BONACCINI: “BORGONZONI TIENE ALL’EMILIA-ROMAGNA? ALLORA SI DIMETTA SUBITO DAL SENATO”
E LA BORGONZONI CADE NELLA TRAPPOLA, RISPONDENDO IMBARAZZATA: “NON FACCIAMO I BIMBI”… BONACCINI NON SI ERA CANDIDATO IN PARLAMENTO PER MANTENERE FEDE ALL’IMPEGNO, MA LA LEGHISTA NON MOLLA LA POLTRONA SICURA
Se Lucia Borgonzoni tiene all’Emilia-Romagna si dimetta “fin d’ora dal Senato, accettando così anche in caso di sconfitta di rimanere qui in Regione a onorare l’impegno che sta assumendo coi cittadini”, scrive in una nota Stefano Bonaccini, presidente uscente e ricandidato alla guida della Regione.
“La mia avversaria sostiene oggi che a lei interessa solo l’Emilia-Romagna, mentre io punterei ad altro – osserva -: un capovolgimento di quanto tutti hanno potuto intendere fino ad oggi. A differenza sua, io non mi sono candidato in Parlamento nel 2018 e ribadisco quanto detto fin dall’inizio della campagna elettorale: se il 26 gennaio vincerò guiderò la Regione come ho fatto nei 5 anni precedenti; se perderò sarò qui a fare opposizione in consiglio regionale, rispettando il mandato degli elettori”.
Quindi, prosegue Bonaccini, “Borgonzoni può impegnarsi a fare altrettanto? Se sì ha solo un modo molto semplice per dimostrarlo: dimettersi fin d’ora dal Senato, accettando così anche in caso di sconfitta di rimanere qui in Regione a onorare l’impegno che sta assumendo coi cittadini. Le chiacchiere stanno a zero – conclude il presidente emiliano-romagnolo -: dimostri con un gesto concreto di tenere più alla Regione a cui si candida che al suo comodo seggio parlamentare che ancora occupa. Se lo farà sarò il primo a riconoscerglielo”.
“Il livello è sempre da prima elementare”, replica Borgonzoni in chiara difficoltà che sull’argomento dimissioni non si addentra ma dice: “Entriamo veramente un pochino nei temi e basta fare i bambini piccoli”.
Controreplica Bonaccini: “Cara Lucia, ti ringrazio per la chiarezza: non ti dimetti e resti senatrice. Questo vuol dire che tieni aperta la porta per Roma nel caso tu dovessi perdere, invece di rimanere in consiglio regionale a guidare l’opposizione. Giusto che gli elettori lo sappiano”.
(da agenzie)
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