CHI SONO GLI AGGRESSORI DEI RAGAZZI DEL CINEMA AMERICA
“GIOVANI BENE DELLA ROMA NORD, TATUAGGI E CAPELLI RASATI”
Quattro ragazzi dell’associazione Piccolo Cinema America, che organizza a Roma proiezioni di film all’aperto, sono stati aggrediti ieri notte da un gruppo di trentenni.
Due sono finiti all’ospedale. I quattro, che indossavano le magliette del Cinema America, avevano trascorso la serata a seguire le proiezioni del Cinema America.
Oggi escono ulteriori dettagli sulla vicenda e sull’identità degli aggressori, che forse li stavano seguendo e con loro altri sette-otto ragazzi spuntati dai vicoli, si sono accaniti su David, Valerio e due amici della comitiva: spintoni, calci e pugni.
Habib è stato preso in pieno da una testata in faccia. Lui e gli altri si sono messi a correre fino al Pronto soccorso del Nuovo Regina Margherita, il branco li ha tampinati per un po’, poi è sparito.
«Erano giovani vestiti come quelli di Roma Nord, alcuni con la testa rasata, con molti tatuaggi, fra i 20 e i 30 anni – rivela Valerio Carocci, uno dei fondatori dell’associazione Piccolo America –. La nostra realtà fa paura agli xenofobi romani perchè è riuscita a portare nelle periferie, come Ostia e Tor Sapienza, che loro pensano di controllare, migliaia di persone. Perchè parla anche a chi è di destra perchè crea luoghi di inclusione, antirazzismo e solidarietà ».
Habib conferma al Messaggero: «Mi ricordo che erano per lo più ragazzi vestiti da giovani di Roma Nord, con il doppio taglio e i tatuaggi. C’è una cosa, però, che ricordo bene: uno di loro, sul braccio, aveva un tatuaggio con un 4 in numeri romani. Un altro aveva i capelli rasati».
I carabinieri potrebbero acquisire alcune delle numerose telecamere divide o sorveglianza che si trovano fra San Cosimato e viale Trastevere per ricostruire le fasi di quello che sembra un agguato.
Oltre ad Habib, che ha sempre partecipato alle attività del Cinema America, in ospedale è stato medicato anche Colantoni, ferito dalla bottigliata al sopracciglio destro.
Illesi gli altri due giovani. Oltre al movente della maglietta, chi indaga sta valutando quello di un’aggressione a sfondo antisemita – Habib è ebreo – e razzista visto che uno dei suoi amici presi di mira è di colore.
Habib è stato sentito, ieri, in ospedale dalla polizia, che ha subito fatto partire le indagini. Non è la prima aggressione di questo tipo, registrata a Roma.
Un’altra, nel giugno del 2017, venne consumata ai danni di un 18enne del liceo Cavour, che indossava la t-shirt bordeaux. Dopo due mesi di indagini, la Digos individuò e denunciò due estremisti di destra.
(da “NextQuotidiano”)
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