ALTRO CHE NARCOTEST: SULLA DROGA SOLO PROMESSE NON MANTENUTE
LA CASTA SFILA PER L’ANALISI DEL CAPELLO, UNO SPOT SULLA SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE DEL PARLAMENTO….IL GOVERNO SI ERA IMPEGNATO A MARZO A ISTITUIRE UN FONDO NAZIONALE PER LA LOTTA ALLA DROGA, MA NON E’ ARRIVATO UN EURO ALLE COMUNITA’ TERAPEUTICHE… I SERT SONO AL COLLASSO: 200.000 PERSONE LASCIATE ALLO SBANDO
La Casta ha dato avvio alla cerimonia inaugurale dello strappo del capello: trovata mediaticamente efficace per qualche onorevole che vuole dimostrare di non assumere sostanze stupefacenti, peccato che sia su base volontaria e quindi di efficacia pari allo zero.
Si stilerà una top ten dei politici puliti che si è sottoposto all’esame della cresta per fugare il sospetto di un Parlamento “impolverato”, gli altri staranno alla larga e continueranno a sniffare.
La lotta alla droga a questo si è ridotta: a uno spot di sana e robusta costituzione del Parlamento, anzichè metadone distribuisce gocce balsamiche di onorabilità .
Cosa ha combinato fino ad oggi questo governo sul fronte della lotta alla droga? Praticamente nulla.
La nuova legge sulle tossicodipendenze ha posto un principio: drogarsi è un reato da sanzionare con pene, ma i principi non costano nulla.
Le strategie di prevenzione e recupero invece sì. E senza un euro non si va da nessuna parte.
A marzo, nella conferenza sulla droga di Trieste, il sottosegretario Giovanardi aveva fatto precise promesse.
Si era impegnato a costituire un Fondo nazionale per la lotta alla droga, ma non ha fatto seguito neanche un documento programmatico del governo, figuriamoci i fondi.
L’intervento tocca alle Regioni e Giovanardi aveva annunciato che avrebbe obbligato le regioni a utilizzare l’ 1,5% del Fondo Sanitario nazionale da indirizzare alla lotta agli stupefacenti.
Neanche questo mai attuato e le regioni possono continuare a fregarsene di garantite le risorse necessarie alle comunità terapeutiche, costringendo operatori ed ospiti in condizioni di continuo indebitamento , pracarietà e miseria.
Lo stato dei Sert è poi al limite del colasso, distributori di metadone senza controllo.
Servizi omai inadeguati alle nuove forme di dipendenza e che richiedono una radicale riorganizzazione. Anche di questa riforma non si sa più nulla. Eppure i dati sono chiari: il 25% dei nuovi ingressi in comunità terapeutiche ha meno di 20 anni.
Le comunità hanno in trattamento circa 19-20.000 tossicodipendenti, i Sert 160.000.
Senza risorse, legislazioni appropriate e strumenti concreti per sostenere prevenzione, cura e reinserimento, che fine faranno queste 200.000 persone?
Il Parlamento non sarà una fumeria d’oppio, ma se lo è l’intero Paese cosa volete che ci importi dei vostri test del capello?
Pensate a fare delle leggi e a stanziare dei fondi adeguati, tante famiglie chiedono fatti concreti, non l’esame del capello.
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