CON LA MELONI RITORNA LA LEGGE MANCIA: QUATTRO SPICCI PER PLACARE LA FAME DI PARLAMENTARI E LOBBY
SPUNTA UN TESORETTO DA 400 MILIONI PER INTERVENTI “MIRATI”, MA SOLO A PARTIRE DA GENNAIO PERCHE’ NON CI SONO PIU’ SOLDI
Dopo una manovra che il governo vorrebbe blindata dagli emendamenti e che comunque è già tirata al massimo in termini di risorse, ecco che ritorna dal passato un grande classico: la legge mancia. Si tratta di una ipotesi concreta, in uno scenario che vede l’esecutivo Meloni intenzionato a concedere una sorta di contentino ai Parlamentari e alle varie lobby che hanno qualcosa da chiedere. Così, secondo quanto riferito dall’Ansa, che conferma le indiscrezioni riportate questa mattina da Repubblica, il governo starebbe pensando a un “tesoretto” da 400 milioni, piuttosto risicato, che servirebbe a finanziare tutta una serie di interventi mirati per il 2024, posto che per quest’anno il barile è già stato raschiato.
Lo strumento per trasferire queste risorse all’economia potrebbe appunto essere quello di una legge mancia, termine col quale si intende, come da dizionario della Treccani, un provvedimento che, “su sollecitazione di singoli parlamentari, finanzia svariati interventi particolari e limitati, da realizzare sul territorio, venendo incontro in particolar modo alle richieste delle realtà amministrative locali più piccole”.
Tale eventualità ha subito incontrato la contrarietà delle opposizioni. “Leggiamo sui giornali – ha detto il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia – che il governo, per ottenere la docilità della propria maggioranza al fine di evitare la presentazione di emendamenti alla manovra, sta pensando a una legge mancia dove inserire tutte le esigenze e le richiesta dei parlamentari tacitati in sede di manovra. Mi auguro che questa sia solo l’idea di qualche buontempone. Per l’ennesimo provvedimento omnibus, servono soldi e sarebbe grave che il governo non concentrasse tutte le risorse sulla manovra di bilancio per regalare mancette in giro” ha concluso Boccia. “Noi non avalleremo nessun giochetto. Questa ipotesi della legge mancia, in cambio del silenzio parlamentare sulla manovra, mortifica l’istituzione parlamentare e umilia soprattutto la stessa maggioranza, ormai del tutto silenziata” ha protestato la capogruppo Avs alla Camera, Luana Zanella.
Un’altra ipotesi per mettere i 400 milioni a disposizione dei parlamentari, oltre alla legge mancia, è quella di una risoluzione contestuale alla manovra, per la quale tuttavia servirebbe una trattativa complessa con le opposizioni. Un’altra possibilità è quella di un ordine del giorno, da approvare in commissione Bilancio al Senato quando verrà licenziata la manovra.
(da agenzie)
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