ACCA LARENTIA, CENTINAIA DI SALUTI ROMANI
RAMPELLI: “CANI SCIOLTI, FDI NON CENTRA”… OPPOSIZIONI PRESENTANO ESPOSTI E INTERROGAZIONI A PIANTEDOSI
L’immagine è impressionante: centinaia di braccia tese che si levano verso l’alto quando viene chiamato il “presente”. Saluti romani davanti all’ex sede dell’Msi di via Acca Larentia, a Roma, per commemorare tre giovani del Fronte della Gioventù uccisi lì davanti 46 anni fa, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, i primi due da un commando di estrema sinistra, il terzo negli scontri che seguirono tra giovani di estrema destra e forze dell’ordine.
I saluti romani
I saluti romani sono scattati nel quartiere Tuscolano della capitale la notte scorsa, ma sembra di essere nel 1924, cento anni fa, in piena epoca fascista. Il video di qualche decina di secondi che racconta quanto accaduto a Roma dopo le commemorazioni ufficiali delle autorità, con la deposizione delle corone di alloro da parte del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e, per il Campidoglio, dell’assessore alla Cultura Miguel Gotor, nel piazzale dove c’è la targa ricordo. Poi, in serata, il rito del “presente”, la “cerimonia” che i gruppi neofascisti dedicano ai loro caduti.
L’appuntamento era stato lanciato con un manifesto nero con il titolo ‘presente, presente, presente’ e in alto una piccola celtica bianca, mentre sui ponteggi di un cantiere è stato affisso un grande manifesto con i volti dei tre ragazzi e la scritta ‘Nella lotta’.
Interrogazione dei senatori Pd al governo ed esposto M5S
Il Pd, sia alla Camera che al Senato, presentano interrogazioni all’esecutivo. “Quali siano le valutazioni del governo sui fatti accaduti il 7 gennaio a Roma nel corso della commemorazione delle vittime dell’attentato di Acca Larentia e quali iniziative intenda adottare al fine di fare chiarezza e di far cessare qualunque attività o comportamento commessi in aperta e palese violazione del dettato costituzionale e delle leggi del nostro ordinamento”. È quanto chiedono i senatori del Pd al governo, con un’interrogazione rivolta alla premier, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al ministro della Giustizia Claudio Nordio, di cui è primo firmatario il presidente del gruppo Francesco Boccia. E ancora. Dopo aver gridato per tre volte ‘presente’ con le braccia tese nel saluto romano, “i militanti si sono spostati davanti all’ex sede del Msi, dove era presente anche il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli e, come spesso è accaduto già in passato in occasione di altre commemorazioni, hanno salutato con il braccio teso di fronte a un manifesto nero recante la scritta ‘presente, presente, presente’ e in alto una croce celtica bianca. La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista e, in sua attuazione, la legge ‘Scelba’ prevede il reato di apologia del fascismo, punendo con la reclusione da 5 a 12 anni e con la multa da euro 1.032 a euro 10.329 chiunque promuova, organizzi o diriga le associazioni, i movimenti o i gruppi con carattere fascista – ricordano i senatori dem – Questa legge vieta di perseguire ‘finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista’, ovvero rivolgendo ‘la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito’ o compiendo ‘manifestazioni esteriori di carattere fascista’. È dunque evidente che le attività e i gesti compiuti durante la commemorazione rientrano pienamente nelle condotte vietate. Per questo chiediamo al governo valutazioni e un intervento tempestivo”. L’interrogazione chiede conto al governo anche delle dichiarazioni di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Fi, contro la magistratura romana.
Interviene anche il M5S che presenterà un esposto alla Procura di Roma per chiedere anche di verificare la sussistenza del reato di apologia del fascismo.
La replica di Rampelli: “Cani sciolti, FdI non c’entra”
“Sono persone di varia provenienza, cani sciolti, organizzazioni extraparlamentari. Non hanno niente a che vedere con FdI”, replica il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia, contattato da LaPresse. Che aggiunge: “Noi facciamo la nostra celebrazione ufficiale e poi andiamo via”, e anche quest’anno “Fratelli d’Italia si è presentata la mattina, ha deposto tre cuscini sui luoghi dove sono caduti i tre ragazzi. I giovani di FdI, il pomeriggio, organizzano invece una celebrazione al Parco della Rimembranza”, spiega Rampelli. Quest’ultima manifestazione viene organizzata in un altro luogo proprio per evitare di andare ad Acca Larentia, “dove ogni anno succede la stessa cosa, anche se l’anno scorso non ci sono stati interrogazioni parlamentari”, aggiunge il vicepresidente della Camera.
Le opposizioni
La segretaria del Partito democratico sottolinea il silenzio della premier. “Oggi presenteremo un’interrogazione al ministro Piantedosi, quel che è accaduto non è accettabile – scrive su Facebook Elly Schlein condividendo il video – E Meloni non ha niente da dire?”. Così come il leader di Iv, Matteo Renzi: “Meloni riuscirà, fra un post sulla Ferragni e una discussione su Delmastro o Lollobrigida, a dire che questo è sbagliato? Noi lo aspettiamo”.
L’Alleanza Verdi-Sinistra che con Angelo Bonelli chiede di “sciogliere tutte le organizzazioni neofasciste”. Il responsabile informazione del Pd, Sandro Ruotolo, rincara la dose: “In Germania arrestano chi fa il saluto romano. È accaduto a due italiani all’Oktoberfest. Da noi no. Accade ogni volta quando i fascisti commemorano Acca Larentia. Il fascismo è un crimine che va perseguito sempre. Le organizzazioni fasciste vanno sciolte”, scrive su X. “Una vergogna inaccettabile in una democrazia europea”, la definisce il leader di Azione, Carlo Calenda.
Tajani: “Legge vieta apologia di fascismo”
Si fa sentire il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani: “Noi siamo una forza che certamente non è fascista, siamo antifascisti. Chi ha avuto un comportamento deve essere certamente condannato da parte di tutti, come devono essere condannate tutte le manifestazioni di sostegno a dittature. C’è una legge, è previsto che non si possa fare apologia di fascismo nel nostro paese”.
CasaPound: “Ogni 7 gennaio saremo in quel piazzale”
Con una nota, CasaPound Italia, interviene sulle polemiche per la commemorazione della strage di Acca Larentia: “Non ci interessa entrare nel solito rancido dibattito. A chi ci chiede un’opinione rispondiamo semplicemente come sia possibile che dopo 46 anni Franco Francesco e Stefano siano ancora senza giustizia. Dovrebbe chiederselo anche chi in queste ore sta gettando fango e nella propria bassezza dovrebbe vergognarsi. Le interrogazioni parlamentari, le polemiche, le richieste di identificazione e questo misero teatrino non potranno fermare il ricordo ed ogni 7 gennaio saremo in quel piazzale”.
(da La Repubblica)
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