ESAME TRUFFA SUAREZ, LA INTERCETTAZIONE TRA IL LEGALE DELLA JUVENTUS E IL DIRETTORE DELL’UNIVERSITA’ DI PERUGIA
“VI PORTEREMO ALTRI STRANIERI”
La Procura delle Federcalcio ha appena aperto un’inchiesta sulla vicenda dell’esame ‘farsa’ sostenuto dal calciatore Luis Suarez a Perugia per acquisire la cittadinanza italiana. Lo apprende l’Il capo della procura della Federcalcio, Giuseppe Chinè, ha chiesto anche gli atti dell’indagine della magistratura ordinaria di Perugia.
L’ipotesi potrebbe essere la violazione ai sensi dell’articolo 32 del codice della Figc che recita: ”È punibile chiunque provi direttamente o tenti di compiere o consenta che altri compiano atti volti a ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o alterati per eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di extracomunitari”.
Intanto l’ipotesi investigativa al vaglio della procura di Perugia è quella di corruzione. Reato del quale parlano oggi alcuni giornali. L’addebito sarebbe contestato in relazione alle presunte utilità per l’Ateneo. Non ricevute direttamente dai vertici ma in termini di ulteriori occasioni di lavoro per la Struttura, dopo l’esame di Suarez, riguardo alle certificazioni di conoscenza della lingua italiana necessarie per ottenere la cittadinanza italiana anche di giovani calciatori.
Secondo quanto viene ribadito dall’agenzia di stampa Ansa non sono attualmente coinvolti nell’indagine personaggi legati alla Juventus che tramite il suo staff si era rivolta all’Università per Stranieri per sapere se ci fosse la possibilità di far svolgere a Perugia l’esame all’attaccante uruguayano. Prova poi materialmente organizzata da Palazzo Gallenga. L’indagine appare comunque ancora nelle fasi iniziali.
Le telefonate tra il legale della Juve e il dg dell’università . “Vi porteremo altri stranieri”. È quanto detto dall’avvocatessa Maria Turco che lavora nello studio di Luigi Chiappero, da sempre legale del club bianconero, al dg dell’università per stranieri di Perugia, Simone Olivieri, finito sotto inchiesta per la presunta truffa dietro all’esame d’italiano sostenuto dal calciatore del Barcellona, Luis Suarez. Lo riporta un articolo pubblicato sul Corriere della sera. Tra i due sarebbero state intercettate tre telefonate. Insomma, un accordo con l’ateneo per far sostenere l’esame a tutti i giocatori stranieri che hanno bisogno della certificazione per ottenere la cittadinanza italiana.
È l’inizio di settembre quando un amico di Olivieri lo mette in contatto con l’avvocatessa Turco che lavora nello studio di Luigi Chiappero, da sempre legale della Juventus. Cominciano così una serie di telefonate per accordarsi sulle modalità di svolgimento dell’esame. I tempi sono stretti, c’è bisogno di fare in fretta ma soprattutto di avere la certezza che Suarez, nonostante non conosca l’italiano, ottenga il certificato. Vengono individuati i professori e si avvia una trattativa che – questo avrebbe assicurato Turco – avrebbe portato utilità anche all’ateneo. I due non immaginano evidentemente di essere intercettati e invece i finanzieri ascoltano in diretta le conversazioni.
L’avvocatessa, riporta sempre il Corriere della sera, spiega a Olivieri l’intenzione di “dirottare” sull’università per stranieri di Perugia tutti gli altri giocatori extracomunitari che avranno in futuro bisogno di sostenere l’esame di italiano per poter essere tesserati.
E così ottiene da Olivieri la certezza che si farà tutto il necessario per risolvere ogni problema legato a Suarez. Quanto basta ai magistrati per ipotizzare il reato di corruzione e delegare ulteriori verifiche. Si tratta infatti di una “utilità ” per l’ateneo, per questo la contropartita è stata contestata nell’informazione di garanzia al direttore generale. Adesso sarà lui a dover chiarire ogni passaggio, compresa la procedura d’urgenza che si è deciso di riservare al calciatore.
(da agenzie)
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