DEPUTATO LEGHISTA CON 37.7 DI FEBBRE E’ ENTRATO ALLA CAMERA NONOSTANTE IL DIVIETO DEI MEDICI E LE RIMOSTRANZE DEI COMMESSI
RIPRESO IN AULA PERCHE’ SENZA MASCHERINA, UN COMPORTAMENTO INQUALIFICABILE CHE METTE A RISCHIO ANCHE I DIPENDENTI
Un deputato del gruppo Lega, secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, la mattina del 24 aprile è entrato alla Camera con una temperatura corporea sopra il limite consentito dalle misure anti-Covid 19.
Il deputato, al momento del controllo medico all’ingresso della Camera, presentava una temperatura corporea di 37.7 gradi, tre decimi in più al limite consentito.
Ma, quando l’infermiere di turno ha chiesto al parlamentare di effettuare una nuova misurazione, il deputato è voluto entrare lo stesso nel palazzo di Montecitorio. E, nonostante le rimostranze dei commessi, alla fine è entrato in Aula.
Il parlamentare, che è arrivato in Aula nelle battute finali del dibattito sul decreto Cura Italia, è stato tra l’altro richiamato più volte dalla presidente di turno dell’Assemblea, Maria Edera Spadoni, perchè non indossava la mascherina.
Mascherina che, in un secondo momento, il deputato ha indossato. Fonti della Camera hanno precisato all’Ansa che alla fine del dibattito l’Aula, come prevede il protocollo di sicurezza per le attività quotidiane, viene sanificata.
(da agenzie)
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