CROSETTO HA INCONTRATO UNA DELEGAZIONE DEGLI ATTIVISTI PRO PAL: “QUALORA LA SUMUD FLOTILLA DECIDESSE DI INTRAPRENDERE AZIONI PER FORZARE UN BLOCCO NAVALE SI ESPORREBBE A PERICOLI ELEVATISSIMI E NON GESTIBILI”
LA REPLICA: “LA MISSIONE VA AVANTI E CONTINUA VERSO GAZA. NAVIGHIAMO IN ACQUE INTERNAZIONALI NELLA PIENA LEGALITÀ”… CROSETTO, LA SOLUZIONE E’ SEMPLICE: DIFFIDARE ISRAELE DA COMPIERE AZIONI ILLEGALI E SCORTARE LA FLOTILLA FINO A GAZA PERCHE’ IL BLOCCO NAVALE E’ ILLEGALE, LE ACQUE TERRITORIALI NON SONO ISRAELIANE E I CONVOGLI UMANITARI NON POSSONO ESSERE ATTACCATI IN QUALSIASI PAESE CIVILE AL MONDO… NON DECIDONO DUE CRIMINALI DOVE SI PUO’ ANDARE E DOVE NO…, SE POI NON AVETE LE PALLE DI FAR RISPETTARE IL DIRITTO INTERNAZIONALE DIMETTETEVI
“L’obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali”.
Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che oggi pomeriggio ha incontrato una delegazione del movimento. Per Crosetto “qualora la Sumud Flotilla decidesse di intraprendere azioni per forzare un blocco navale si esporrebbe a pericoli elevatissimi e non gestibili, visto che parliamo di barche civili che si pongono l’obiettivo di ‘forzare’ un dispositivo militare”.
La replica della Flotilla
“La missione va avanti e continua verso Gaza. Noi navighiamo in acque internazionali nella piena legalità. Questa è la nostra responsabilità”. Così Maria Elena Delia, portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, all’ingresso della sede del Partito democratico al Nazareno per un incontro con la segretaria Elly Schlein. “Oggi siamo solo in ascolto”, dice Delia.
(da agenzie)
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