AD ANAGNI, IN PROVINCIA DI FROSINONE, È SCATTATA LA CACCIA AI RAGAZZI CHE HANNO MASSACRATO UNA CAPRETTA PER POI DIFFONDERE IL VIDEO DELLE VIOLENZE SUI SOCIAL
INSULTI, ACCUSE E MINACCE DI MORTE RIMBALZANO NELLE CHAT E LE FAMIGLIE “BENE” COINVOLTE TEMONO CONSEGUENZE (NON SOLO GIUDIZIARIE) PER I PROPRI FIGLI…“ERAVAMO UBRIACHI, NON CI SIAMO RESI CONTO DI QUELLO CHE STAVAMO FACENDO”
«Fuori i nomi». C’è persino un hashtag che gira sui social, un invito a dare la caccia ai ragazzi che hanno massacrato la capretta nell’agriturismo di Anagni, in provincia di Frosinone.
Il clima a Fiuggi, città dove vivono i giovanissimi coinvolti, è molto teso. Troppa l’indignazione per quel video in cui l’animale viene ucciso durante una festa di compleanno: una serie di calci e, in sottofondo, le risate.
Una violenza brutale e le grida di incitamento a colpirla riprese dagli smartphone e poi il video postato sui social.
Ed è proprio sul web che ora i ragazzi sono diventati bersagli, come anche nella città termale che conta appena diecimila persone. Tutti si conoscono. Non si parla d’altro e si è scatenata la caccia ai responsabili.
Insulti, accuse e minacce di morte sono rimbalzate nelle chat della località ciociara. Ore di paura e recriminazioni tra le famiglie coinvolte che adesso temono conseguenze – non solo giudiziarie – per i propri figli. «Ogni famiglia sta cercando di capire il grado di coinvolgimento dei ragazzi», dice preoccupato Alioska Baccarini, sindaco di Fiuggi, nonché avvocato.
In un canale social chiamato «non ci sono problemi», sono presenti proprio gli stessi giovani del video con l’uccisione della capretta che pubblicizzano le loro scorribande, mostrandosi mentre contano banconote da 50 euro o quando inseguono auto dei carabinieri.
«Eravamo ubriachi, non ci siamo resi conto di quello che stavamo facendo. Non pensavamo che l’animale morisse…». Hanno tentato di giustificarsi così i due ragazzi minorenni, indagati per i maltrattamenti dopo aver ucciso la capretta. I militari dell’Arma di Anagni stanno ascoltando diversi testimoni della cena di compleanno nell’agriturismo Sant’Isidoro di Anagni: il pm della procura per i minorenni di Roma Maria Teresa Leacche ha disposto verifiche sui titolari per l’eventuale somministrazione di alcolici ai minorenni.
(da agenzie)
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