CAMPANIA, RESA DEI CONTI NEL PD: PESCANO MIGLIORE PER ELIMINARE I RAS LOCALI
AVANZA L’IPOTESI DI ANNULLARE LE PRIMARIE NEL TIMORE DI SCORRIBANDE
Il caso Liguria potrebbe essere la pietra tombale delle primarie Pd in Campania. Primarie che di rinvio in rinvio sono slittate al 1 febbraio e solo il cielo sa se si svolgeranno.
È convinto di no un renziano doc che preferisce l’anonimato: “Renzi le annullerà , non può permettersi un altro scandalo e il rischio che qui ricapitino casini è troppo alto. Fa ancora male il trauma delle primarie 2011 di Napoli vinte da Cozzolino e annullate per i presunti brogli”.
Inoltre c’è una novità importante: il fronte antiprimarie, finora acquattato nelle riunioni carbonare, è uscito allo scoperto e ha prodotto un documento e un nome per andare oltre le candidature di Vincenzo De Luca, Andrea Cozzolino e Angelica Saggese.
Il nome è quello di Gennaro Migliore, l’ex pupillo napoletano di Bertinotti, carriera rapidissima nelle gerarchie interne del Pd per uno che si è iscritto solo il 22 ottobre 2014.
Su Migliore convergono un gruppo di renziani guidati dal senatore Vincenzo Cuomo, dall’ex capogruppo regionale Peppe Russo e dai deputati Simone Valiante, Salvatore Piccolo e Luigi Famiglietti.
Nelle ultime ore si sono aggiunti tre parlamentari di peso dell’Area Riformista: Guglielmo Epifani, Umberto Del Basso De Caro e Massimo Paolucci.
Russo trova dai fatti genovesi nuovi argomenti per cancellare definitivamente l’appuntamento del 1 febbraio.
Riassunte in un tweet sarcastico: “Le primarie: tra selezione politica ed integrazione etnica”.
Poi spiega meglio: “La vicenda ligure dimostra che se le primarie non vengono disciplinate e non diventano un elemento costitutivo del Pd, con l’istituzione degli albi degli elettori, saranno esposte sempre a scorribande. In mancanza di una platea di elettori certa, ogni candidato tenderà a ‘costruirsi’ la sua”.
Poi quelle ‘platee’ finiscono nei fascicoli giudiziari.
Un’inchiesta a Napoli, pm Pierpaolo Filippelli, sulle primarie cittadine 2011 e sulla compravendita di voti della manovalanza camorristica nei quartieri ghetto.
Un’altra inchiesta a Salerno, pm Vincenzo Montemurro, sul boom di Renzi nella città del suo sponsor De Luca. Inchieste ancora aperte. Cozzolino e De Luca, è bene chiarirlo, non sono indagati.
E di voti ne raccolgono tanti pure nelle elezioni vere: il primo fu il consigliere regionale Ds più votato nel 2005 e poi è stato eletto europarlamentare due volte, il secondo è diventato sindaco di Salerno con il 75% al primo turno.
Secondo Cozzolino, se Migliore vuole essere il candidato Governatore della Campania deve passare per le primarie e vincerle: “Sarebbe un suicidio una scelta diversa, evocando preventivamente rischi, come se ci fosse una parte del gruppo dirigente del Pd che sta già lavorando per inquinare le primarie”.
Il renziano Tommaso Ederoclite dà una spiegazione solo politica sul no alle primarie tra Cozzolino e De Luca: “Costituirebbero uno scontro tra micronotabili, una conta per regolare questioni rimaste aperte negli ultimi 20 anni”.
Vincenzo Iurillo
(da “il Fatto Quotidiano“)
Leave a Reply