CHE RUOLO VUOLE SVOLGERE L’UNIONE EUROPEA NEL NUOVO DISORDINE MONDIALE? MACRON INVOCA UN’EUROPA PIU’ AUTONOMA DAGLI AMERICANI
GLI STATI UNITI SONO GLI UNICI ALLEATI POSSIBILI MA QUALCHE VOLTA SBAGLIANO, QUANDO LA COMBINAZIONE DI IDEALISMO E DI POTENZA DIVENTA UNA MASCHERA DELL’ISTINTO DI CONTROLLO
I francesi lo chiamano “collage”, ovvero il combinarsi di attaccamento e disamore, il più sgradevole tra i legami. Il “collage” disegnato dal presidente francese Macron al termine della visita in Cina è fissato in due parole “autonomia strategica”: nei confronti degli Stati Uniti.
Si parla di Taiwan ma la larghezza del concetto è evidente. Un invito rivolto agli Stati dell’Unione europea a “non essere solo dei seguaci dell’America”. Per chi ha memoria si sente l’eco di antichi accenti chirachiani: un’altra crisi, allora, la seconda guerra d’Iraq quando la Francia rifiutò di allinearsi alla guerra di Bush
E riecco la vecchia Francia. Come ricorda Macron il troppo americanismo può immiserire, come l’esperienza anche recente dimostra. Un pizzico di anti americanismo può essere corroborante. E necessario. Gli Stati Uniti sono gli unici alleati possibili visto che sono parte di noi, della storia dell’Occidente. Ma qualche volta sbagliano, quando la combinazione di idealismo e di potenza diventa una maschera dell’istinto di controllo del mondo.
Macron rammenta all’Europa che la sua qualità migliore è di non voler essere mai solamente sé stessa. Che ruolo vuole svolgere l’Unione nel nuovo disordine mondiale? Che è la conseguenza del delitto perfetto commesso da Putin il 24 febbraio . Perché questo è il problema . Il mondo si sta riorganizzando, l’Eurasia è di nuovo al centro della grande scacchiera. Dall’Asia al Medio Oriente all’Africa quindi ognuno cerca il suo posto nei due schieramenti, una emulsione ancora fluida per trovare protezione, vantaggi, potenza.
I piccoli despoti intravedono straordinarie possibilità di ricatto e di stipendio. Nulla della supremazia planetaria americana ha più valore.
La Storia in fondo è un seguito di annientamenti sommari di imperi “eterni”. Macron in modo provocatorio ci dice che questa Europa indefinita, finora al rimorchio senza discussioni della politica americana, almeno è una trappola che forse non si è ancora chiusa.
Perché, consapevoli della propria debolezza, gli Stati Uniti accelerano nello stringere i bulloni, militari, economici e culturali, all’interno del Limes, promuovono i “federati” e i “clientes” che più appaiono battaglieri e risoluti come i polacchi, gli ucraini, Taiwan.
La Francia, e forse la Germania, sembrano tentati da quello che era il progetto di De Gaulle, far finire l’Europa disegnata a Yalta stretta da due imperi. Per inventarne una affrancata e nuova.
(da La Stampa)
Leave a Reply