CASO CLINICA SANTA RITA: DOPO I DANNI (ALLA SALUTE), LA BEFFA…
RICORDATE LA CLINICA DEGLI ORRORI DOVE AI PAZIENTI VENIVANO ASPORTATI ORGANI SANI SOLO PER ARRICCHIRE LA DIREZIONE?… L’AMMINISTRATORE DELLA CLINICA HA PATTEGGIATO 4 ANNI E 4 MESI… ALLE VITTIME DEL BISTURI NEMMENO UN EURO… DOVRANNO ASPETTARE ANNI E ANNI IN SEDE CIVILE… I COLPEVOLI RISULTANO NULLATENENTI
E’ il luglio scorso quando si scatena lo scandalo nella clinica privata Santa Rita di Milano. Sotto intercettazione da tempo, carabinieri e G.d.F. sequestrano 4.000 cartelli cliniche.
Alla fine i casi sospetti più evidenti sono una novantina: pazienti operati senza motivo solo per “gonfiare” i rimborsi riconosciuti dal Servizio Sanitario nazionale.
In manette finiscono 14 persone, tra cui il notaio e amministratore unico Francesco Paolo Pipitone, ritenuto la mente della truffa, e il chirurgo Pierpaolo Brega Massone con il suo staff che agiva per arricchire le casse del Santa Rita e di riflesso le sue.
In questi giorni sono sfilati davanti ai pm Siciliano e Pradella i legali delle vittime, operati e devastati nel reparto di chirurgia toracica.
E si sono sentiti dare il consiglio ai loro clienti di mettersi l’anima in pace. Se vorranno vedere qualche soldo dovranno fare una causa civile che durerà anni perchè, come ha sottolineato un giudice, “abbiamo un codice che non tutela le vittime”.
Infatti i patteggiamenti e gli sconti di pena non tengono in considerazione il diritto delle vittime ad ottenere giustizia. In passato qualche pm aveva provato a mettere gli imputati nelle condizioni del tipo: ti do la condizionale, non ti faccio finire in carcere, ma tu risarcisci le vittime.
Sapete com’e’ finita? Che la Cassazione ha detto di no.
Quindi alle vittime del Santa Rita non c’e’ che da rassegnarsi.
Tra loro c’è chi ha perso un seno, chi un pezzo di polmone, in 5 sono morti durante l’operazione o subito dopo. E non per imperizia o ignoranza, ha stabilito l’indagine, semplicemente perchè le operazioni inutili erano realizzate al solo scopo di gonfiare gli importi del Drg, i codici che stabiliscono i risarcimenti del Servizio Sanitario nazionale alle cliniche private. Dal 2 dicembre i medici verranno processati con rito ordinario, le vittime si potranno costituire parte civile e chiedere il risarcimento.
Peccato che risultino tutti nullatenti o quasi, quindi le vittime non vedranno un euro.
Chi quattrini ne ha fatti molti è il notaio Pipitone, proprietario della clinica. E’ uscito di scena patteggiando 4 anni e 4 mesi senza risarcire un euro…
Il 19 gennaio processo invece con rito abbreviato alla clinica Santa Rita: lì l’unica abilitata a chiedere i danni sarà la Asl, vittima della truffa.
Per le vittime delle operazioni inutili non ci sarà spazio perchè del reato di lesioni volontarie a clinica non risponde, anche se, come risulta dagli atti, era proprio la clinica la prima beneficiaria degli interventi senza motivo.
In pratica i colpevoli non si faranno un giorno di galera, continueranno a risultare nullatenenti, la clinica non pagherà , le vittime recupereranno due euro tra 7 anni.
E poi vediamo “ministeri della giustizia” o “ministeri della semplificazione” che si autoelogiano per “aver messo in ordine le leggi”, incapaci di fare le cose più semplici a tutela dei cittadini.
All’estero non sarebbe finita così, qualcuno sarebbe ancora in galera ( in certi Paesi anche con la prospettiva di un cappio al collo).
Qua uno patteggia 4 anni, torna a casa e non caccia un euro alle vittime… vomitevole, non troviamo altra parola.
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