI ECONOMICI DELLE FAMIGLIE… CONTINUATE COSI’ A FAR FAVORI A BANCHE E CAI, TRA LODI ALFANO E TAGLI ALLA SCUOLA… LA GENTE SI STA INCAZZANDO, ALTRO CHE SONDAGGI DEL MENGA
La campagna elettorale per le elezioni provinciali di Trento era state preparate con cura dal Centrodestra, sempre in base alla grande strategia leghista, di cui Berlusconi e Fini si abbeverano per finire con il maldipancia tipico di chi si rifornisce da falde inquinate. I contatti con gli autonomisti, la presentazione di un candidato leghista, Sergio Divina, la visita strategica di Maroni per discutere tra “autonomisti”, tutti a sostenere che dal 47% di consensi raggiunto alle elezioni politiche di appena sei mesi fa, sarebbe scoccato il momento per arrivare al 50,1% e conquistare la provincia di Trento. I soliti sondaggi “amici” davano le due formazioni alla pari, ma a oltre metà dei voti scrutinati ecco il bel risultato raggiunto: Lorenzo Dellai, Pd area Margherita e presidente uscente tocca il 57% e straccia di oltre 20 punti il candidato leghista Divina, fermo intorno al 35%, che pur aveva tutto il centrodestra con lui. Il Pd con circa il 21% è il primo partito, seguito con il 18% dall’ Upt di Dellai e il 10,5% dall’alleato Pat. Nel centrodestra la Lega arriva al 14% (aveva il 16,44%), crolla il Pdl dal 27,44% delle politiche all’11%. Con percentuali intorno al 2% i partiti minori. Complessivamente il Centrodestra scende dal 47% a neanche il 30%, tutto questo in sei mesi. Al di là delle questioni locali che possono aver inciso per una piccola percentuale, risultano evidenti dei grossi problemi nella coalizione. Sicuramente l’astensionismo che ha colpito il Centrodestra, segnale di malessere verso il Governo e le sue iniziative fin d’ora assunte. In secondo luogo l’elettorato del PdL ne ha le scatole piene di votare per forza un candidato della Lega al Nord, non glielo ha ordinato il medico di assecondare sempre e comunque l’arroganza di chi pretende di comandare con il 14% dei consensi a Trento e l’8% a livello nazionale. Certe volte occorre scegliere candidature meno di rottura ( in tutti i sensi) se si vogliono aggregare persone, invece che allontanarle. In terzo luogo il Centrodestra si faccia a livello romano un bell’esame di coscienza e la finisca di autoincensarsi, sono state fatte troppe cazzate, questa è la verità . Il popolo italiano non sa che farsene del lodo Alfano, delle pseudoriforme della scuola o dei proclami anticlandestini uso tv senza nulla dietro, di favori a imprenditori amici a cui si regala la parte buona di Alitalia e di criminalizzazione degli statali o dei docenti “fannulloni”. Si aiutano le banche ma non si fa uno straccio di provvedimento per aiutare le famiglie che non arrivano più alla fine del mese. Si cazzeggia su Obama e non ci si rende conto che ci sono centinaia di migliaia di prossimi disoccupati e precari allo sbando. Per prendere due voti borghesi si fanno i “duri” e se ne perdono 20 tra la gente umile che chiede al Centrodestra impegno sociale e misure contro il carovita. Passiamo per rompicoglioni a ricordare da mesi cosa andrebbe fatto: ora a qualcuno è arrivato un sonoro schiaffone, ben gli sta e che sia educativo. L’elettorato di centrodestra, quello che fa vincere, è composto di gente onesta e umile, ma quando la fate incazzare non si riunisce nei salotti bene con Colaninno e Ligresti per sorseggiare un the, mena calci nel fondoschiena a chi dovrebbe rappresentarlo e non lo sta facendo. Alla prossima.
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