DENTIERE E PENSIONI, IL WELFARE DI BERLUSCONI PER IL VOTO DEGLI ANZIANI
“IMPIANTI E CURE DAL DENTISTA A CARICO DELLO STATO”
Chissà se è perchè gli hanno segnalato che sul blog di Beppe Grillo, fino a qualche ora prima, campeggiava in bella vista un’inserzione pubblicitaria che prometteva «denti fissi in otto ore», per giunta con la garanzia che il tutto sarebbe stato (testualmente) «veramente indolore».
O se è perchè davvero l’idea era «una cosa a cui avevo pensato già negli anni in cui stavo al governo, ma che poi non è stato possibile realizzare».
Sta di fatto che ieri mattina Silvio Berlusconi ha imboccato la via odontoiatrica al moderatismo. E, intervistato da Canale Italia, s’è abbandonato alla promessa elettorale che segue: «Per gli anziani abbiamo moltissime altre cose in previsione. Andando in campagna elettorale al Sud – e il riferimento è ovviamente ai tour del passato, condotti da uomo libero – ho fatto quasi una classifica. Ho visto che ci sono persone anziane a cui mancano i denti e che non hanno i soldi per pagarsi gli impianti dai dentisti».
Ergo, ha concluso l’ormai ex Cavaliere, «come già sta facendo la Svezia in Europa, lo Stato pagherà questi impianti dentali che durano per sempre».
Letto, firmato e controfirmato davanti al notaio a cui l’ex premier riconosce autorità suprema, e cioè davanti alle telecamere.
La zampata folkloristica di un leader che deve recuperare terreno rispetto a Matteo Renzi e Beppe Grillo? La solita trovata a effetto? Può darsi.
Ma, almeno a sentire quello che si dice tra gli uomini-comunicazione di Forza Italia, il tutto sembra confezionato seguendo una ricetta studiata a tavolino.
Che rimanda al target di riferimento a cui l’ex presidente del Consiglio punta per risalire la china. E cioè agli anziani.
«Sono proprio i pensionati quelli che stanno rischiando di più rispetto alle politiche del governo Renzi», sussurra Giovanni Toti, che oltre a essere capolista nel Nord-Ovest è pur sempre l’ex direttore di due telegiornali molto seguiti dagli over 65, Studio Aperto e Tg4.
E poi, aggiunge il consigliere politico, «ci sono anziani che avranno sempre un debito di riconoscenza verso Berlusconi, che è l’ultimo ad aver innalzato le pensioni minime e che adesso si propone di elevarle ancora fino a ottocento euro, magari a mille».
Ma non è tutto. Berlusconi sognerebbe di incunearsi nella sfida aperta tra un premier di centrosinistra da un lato e i sindacati dall’altro.
L’ossatura degli iscritti di questi ultimi è sorretta dalle tessere dei pensionati. E Toti lo dice: «Non mettiamo limiti alla provvidenza. Oltre a partite Iva, artigiani, commercianti, oltre a tutti quelli che Renzi sta lasciando fuori dai suoi provvedimenti, puntiamo al voto dei pensionati. Anche di quelli della Cgil».
Deborah Bergamini, responsabile comunicazione di Forza Italia, partendo dalla «dentiera gratis» arriva addirittura a teorizzare «un modello di welfare» che starebbe già in cima ai desiderata berlusconiani.
«Siamo di fronte a un nuovo Medioevo, dove la salute è un bene che possono permettersi solo i ricchi? Vi pare normale? Con la crisi, la gente rinuncia anche a curarsi. E i denti sono proprio quelli che vengono trascurati di più». E così, oltre che dall’insistente campagna animalista, Berlusconi riparte dalla sedia del dentista.
A differenza di quanto non avesse fatto promettendo l’abolizione dell’Ici (2008) e la restituzione dell’Imu (2013), questa volta dimentica di pronunciare la formula da televendita, quel «sì, avete capito bene, cari italiani» che in passato aveva quasi sempre scandito (non la volta che promise la sconfitta del cancro, però, anche perchè quello era un comizio).
Ma la sostanza rimane agli atti. Tornasse al governo, centinaia di migliaia di italiani avrebbero una dentiera.
Indolore più di quella pubblicizzata dal blog di Grillo.
Tommaso Labate
(da “il Corriere della Sera”)
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