CARISSIMA ESTATE: DAGLI OMBRELLONI AI BIGLIETTI AEREI I PREZZI DIVENTANO INSOSTENIBILI
FERRAGOSTO E’ UNA PROVA DI RESISTENZA ANCHE PER IL PORTAFOGLIO
Quest’anno, a causa dei costi, non tutti sono riusciti a sostenere le spese per partire, molti hanno rinunciato o hanno optato per vacanze alternative. Secondo l’Istat, nel 2024 circa il 30% delle famiglie con uno o due figli non ha potuto permettersi nemmeno qualche giorno di villeggiatura, una percentuale che rischia di crescere ulteriormente.
Emblematica la situazione nelle spiagge che tra giugno e luglio si sono riempite solo nel weekend, anche perché per un ombrellone e due lettini ormai si è arrivati a cifre folli, tra i 40 e i 70 euro al giorno. Il bilancio degli operatori del settore è di un calo medio delle presenze negli stabilimenti tra il 20 e il 30%. E di conseguenza consumi ridotti al minimo per i servizi di bar, ristoranti, noleggio attrezzature.
Colpa del caro ombrellone, puntano il dito i consumatori che parlano di una sorta di «legge del contrappasso», dice Massimiliano Dona dell’Unc. C’è l’idea che molti gestori abbiano alzato i listini per tentare di massimizzare il profitto prima di perdere la concessione balneare, visto che a settembre 2027 scatteranno le gare.
Assobalneari risponde alle critiche ricordando che «esistono stabilimenti per tutte le tasche. Il problema è il caro vita che ha ridotto il potere d’acquisto, non bisogna scaricare le responsabilità sulle imprese», è il loro ragionamento.
Il Codacons ha stilato anche una lista dei servizi di lusso in spiaggia: dalla tenda imperiale del Twiga da 1.500 euro al giorno alla zona exclusive da 940 euro del Cinque Vele Beach Club di Pescoluse per il 16 agosto. Ma il salasso non riguarda solo i lidi. A luglio sono cresciuti di quasi il 4% i costi di piscine, palestre e ristoranti; mentre, denuncia l’Unione nazionale consumatori, i prezzi di villaggi, campeggi e ostelli sono saliti addirittura del 16%.
Sul fronte trasporti bisogna ricordare che dal 1° gennaio 2025 sono scattati gli aumenti delle tariffe lungo la rete di Autostrade per l’Italia: +1,8% su 2.800 chilometri, una percentuale in linea con il tasso d’inflazione programmato.
I prezzi alla pompa dei carburanti, a quanto risulta all’Osservatorio del ministero delle Imprese e del Made in Italy, sono sostanzialmente stabili verso l’alto, con qualche piccolo rialzo o ribasso diversificato tra le aziende di distribuzione. La benzina self service si attesta in media a 1,715 euro al litro; il diesel a 1,651 mentre il “servito” arriva rispettivamente a 1,859 e 1,794 euro al litro. Il Gpl segna 0,698 euro al litro e il metano 1,431 euro.
I biglietti dei voli sono in costante risalita da mesi. L’Unc rileva un rincaro minimo a luglio del 7%, ma alcune rotte hanno subito un’impennata. Secondo Cirium, società specializzata nell’analisi del settore aeronautico, in Italia gli aumenti estivi vanno da un massimo del 48% per un biglietto economy per la Danimarca al +7% per Grecia e l’Irlanda, passando per il +36% della Spagna e il +10% del Portogallo.
E al rientro, l’ultima voce di spesa per le famiglie: i libri scolastici. Per la scuola media si spendono 355 euro, per le superiori si arriva a 553 euro.
La vacanza resta un sogno di evasione dal lavoro e dagli impegni quotidiani, ma, visti i costi, il relax è ormai un privilegio, non più un diritto.
(da agenzie)
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