BIANCONI E CORSARO: “BASTA ALCHIMIE E RICERCA DELLA LEADERSHIP, IL CENTRODESTRA RITORNI A ETICA E CONTENUTI”
L’APPELLO DEI DUE PARLAMENTARI “CONSERVATORI E RIFORMISTI”: “SENSO DELLE ISTITUZIONI, MERITO, RESPONSABILITA’, ALTRIMENTI CONTINUERA’ LA DISSOLUZIONE DEL CENTRODESTRA”
“Sentiamo parlare, tra le macerie del centrodestra che fu, di alchimie elettorali, quasi che le divergenze non fossero frutto di interpretazioni e proposte allo stato inconciliabili. Il centrodestra si potra’ ritrovare in una grande alleanza soltanto quando saranno posti al centro i contenuti dell’unione e non la ricerca di una leadership purchessia, sport nel quale oggi media e forze politiche sembrano indugiare”.
Lo dichiarano, in un comunicato congiunto, i deputati Maurizio Bianconi e Massimo Corsaro, parlamentari dei Conservatori e Riformisti.
“Pur con le legittime differenze in ordine alle priorita’ di intervento – proseguono – in questa meta’ del campo, cui indefettibilmente apparteniamo, non puo’ mancare una comune visione che veda il prevalere della persona sul collettivo, del privato sul pubblico, della liberta’ di scelta contro ogni dirigismo di Stato. E’ questa, ovunque nel mondo, la ricetta per esaltare i meriti e per affermare l’etica della responsabilita’.
E ancora: “Cio’ cui si deve ambire, anche all’esito di una lunga stagione in cui il centrodestra non ha saputo realizzare alcuna delle annunciate riforme che ne avevano determinato il consenso, e’ uno Stato piu’ snello, meno invadente, meno condizionante sulle scelte di singoli, famiglie, associazioni ed imprese. Serve proprio quello che il centrodestra di questo ultimo ventennio, – introiettato in un miscuglio di interessi, timori ed incapacita’ – non ha saputo realizzare. Un centrodestra che voglia essere e apparire davvero rinnovato non puo’ che muovere da queste cose, dalla riscoperta del valore e della difesa a oltranza di legalita’ e ordine nella rappresentanza politica; del prestigio e del decoro delle istituzioni. Se non lasceremo spazi a dubbi sulla determinazione comune a conseguire questi obiettivi, allora si potra’ parlare di alleanze e forse di leadership.
Altrimenti – concludono – si finira’ per ripercorrere una strada che ci ha portato dapprima alla dissoluzione del centrodestra, poi alla sua surroga con il disastroso tecnicismo montian-lettiano, infine a Renzi, l’imbonitore che rischia di essere il peggiore dei mali”
(da agenzie)
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