AI SOVRANISTI NON BASTANO 120.000 VITTIME DA COVID, VOGLIONO TOGLIERE IL COPRIFUOCO PER FAR MORIRE ALTRI ITALIANI
IL VIMINALE SMENTISCE LA GELMINI: “ALLE 22 CHI VA AL RISTORANTE DEVE ESSERE A CASA”… NEI PAESI SERI CHI FAVORISCE LA DIFFUSIONE DELLA PANDEMIA DOVREBBE STARE IN GALERA
La legge e la circolare del Viminale è chiara e ora prevede il ritorno a casa
proprio alle 22, anche per chi cena all’aperto: se c’è qualcosa da dire sugli aspetti di sicurezza non è il caso lo faccia il ministra degli Affari regionali.
Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia è intervenuto per fare chiarezza dopo le parole di Mariastella Gelmini che ha affermato che si può restare seduti nei ristoranti per mangiare all’aperto fino alle 22 e poi tornare a casa.
“In Italia l’unica voce credibile e autorità competente in questo senso è quella del ministro dell’Interno. “Evitiamo pertanto interpretazioni personali che possano ingenerare confusione tra i cittadini e mettere in difficoltà le forze dell’ordine – ha ribadito – il coprifuoco al momento è alle 22”.
Nel decreto infatti resta specificato che il coprifuoco, cioè l’orario in cui uno deve essere a casa, è fissato alle ore 22. Concetto sottolineato anche ieri dalla circolare del Viminale inviata dal capo di gabinetto Bruno Frattasi ai prefetti con le indicazioni per l’applicazioni del decreto.
Pertanto, sorprendono le parole della ministra di Forza Italia. Il centrodestra d’altra parte con Matteo Salvini attacca, lanciando con una diretta sui social il sito ‘No Coprifuoco’: “Combattiamo questo pregiudizio per cui qualcuno vede solo rosso, per ideologia vede solo rosso. Oggi è il 25 aprile: parliamo di libertà”.
Le parole della Gelmini
“C’è stata qualche polemica sul coprifuoco e sulla difficoltà per i ristoratori ad erogare i propri servizi la sera”, ha detto Gelmini parlando al Messaggero. “Ma voglio chiarire un punto: chi va a cena fuori può stare tranquillamente seduto al tavolo fino alle 22 e poi, una volta uscito dal locale, far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni”.
Matteo Salvini: “No coprifuoco”
“Almeno in quelle città dove la situazione è sotto controllo, diciamo no coprifuoco, no vincoli, no chiusure, no restrizioni. Nome, cognome e un click per dire no al coprifuoco”, spiega il leader della Lega.
Appello anche da Meloni
“La libertà, mentre la celebriamo, non è più scontata. A oltre 70 anni dall’inizio della nostra Repubblica democratica, e ad oltre un anno dall’inizio della pandemia, il governo ancora pensa di potersi arrogare il diritto di decidere se e quando gli italiani possano uscire di casa”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Appello a tutti coloro che credono nel valore della libertà: aiutateci ad abolire il coprifuoco”, aggiunge.
Le reazioni
“Salvini fa della propaganda il suo pane quotidiano. Questo governo fatto da forze politiche che non staranno più insieme si regge se tutti sono seri. Le nostre distanze dalla Lega sono siderali ed è evidente che sia strumentale parlare di un’ora in più per il coprifuoco. Il tema non è un’ora in più. Nessuno vuol tener chiuso il Paese, ma basta con la demagogia. Torneremo a fare propaganda politica, ma basta con la demagogia”. Lo ha detto il deputato Pd Francesco Boccia, della segreteria dem, intervistato alla trasmissione Agenda di Sky Tg 24.
(da agenzie)
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